Senato TV

127ª Seduta pubblica

Giovedì 27 giugno 2019 alle ore 09:04

Comunicato di seduta

Con 158 voti a favore, 104 contrari e 15 astenuti, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 1354, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.

Il decreto-legge contiene misure fiscali per la crescita economica (Capo I), norme per il rilancio degli investimenti privati (Capo II), disposizioni per la tutela del made in Italy (Capo III) e ulteriori interventi per la crescita (Capo IV). Con riferimento alle misure di natura fiscale, il provvedimento contiene disposizioni quali la reintroduzione del superammortamento; la progressiva riduzione dell'aliquota IRES; diverse misure di stimolo per il mercato immobiliare; agevolazioni in favore dei lavoratori rimpatriati e dei docenti ricercatori che rientrano in Italia, nonché l'estensione del regime agevolativo per i pensionati esteri che trasferiscono la loro residenza nel Mezzogiorno; misure per la rigenerazione urbana e per l'edilizia in genere; misure di stimolo al rimpiego di imballaggi riutilizzabili o prodotti da riciclo e da riuso; la fatturazione elettronica per i rapporti commerciali con San Marino; un credito d'imposta per la partecipazione a fiere di settore, anche nazionali; semplificazioni per gli immobili concessi in comodato d'uso e in materia di controlli formali delle dichiarazioni dei redditi; l'esenzione dal pagamento della TASI per i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. Tra gli interventi in materia di imprese, il testo contiene norme di semplificazione per la gestione del Fondo di garanzia per le PMI; l'introduzione del cosiddetto Fondo salva-opere; la proroga del bonus aggregazione; misure di contrasto all'evasione nel settore turistico-ricettivo; il rifinanziamento di 100 milioni di euro per l'anno 2019 del Fondo di garanzia per la prima casa e l'utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per 300 milioni di euro nel triennio 2019-2021, per favorire lo sviluppo di grandi investimenti delle imprese insediate nelle Zone Economiche Speciali (ZES); l'ampliamento della platea delle imprese beneficiarie dei finanziamenti agevolati erogati a valere sul Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti; numerose modifiche alla disciplina della cartolarizzazione dei crediti. In tema di enti locali e territoriali si interviene in materia di facoltà assunzionali delle Regioni a statuto ordinario e dei Comuni con la finalità di accrescere le facoltà assunzionali degli enti che presentino un rapporto virtuoso fra spese complessive per il personale ed entrate riferite ai primi tre titoli del rendiconto; una nuova disciplina per l'estinzione delle posizioni debitorie di Roma Capitale e di altri Comuni capoluogo delle città metropolitane; misure di semplificazione e rimodulazione della disciplina dei piani di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti in dissesto. In materia bancaria, si è prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per l'attuazione della riforma delle banche popolari ed è stata modificata la disciplina del Fondo indennizzo risparmiatori (FIR); si è introdotta infine un'ulteriore agevolazione fiscale per gli investimenti in fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF) e la proroga della concessione della garanzia dello Stato sulle nuove passività emesse da Banca Carige e sui finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d'Italia al medesimo istituto.

Nella giornata di ieri, respinte le pregiudiziali di costituzionalità, si è conclusa la discussione generale. Oggi, il Vice Ministro Garavaglia è intervenuto in replica: sono le imprese a produrre PIL e crescita; ecco perché il provvedimento interviene con misure imprescindibili a favore delle imprese quali la riduzione delle tasse, norme di semplificazione e incentivi agli investimenti. In merito alle critiche sui ridotti tempi di esame, ha ricordato che la conversione del dl sblocca cantieri si è svolta principalmente in Senato, senza permettere all'altro ramo del Parlamento alcuna modifica, e in parallelo si sta procedendo con il decreto in esame, la cui scadenza imminente non permette di recepire ulteriori emendamenti. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Fraccaro ha quindi posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl. di conversione del decreto-legge, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

A conclusione della discussione sulla fiducia, alla quale hanno preso parte i sen. Zaffini (FdI), Parrini, Misiani, Renzi (PD), Donatella Conzatti, Pichetto Fratin, Causin (FI-BP), Errani (LeU), Ripamonti (L-SP) e Lannutti (M5S), nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Steger (Aut), Loredana De Petris (LeU), De Bertoldi (FdI), Teresa Bellanova (PD), Tosato (L-SP), Biasotti (FI-BP), Castaldi (M5S) e, in dissenso dal Gruppo, Paola Nugnes (M5S). Secondo Aut, l'idea positiva di incentivare gli interventi di efficientamento energetico, in assenza di un sistema bancario che riconosca alle imprese il credito d'imposta maturato col fisco, danneggerà le PMI che non dispongono della liquidità necessaria. LeU ha stigmatizzato un provvedimento di mera propaganda che nulla ha a che fare con la crescita: fortemente critica è la posizione sulle norme di defiscalizzazione dei fondi sanitari integrativi che uccideranno il SSN. FdI ha deprecato le norme sull'Ilva che rischiano di avere un impatto fortemente negativo sulla capacità del Paese di attrarre investimenti e capitali dall'estero. Ciò nonostante, quale atto di fiducia nei confronti della Lega con cui c'è un programma elettorale comune, ha annunciato l'astensione. Il PD ha evidenziato che le uniche misure incisive sono quelle già inserite dai Governi precedenti che ora vengono prorogate. Ha poi riservato ulteriori critiche al finanziamento degli interventi a sostegno di Alitalia, destinati a gravare sulla generalità dei consumatori, nonché alla riduzione della spesa destinata alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Secondo FI-BP il dl consiste in una serie di misure prive di capacità di incidere efficacemente sull'andamento dell'economia nazionale: niente si dice sulla TAV, su una vera riforma fiscale complessiva e sullo sviluppo dell'innovazione tecnologica applicata alle imprese e dell'intelligenza artificiale. La maggioranza ha parlato di un provvedimento che ridà speranza al Paese ponendo riparo ai danni causati dai precedenti Esecutivi. L-SP ha rivendicato l'attenzione riservata alle esigenze dei Comuni e al bene della collettività. M5S ha sottolineato il valore di varie norme in materia di welfare familiare. La sen. Nugnes ha annunciato di non votare la fiducia a causa dell'inserimento della pericolosa disposizione che rischia di portare alla privatizzazione dell'acqua.

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