Mercoledì 5 Ottobre 2016 - 692ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha approvato in via definitiva i ddl n. 2521, Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015, e n. 2522, Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016.

Nella seduta di ieri i relatori hanno illustrato i due provvedimenti (v. comunicato n. 691) ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Mandelli (FI-PdL) e Magda Zanoni (PD). La maggioranza ha posto l'accento sul fatto che le previsioni del 2015 sono sostanzialmente confermate dall'assestamento e che la politica fiscale espansiva ha rispettato i parametri europei. Le opposizioni, invece, hanno evidenziato il risparmio pubblico negativo, la crescita del debito pubblico al livello record di 2252 miliardi, l'aumento della pressione fiscale, il dimezzamento della spesa per investimenti e l'incremento della spesa corrente (+43 miliardi) per misure di breve respiro volte a catturare consenso elettorale.

In replica il Vice Ministro dell'economia Morando ha osservato che le operazioni di revisione della spesa degli ultimi dieci anni - il decreto Tremonti sui tagli lineari, il decreto Monti di riduzione della spesa previdenziale, la razionalizzazione dell'acquisto di beni e servizi tramite Consip - hanno dato risultati quantitativi importanti, ma vanno completate con l'intropduzione della valutazione per obiettivi, che dovrebbe scaturire dalla riforma della contabilità e dalla riforma della pubblica amministrazione. Sul dato della pressione fiscale, il Vice Ministro Morando ha sottolineato l'effetto positivo sul prodotto delle misure di riduzione dell'Irap e del costo del lavoro. Sul rapporto tra bilancio pubblico e sistema bancario, infine, ha ricordato gli interventi del Governo su banche popolari, credito cooperativo e fondo Atlante e ha escluso rischi di crisi sistemica.

Nelle dichiarazioni di voto, hanno annunciato voto contrario i sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Silvana Comaroli (LN), Giovanni Mauro (GAL), Loredana De Petris (SI-Sel), Barbara Lezzi (M5S) e Azzollini (FI-PdL). Hanno annunciato voto favorevole i sen. Gualdani (AP), Langella (AL-A) e Tonini (PD).

Respinta la proposta di inversione dell'ordine del giorno avanzata dal sen. Calderoli (LN), che avrebbe voluto anticipare la trattazione della riforma del processo penale, l'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2287nel testo proposto dalla Commissione, recante disciplina del cinema e dell'audiovisivo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali, collegato alla manovra di finanza pubblica.

Il capo I reca principi generali; il capo II prevede il riconoscimento degli organismi regionali film commission; l'inserimento, tra le funzioni statali, della promozione di programmi di educazione all'immagine nelle scuole; l'istituizione del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo. Il capo III, comprendente gli articoli da 10 a 25, introduce sei modalità di credito d'imposta con percentuali variabili dal 15 al 40 per cento; detta una nuova disciplina sull'erogazione di contributi automatici e di contributi selettivi alle opere di qualità e di giovani autori; istituisce il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, alimentato, in misura non inferiore a 400 milioni di euro annui, da una quota parte degli introiti erariali derivanti da attività svolte dalla filiera produttiva. Il 3 per cento del Fondo sarà destinato alla formazione audiovisiva nelle scuole. Il capo IV prevede un piano straordinario per il potenziamento delle sale cinematografiche, soprattutto nei piccoli comuni, e un piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. La Commissione ha introdotto l'articolo 27-bis che istituisce una sezione speciale per l'audiovisivo nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il capo V, concernente la riforma e la razionalizzazione della normativa vigente, istituisce il Registro pubblico delle opere cinematografiche, con il fine di assicurare pubblicità e trasparenza ai finanziamenti, e conferisce deleghe al Governo per la tutela dei minori nel settore e per la promozione di opere italiane ed europee; la Commissione ha introdotto una delega per la riforma dei rapporti di lavoro. Al capo IV, la Commissione ha stralciato la delega per il codice dello spettacolo.

Nella seduta pomeridiana del 28 settembre sono stati approvati, con modifiche, i primi nove articoli (v. comunicato n. 688). Oggi sono stati approvati l'articolo 10, senza modifiche, e l'articolo 11 con l'emendamento della relatrice 11.500.

(La seduta è terminata alle ore 12:48 )



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