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Archivio storico - attività

Approvato il decreto del presidente del Senato n. 12785 del 22 luglio 2020 sulla rimozione del segreto funzionale

Il dps 12785 del 22 luglio 2020 prevede la rimozione del segreto funzionale degli atti delle commissioni cessate presiedute da un senatore, che abbiano svolto i loro lavori prima del 30 maggio 2001. Lo stesso decreto prevede la pubblicazione in Internet degli atti che resocontano il contenuto di qualunque organo collegiale, plenario o ristretto afferente alle Commissioni cessate, con alcune eccezioni.

L'Archivio storico ha dunque iniziato il lavoro di progressiva pubblicazione dei resoconti delle sedute sul proprio sito Patrimonio, a partire dalle commissione bicamerali di inchiesta Terrorismo e stragi (X-XIII leg.) e Moro (VIII leg.), i cui inventari sono stati appositamente pubblicati online. Tutte le altre serie coperte da segreto funzionale, diverse da quelle previste dall' art. 3 del dps, saranno progressivamente messe a disposizione degli utenti dell'Archivio storico nella modalità dell'accesso mediante un terminale dedicato in sala studio o di accesso fisico al supporto cartaceo.

Comunicato del presidente del Senato del 2 luglio 2020

Dalla Commissione per la biblioteca e l'Archivio storico tre proposte per il Consiglio di presidenza del Senato

La Commissione per la biblioteca e l'Archivio storico del Senato si è riunita il 19 giugno 2019. I deliberati sono stati illustrati all'agenzia ANSA dal presidente Marilotti.

ROMA, 4 LUG - "Nei giorni scorsi il presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico del Senato, senatore Gianni Marilotti, ha inviato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati una proposta di nuovo regolamento dell'Archivio storico, improntato a favorire una maggiore trasparenza degli archivi del Senato e delle commissioni bicamerali presiedute da Senatori". E' quanto si legge in una nota della Commissione Biblioteca e Archivio Storico del Senato. "Il Consiglio di Presidenza - prosegue la nota - ha così a disposizione uno strumento per dare impulso a periodiche declassificazioni di materiali d'archivio, mettendoli a disposizione degli storici per una ricostruzione degli eventi della nostra Repubblica il più possibile completa. Al contempo, si è proposto un piano-stralcio per rimuovere il segreto funzionale da una serie di sedute delle commissioni d'inchiesta tenutesi fino al 2001, tra le quali vi sono quelle della Commissione terrorismo e stragi, da sempre giudicata di maggior interesse dai familiari delle vittime per la conoscenza della verità dei fatti". "L'iniziativa si affianca alla proposta del nuovo piano editoriale dell'Archivio storico, anch'essa sottoposta dalla Commissione alla presidente Casellati - ha dichiarato Marilotti -, si esordisce con il completamento della pubblicazione dei Diari di Fanfani e vi sono altre iniziative di estremo interesse storiografico, nell'avvicinarsi del centenario matteottiano e del novantenario del giuramento al fascismo rifiutato dagli accademici più coraggiosi dell'Università italiana, tra cui i senatori del Regno Francesco Ruffini e Vito Volterra e il senatore della Repubblica Gaetano De Sanctis".

Comunicazione del Piano-stralcio
Proposta di modifica del regolamento dell'Archivio storico
Proposta di piano editoriale triennale dell'Archivio storico

Seduta della Commissione di vigilanza sull'Archivio storico di approvazione della proposta di piano stralcio di desecretazione

La Commissione per la biblioteca e l'Archivio storico del Senato si è riunita il 19 giugno 2019. I deliberati sono stati illustrati all'agenzia ANSA dal presidente Marilotti.

Comunicato stampa del presidente Marilotti

Partecipazione al ciclo di seminari "Conversazioni al Senato - L'Europa che vogliamo", Biblioteca del Senato, 13 giugno 2019

Proseguono in Senato gli appuntamenti dedicati al processo di integrazione europea e alla formazione delle istituzioni europee in una prospettiva storica, politica e giuridica. Giovedì 13 giugno 2019 si è svolto nella sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato il secondo incontro del ciclo Conversazioni al Senato - L'Europa che vogliamo, specificamente incentrato su temi d'attualità: principio di sussidiarietà, federalismo, autonomia e insularità.

Nel corso dell'ultimo mezzo secolo il processo di integrazione tra istituzioni europee e nazionali ha comportato dei cambiamenti a vari livelli in tutti gli organismi coinvolti: le istituzioni centrali europee, i parlamenti e i governi nazionali, ma anche gli enti locali e periferici. L'alternarsi di movimenti centrifughi e centripeti rispetto a un centro ideale di coordinamento istituzionale su scala europea ha stimolato, poco a poco, il profilarsi di situazioni inedite di collaborazione tra istituzioni politiche preesistenti, ma ha anche dato propulsione a soluzioni innovative, come la creazione nei due rami del Parlamento italiano di un'apposita commissione permanente, specificamente dedicata alle Politiche dell'Unione europea.

L'Archivio storico del Senato ha, come di consueto, allestito un percorso espositivo storico-documentario che ha permesso di cogliere la non linearità dei processi storici che hanno portato, non senza contraddizioni, all'integrazione odierna. Si parte dalla diplomazia otto-novecentesca e dal suo sforzo ininterrotto, nonostante la competizione militare, volto a guidare la politica estera degli Stati europei al di là degli interessi egoistici e dei particolarismi, e con la volontà di smussare le rivalità tra popoli, come testimoniano le pagine, esposte nella piccola mostra documentaria, del periodo della Grande Guerra e tratte dal Diario di Guglielmo Imperiali, ambasciatore italiano e senatore del Regno: nel corso di quegli anni maturò in lui la convinzione profonda secondo la quale il compimento del Risorgimento nazionale dovesse armonizzarsi con il rispetto dell'autodeterminazione di tutti i popoli.

