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  • Novembre 2013

    • Lunedì 25

      Politica di difesa dell'Unione europea: risoluzione approvata dalle Commissioni Esteri, Difesa e Politiche Ue

      La prossima riunione del Consiglio Europeo, prevista per il 19 e 20 dicembre a Bruxelles, ha all'ordine del giorno, come primo punto, la politica di difesa dell'Unione europea. Le decisioni che saranno adottate dovranno essere implementate nel corso del 2014. Dunque l'Italia, nel suo semestre di presidenza (luglio-dicembre 2014), avrà la responsabilità di verificare l'andamento di tale implementazione. A partire da queste considerazioni e ricordando che «l'integrazione delle politiche di difesa, nella cornice della Politica estera e di sicurezza comune, al pari della realizzazione di un vero governo comune dell'economia, è un passaggio decisivo nella costruzione di una compiuta Europa politica», le Commissioni riunite Esteri, Difesa e Politiche Ue del Senato, nella seduta di martedì 19 novembre, hanno approvato una risoluzione (Doc. XXIV n. 13) che impegna il Governo «ad assumere in prima persona l'obiettivo di una chiara strategia di integrazione e di convergenza delle politiche e degli investimenti in materia di sicurezza e difesa», nel corso del Consiglio Europeo di dicembre.

      Le Commissioni chiedono inoltre al Governo di «promuovere l'adozione di una tabella di marcia dotata di chiare scadenze per il raggiungimento di alcuni obiettivi chiave» e di «contribuire ad una ridefinizione delle priorità».

      Tra le priorità, la risoluzione indica ad esempio la necessità di «aumentare le capacità europee, nell'ambito del contrasto al terrorismo (comprese le nuove forme di cyber terrorismo, e più in generale di cyber warfare), alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, ai traffici illeciti, con particolare riferimento all'area del Mediterraneo, dei Balcani e del Medio Oriente, adoperandosi attivamente per combattere il fenomeno della pirateria nel Corno d'Africa e nell'Oceano indiano». Si sollecita inoltre il Governo a «sostenere la Commissione europea nel suo intento di elaborare delle guidelines sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica nel settore della difesa» e a «promuovere un maggior collegamento funzionale tra la ricerca e la tecnologia industriale e le capacità operative della sicurezza e della difesa, sostenendo, inoltre, le piccole e medie imprese».



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