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360ª Seduta pubblica

Mercoledì 26 novembre 2014 alle ore 16:33

Comunicato di seduta

Al termine della discussione di mozioni sul trattamento internazionale del PKK, l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno unitario. Il testo impegna il Governo a sostenere in tutte le sedi la causa dell'autonomia politica dei curdi, nel rispetto dell'integrità territoriale degli Stati; ad incoraggiare i negoziati tra il Governo di Ankara e il Pkk, che pongono le basi per la cancellazione del Partito dei lavoratori del Kurdistan dalla lista delle organizzazioni terroristiche internazionali; a promuovere iniziative per ottenere garanzie di rinuncia alla lotta armata da parte di estremisti curdi.

La Presidenza ha comunicato che le mozioni di SEL, M5S, PD e FI-PdL, illustrate nella seduta antimeridiana, sono state ritirate ed è stato presentato un ordine del giorno unitario.

Il Vice Ministro degli esteri Pistelli, esprimendo apprezzamento per la convergenza su un unico testo, ha ricordato che quello curdo è il più grande popolo senza Stato: trenta milioni di kurdi vivono in Iraq, Siria, Turchia e Iran. Ha posto inoltre l'accento su una complessa e diversificata realtà politica, che non è rappresentata soltanto dal Pkk.

Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto favorevole i sen. Divina (LN), che ha auspicato il coinvolgimento della Russia nella lotta contro l'ISIS; De Cristofaro (SEL), che ha giudicato l'ordine del giorno unitario un compromesso positivo. I sen. Compagna (NCD) e Corsini (PD) hanno evidenziato l'equilibrio del testo. La sen. Serra (M5S) ha indicato nel confederalismo democratico la soluzione per le diversità etniche. La soluzione della questione curda - ha osservato il sen. Mazzoni (FI-PdL) - rappresenterebbe una rivoluzione geopolitica in Medio Oriente e l'Italia dovrebbe sostenere direttamente le forze di opposizione allo Stato Islamico.

L'Assemblea ha respinto le dimissioni del sen. Tocci (PD), il quale ha spiegato di avere coniugato responsabilità politica e coerenza ideale votando la fiducia sull'approvazione del Jobs Act e presentando subito dopo le dimissioni. Ha quindi proposto riflessioni inattuali sull'arretramento delle garanzie istituzionali e sociali, sulla perdita di qualità della democrazia, sull'indebolimento della politica, che vanno di pari passo con la pretesa di agire dall'alto e con il dominio dell'amministrazione.

Nelle dichiarazioni di voto il sen. Zanda (PD) ha invitato a respingere le dimissioni. Esprimendo apprezzamento per la persona e la storia politica del sen. Tocci, il sen. Carraro (FI-PdL) ha auspicato la reiezione delle dimissioni. Condividendo le riflessioni sullo svuotamento del Parlamento, e ritenendo che l'astensionismo elettorale suggerisca di essere coerenti più che obbedienti, la sen. De Petris (SEL) ha annunciato voto contrario. Osservando che le dimissioni esprimono un malessere all'interno del PD, e manifestando apprezzamento per le posizioni assunte dal sen. Tocci sulla riforma costituzionale, il sen. Tosato (LN) ha annunciato voto contrario. Hanno infine annunciato voto contrario il sen. Barani (GAL) e la sen. Lanzillotta (SC), la quale, contrariamente al sen. Tocci, ritiene che l'indebolimento delle istituzioni rappresentative dipenda dalle mancate riforme.

L'Assemblea ha poi avviato la discussione di mozioni sulle politiche per l'infanzia e l'adolescenza.

La sen. Mattesini (PD) ha illustrato la mozione n. 328, che impegna il Governo a elaborare un libro bianco sull'infanzia e l'adolescenza quale strumento conoscitivo per politiche di sistema. .

La sen. Stefani (LN) ha illustrato la mozione n. 344, che impegna il Governo a promuovere una politica a sostegno della famiglia, a contrastare l'immigrazione clandestina e il fenomeno dell'accattonaggio minorile; a disincentivare l'abbandono scolastico; a incrementare il fondo per le politiche sociali; a istituire il tribunale della famiglia.

La sen. Serra (M5S) ha illustrato la mozione n. 349, che impegna il Governo a elaborare un libro bianco per l'infanzia; ad attivare meccanismi di controllo sulle case famiglia; a introdurre il reddito di cittadinanza per contrastare la povertà ed evitare l'allontanamento dei figli dal nucleo familiare; ad attuare politiche sociali e dell'occupazione.

La sen. Petraglia (SEL) ha illustrato la mozione n. 351, che impegna il Governo a sostenere politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia; a promuovere politiche sociali di sostegno alla maternità e alla paternità, con l'incremento dei servizi socio-educativi per l'infanzia; a promuovere un piano europeo per contrastare la povertà infantile; a concordare la rinegoziazione della golden rule per gli investimenti locali a tutela dell'infanzia; a prevedere interventi fiscali a sostegno delle famiglie in condizioni di povertà estrema; a favorire l'inclusione dei minori stranieri; ad aumentare le risorse per i minori stranieri non accompagnati; a potenziare il settore della giustizia minorile; a superare la frammentazione delle competenze istituzionali.

La sen. Longo (FI-PdL) ha illustrato la mozione n. 355, che impegna il Governo a integrare le competenze in materia di politiche per l'infanzia; a sostenere progetti per l'incentivazione dello studio di minori in situazioni familiari disagiate; ad adottare politiche di crescita per contrastare la povertà crescente; a elaborare un piano strategico per contrastare la povertà minorile e giovanile; a sviluppare servizi integrativi; a promuovere politiche di sostegno della famiglia; a incentivare le attività sportive e ad adottare strumenti ad hoc per oscurare siti internet sospetti.

Il sen. Di Biagio (PI) ha illustrato l'ordine del giorno G1, che impegna il Governo ad attivare interventi per garantire che i minori stranieri non accompagnati siano accolti in famiglie disponibili all'accoglienza temporanea; a dare priorità all'accoglienza in famiglia e ad evitare che i minori stranieri siano trattenuti nei centri di prima accoglienza.

Nella discussione generale sono intervenute le sen. Granaiola (PD), Montevecchi (M5S) e Silvestro (PD).

La Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Biondelli ha accolto tutti gli atti di indirizzo, a condizione che siano accolte proposte di riformulazione.

Il sen. D'Ambrosio Lettieri (FI-PdL), il sen. Di Biagio (PI) e la sen. Stefani (LN) hanno accettato le proposte di riformulazione. Il seguito dell'esame è rinviato a domani mattina.

La Presidente di turno ha comunicato il nuovo calendario dei lavori fino al 5 dicembre, approvato a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo. Domani il Ministro dell'economia risponderà a quesiti in tema di dismissioni, gestione del debito, misure fiscali. Nella seduta di martedì 2 dicembre sarà esaminata la delega sul lavoro. La prossima settimana sono previsti anche l'esame del ddl sul rientro di capitali detenuti all'estero e le comunicazioni del Presidente sulla legge di stabilità. La sen. De Petris (SEL) ha contestato i tempi previsti per la delega lavoro e ha proposto l'inserimento in calendario del provvedimento sull'amianto. La proposta di modifica del calendario, condivisa dalla sen. Nugnes (M5S), è stata respinta.

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