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225ª Seduta pubblica

Giovedì 4 giugno 2020 alle ore 09:30

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha svolto interrogazioni a risposta immediata (v. testi nell'ordine del giorno). Il Ministro dell'ambiente Costa ha risposto all'interrogazione3-01642, illustrata dal sen. Laniece (Aut), sulle recenti leggi regionali della valle d'Aosta in materia di discariche: sulla riformulazione possibile della norma relativa alla differenziazione tariffaria di alcuni rifiuti, il Governo è disponibile a un nuovo confronto con l'amministrazione regionale. Il Ministro dell'ambiente ha risposto all'interrogazione 3-01648, illustrata dal sen. Comincini (IV-PSI), sull'incentivazione della mobilità sostenibile nelle città: ai 120 milioni stanziati nelle aste verdi per l'acquisto di biciclette, sono stati aggiunti ulteriori 70 milioni nel dl rilancio; il Ministro chiede aiuto al Parlamento per incrementare i fondi in sede di conversione del decreto-legge. Il Ministro dell'ambiente ha risposto all'interrogazione 3-01643, illustrata dal sen. Ruspandini (FdI), sulle procedure per le bonifiche dei siti di interesse nazionale: il problema dei siti di interesse nazionale è ancora irrisolto; il dl semplificazione è un'occasione per un intervento di sistema, al quale il Parlamento può dare un contributo importante. Il Ministro Costa ha risposto all'interrogazione 3-01644, illustrata dalla sen. Nugnes (Misto-LeU), sugli impegni del Governo per la lotta all'inquinamento: il Ministero ha incrementato gli studi sulla relazione tra diffusione delle epidemie ed inquinamento ed è in attesa dei risultati. In Europa, una volta depositato lo studio d'impatto della Commissione, sarà stabilito il nuovo target di taglio delle emissioni tra il 50 e il 60 per cento. La Ministro del lavoro e delle politiche sociali Catalfo ha risposto all'interrogazione 3-01647, illustrata dal sen. Laus (PD), sulle modalità di erogazione della cassa integrazione in deroga: è allo studio una riforma degli ammortizzatori sociali per rendere le procedure meno farraginose; il dl rilancio prevede l'eliminazione del passaggio regionale, la domanda con i dati per il calcolo sarà inoltrata direttamente all'INPS che entro 15 giorni erogherà un anticipo del 40 per cento. E' stato sottoscritto un protocollo con Abi e Poste italiane per l'anticipazione. Per quanto riguarda l'integrazione salariale, ad oggi sono stati pagati 6,9 milioni di lavoratori (l'INPS ha sostenuto uno sforzo notevole, espletando in un mese pratiche che sono normalmente evase in un anno.) Per quanto riguarda la cassa in deroga i beneficiari autorizzati sono 1.285.601 lavoratori: i dati sono disponibili sul sito dell'INPS. La Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha risposto all'interrogazione 3-01641, illustrata dalla sen. Toffanin (FI), sui contributi per la sicurezza sul lavoro e i presidi sanitari, richiamando le norme sul credito d'imposta contenute del decreto rilancio. Il Ministro del lavoro ha risposto all'interrogazione 3-01646, illustrata dalla sen. Nisini (L-SP), sui dati riguardanti i percettori del reddito di cittadinanza: la Commissione europea ha dato un giudizio positivo sulla misura del reddito di cittadinanza che coinvolge un milione di nuclei e si rivolge a fasce di popolazione particolarmente fragili; 622.000 beneficiari sono stati convocati dai centri dell'impiego; 316.000 hanno sottoscritto un patto per il lavoro; 65.000 hanno stipulato un contratto; 463.000 sono stati avviati ai servizi sociali; 50.000 sono coinvolti nel patto di inclusione. E' intenzione del Ministro rafforzare le politiche attive. Il Ministro della pubblica amministrazione Dadone ha risposto all'interrogazione 3-01645, illustrata dalla sen. Floridia (M5S), sulle prospettive di proseguimento dello smart working nel settore pubblico.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 19 giugno: martedì 9 alle ore 12 saranno discusse le mozioni sull'attivazione dei test seriologici e sui mutamenti climatici; la settimana prevede inoltre l'esame dei decreti- legge sulla proroga delle intercettazioni e sugli studi epidemiologici del Covid-19. Nella settimana dal 16 al 19 giugno sarà discusso il decreto sulle consultazioni elettorali; mercoledì 17 il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo; giovedì 11 e 18 giugno è previsto il sindacato ispettivo.

