Mercoledì 18 Dicembre 2019 - 177ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 12:05)

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1633, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, recante misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti, già approvato dalla Camera dei deputati.

La relatrice, sen. Granato (M5S), ha illustrato il provvedimento. L'articolo 1 prevede l'indizione, entro il 2019, di una procedura straordinaria, per titoli ed esami, per il reclutamento di 24.000 docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, riservata a docenti precari con specifici requisiti di esperienza nelle scuole statali, oltre che di formazione. Il decreto-legge disciplina la procedura straordinaria, che sarà bandita a livello nazionale ma organizzata su base regionale. La procedura straordinaria e riservata è finalizzata anche al conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, che non dà però diritto all'assunzione nello Stato. L'articolo 1-bis autorizza l'avvio entro il 2020 di un concorso per la copertura dei posti per l'insegnamento della religione cattolica, che non si svolge da molti anni. L'articolo 1-ter prevede l'acquisizione, da parte del personale docente, di competenze relative alle metodologie e tecnologie della didattica digitale e della programmazione informatica (coding). L'articolo 1-quater prevede la costituzione di nuove graduatorie provinciali da utilizzare per il conferimento delle supplenze annuali e di quelle fino al termine delle attività didattiche. L'articolo 1-quinquies reca una disciplina a regime in materia di esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali che comportino la decadenza dei contratti di lavoro di docenti stipulati presso le istituzioni scolastiche statali. L'articolo 1-sexies rende possibile, in via transitoria, l'attivazione di un supporto educativo temporaneo nelle scuole dell'infanzia paritarie comunali che non riescano a reperire, per le sostituzioni, personale docente abilitato. L'articolo 2, ai commi 1 e 2, modifica la procedura per il reclutamento di dirigenti scolastici. I commi 3 e 4 autorizzano il Ministero a bandire un concorso per l'assunzione, da gennaio 2021, di 59 dirigenti tecnici e, dal 2023, di ulteriori 87 dirigenti tecnici. L'articolo 2, al comma 5 e al comma 5-bis, interviene per la stabilizzazione, come collaboratori scolastici, di 11.263 dipendenti delle imprese attualmente impegnate nei servizi di pulizia nelle scuole i quali abbiano 10 anni di servizio a tempo indeterminato. L'articolo 2, comma 6, prevede una procedura selettiva riservata per il reclutamento di personale dell'area di Direttore dei servizi generali e amministrativi nelle scuole (DSGA). L'articolo 3, al comma 1, esclude anche i dirigenti scolastici e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) - unitamente al personale docente ed educativo delle scuole, che ne era già escluso - dal sistema di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza degli accessi ai fini della verifica dell'osservanza dell'orario di lavoro introdotto per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche dalla legge n. 56 del 2019. L'articolo 4 reca norme per la semplificazione delle procedure di alcuni acquisti da parte delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli enti pubblici di ricerca. In particolare si prevede che alcune forme di acquisto centralizzato tramite Consip SpA non trovino applicazione per questi enti quando si tratta di acquisti destinati all'attività di ricerca, al trasferimento tecnologico e alla terza missione. L'articolo 5 riguarda la durata dell'abilitazione scientifica nazionale, che viene portata da sei a nove anni. Inoltre proroga fino al 31 dicembre 2021 la facoltà, attribuita alle università, di procedere alla chiamata nel ruolo di professore di prima e di seconda fascia di soggetti già in servizio nella stessa università. L'articolo 6 riguarda la procedura di assunzione di dipendenti degli enti pubblici di ricerca. L'articolo 7 chiarisce che l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione civica non determina l'incremento della dotazione organica complessiva. L'articolo 8 prevede che il bonus per la valorizzazione del merito, inizialmente destinato solo ai docenti di ruolo, sia destinato anche ai docenti con contratto a tempo determinato. L'articolo 9 reca la copertura finanziaria di alcune delle disposizioni del decreto-legge recanti oneri. L'articolo 9-bis dispone che le disposizioni del decreto-legge sono applicabili nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e Bolzano solo compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

I sen. Berutti (FI) e Ciriani (FdI) hanno avanzato una questione pregiudiziale di costituzionalità: il provvedimento, che incide sul prossimo anno scolastico, è privo dei caratteri di necessità e urgenza; il contenuto del decreto è di tipo amministrativo anziché legislativo; le norme sul reclutamento dei docenti violano i principi di eguaglianza, libertà d'insegnamento e di generalità delle norme statali sull'istruzione, escludendo dai concorsi per l'immissione in ruolo gli insegnanti delle scuole paritarie e coloro che hanno seguito corsi di formazione regionale mentre i facenti funzione di direttori amministrativi non possono accedere al concorso straordinario; le norme sull'internalizzazione dei servizi di pulizia e sicurezza crea problemi alle imprese e comporta un dimezzamento della retribuzione dei lavoratori. La sen. Saponara (L-SP), avanzando una pregiudiziale, ha elencato i problemi irrisolti che riguardano il mancato recupero della graduatoria del 2004, i diplomati magistrali, gli insegnanti di religione, i dirigenti scolastici, i precari di terza fascia, gli assistenti amministrativi.

Respinta la pregiudiziale, si è svolta la discussione generale alla quale hanno partecipato i sen. Annamaria Parente (IV-PSI), Verducci (PD), Pittoni (L-SP), Fulvia Caligiuri (FI) e Michela Montevecchi (M5S). Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca scientifica De Cristofaro ha affermato che il ddl non risolve tutti i problemi del precariato ma segna un'inversione di tendenza strategica; ha difeso inoltre le disposizioni di stabilizzazione degli ex LSU in quanto misura di giustizia sociale. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, del testo licenziato dalla Camera. Alla discussione sulla fiducia hanno preso parte i sen. Fantetti (FI), Rampi (PD), Saponara (L-SP), Binetti (FI) e Russo (M5S). Le dichiarazioni e il voto finale si terranno domani mattina.

(La seduta è terminata alle ore 14:43 )



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