Con 156 voti favorevoli e 119 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il decreto liquidità (ddl n. 1829, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali).

Nella discussione sulla questione di fiducia, posta ieri (v. comunicato n. 224), sono intervenuti i sen. Gelsomina Vono (IV-PSI), Fiammetta Modena (FI), Zaffini (FdI), De Bonis (Misto), Stefano (PD), Pichetto Fratin (FI), Erica Rivolta (L-SP), Pepe (M5S).

Nelle dichiarazioni di voto, hanno annunciato la fiducia i sen. Steger (Aut), che ha chiesto al Governo un coraggioso rilancio della domanda interna attraverso la riduzione dell'IVA, Marino (IV-PSI), che ha sollecitato il pieno utilizzo di tutti i fondi europei (Mes, Bei, Sure) e un piano per le infrastrutture; Laforgia (Misto-LeU), che ha criticato il neokeynesismo confindustriale, auspicando il massimo di universalità per le misure destinate alle persone e massime condizionalità per le misure destinate alle imprese; D'Alfonso (PD) e Fenu (M5S). Pur lamentando la mancanza di una lettura sostanziale in Senato, i sen. di maggioranza hanno posto l'accento sui miglioramenti introdotti alla Camera: l'introduzione della norma sull'autocertificazione, l'esclusione della responsabilità delle imprese che rispettano i protocolli di sicurezza, l'estensione e l'allungamento dei finanziamenti (a dieci anni e a trenta per le imprese di maggiore fatturato), l'impegno richiesto alle imprese a non delocalizzare, l'ampliamento al terzo settore, la rivalutazione gratuita dei beni d'impresa per il settore turistico, il congelamento dei mutui per l'artigianato.

Hanno negato la fiducia i sen. De Bertoldi (FdI), Ferro (FI) e Bagnai (L-SP), il quale ha criticato la retorica della pacatezza e della collaborazione, chiesta ma di fatto impedita, ricordando che il conflitto è l'anima della democrazia e il parlamento il luogo della mediazione. I senatori di opposizione hanno ricordato che gli annunci mediatici, a fronte dei drammatici dati dell'economia, producono frustrazione nella popolazione. La promessa iniziale del premier di 400 miliardi di crediti avrebbe richiesto garanzie statali per 40 miliardi. In realtà, il Governo ha stanziato poco più di un miliardo, producendo una leva del credito di appena 25 miliardi: 5 miliardi legati all'approvazione di 250.000 domande delle PMI (sulle 500.000 presentate), 5 miliardi per le 12.000 posizioni definite (su 47.000 richieste) delle imprese più grandi; tra10 e 15 miliardi vale l'intervento di SACE per le imprese di maggiori dimensioni. Sebbene alla Camera siano stati approvati due emendamenti delle opposizioni, che hanno elevato la garanzia da 25.000 a 30.000 euro e portato l'ammortamento da sei a dieci anni, resta il fatto che l'annunciata liquidità si traduce in prestiti anziché in contributi a fondo perduto alle imprese. Il Governo ha sottovalutato la crucialità del fattore tempo e ha commesso due errori: non ha collocato titoli di Stato in condizioni favorevoli per disporre di maggiore liquidità, si è affidato a ipotetici fondi europei, non immediatamente disponibili, precostituendo una base giuridica al commissariamento del Paese.

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