Il contatto con l'opinione pubblica estera era ed è garantito anche dalla costante presenza nelle Aule parlamentari dei giornalisti della stampa estera, ospitati regolarmente in apposite tribune. Durante il periodo statutario, queste erano affollate soprattutto in occasione delle sedute solenni, come le sedute reali d'inaugurazione della legislatura e della sessione, ma anche durante i dibattiti parlamentari più accesi. La documentazione amministrativa degli uffici della Questura del Senato testimonia dei contatti regolari con i giornalisti d'Oltralpe mediante carteggi, elenchi, inviti e lasciapassare. Ma documenta anche le visite ufficiali dei capi di Stato o di governo stranieri, con dovizia di resoconti relativi al cerimoniale, alle delegazioni di senatori, alle parate, ai discorsi, ai ricevimenti, come avvenne in concomitanza con la visita dei sovrani britannici Edoardo VII nell'aprile 1903 e Giorgio V nel maggio 1923.

Dai rapporti politici bilaterali tra Stati europei si passò, con l'integrazione crescente a partire dalla seconda metà del Novecento, alla politica collegiale svolta dalle prime importanti istituzioni europee, in principio circoscritte alla cooperazione economica. La complessità crescente delle comunità europee comportò anche una trasformazione delle agende politiche parlamentari, con ripercussioni anche sulle modalità di funzionamento degli organismi politici nazionali e locali.

Ad esempio, appuntamenti fissi nella programmazione dei lavori parlamentari degli Stati aderenti alle comunità europee sono divenute in progressione di tempo le discussioni sui provvedimenti relativi all'attuazione della normativa o della politica comuni, in particolare su quelli inerenti alle procedure per l'esecuzione degli obblighi comunitari. Illustrano tale evoluzione vari documenti esposti nella mostra, tra cui quelli tratti dal fascicolo del Servizio dell'Assemblea del Senato relativo al disegno di legge n. 835 della X legislatura, divenuto poi la legge La Pergola 9 marzo 1989, n. 86, Norme generali sulle procedure per l'esecuzione degli obblighi comunitari.

Partecipazione alla presentazione del saggio: "Un giovane liberale del sud. Michele Cifarelli e la politica italiana dal fascismo alla stagione europeista (1938-1954)"

Il 28 maggio 2019 è stato presentato nella Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato il saggio di Giuseppe Spagnulo, Un giovane liberale del Sud. Michele Cifarelli e la vita politica italiano dal fascismo alla stagione europeista (1938-1954), Rubbettino, 2018, accuratamente basato su un ampio spoglio della documentazione d'archivio, essenzialmente quella del Fondo Cifarelli conservato presso l'Archivio storico del Senato.

Come hanno evidenziato gli interventi di Luciano Canfora, Piero Craveri, Guido Pescosolido e Giancarlo Tartaglia, la ricostruzione delle vicende biografiche di Cifarelli - intrecciate ai grandi eventi storici del periodo, tragico ed eroico, che va dalla caduta del fascismo, la guerra, l'occupazione nazista alla Liberazione e alla costituzione della Repubblica democratica - ha beneficiato della disponibilità di documentazione d'archivio integra, ricca e cospicua.

In occasione della presentazione del volume sono stati esposti alcuni documenti significativi legati alle tre fasi dell'evoluzione politica di Cifarelli di quegli anni: la cospirazione antifascista fondata sull'adesione al liberalsocialismo, la militanza nel Partito d'azione e infine l'affiliazione al Partito repubblicano.

I documenti esposti testimoniano e rafforzano il filo di questa scansione biografica: sorta di punto di partenza sono gli Appunti manoscritti di Cifarelli per una vasta trattazione della teoria e del programma liberalsocialista, risalenti al 1941. L'attività antifascista, che l'impegnò non soltanto sotto il profilo teorico, gli valse la carcerazione nei due mesi che precedettero il 25 luglio 1943, ma ciò non impedì a Cifarelli e al suo ambiente familiare di guardare con speranze rafforzate al futuro, come ben testimoniano la lettera dal carcere al fratello Raffaele del 23 luglio 1943 o, specularmente, quella del 7 luglio scritta a più mani dai familiari.

Liberato dal carcere fascista dopo la destituzione di Mussolini, Cifarelli fu richiesto per impegnarsi nella propaganda antifascista, insieme ad altri illustri antifascisti, dal maggiore Ian Greenlees dello Psychological Warfare Branch. È molto significativa in tal senso la lettera del maggiore, datata 9 ottobre 1943, esposta nella mostra, con la quale si esortava Cifarelli a collaborare a Radio Bari. Cifarelli aderì senza indugio e colse l'occasione per dare il suo contributo all'edificazione delle condizioni culturali e psicologiche della Liberazione, come risulta ben evidente nel suo radiomessaggio sulla liberazione di Napoli, trasmesso da Radio Bari il 2 ottobre 1943 alle ore 20,15, anch'esso parte della mostra documentaria.

I mesi tra l'autunno del 1943 e la fine del 1944 videro un'intensificazione dell'attività organizzativa e politica nel Partito d'azione, della quale vi sono numerose importanti testimonianze nel Fondo Cifarelli, in particolare opuscoli programmatici e propagandistici. Liberi dalle maglie della censura di regime, non solo fiorirono e circolarono gli opuscoli, i manifesti, gli scritti propagandistici delle forze antifasciste, ma furono anche organizzati i primi congressi politici, come quello dei comitati di Liberazione tenutosi a Bari il 28-29 gennaio 1944, del quale si conserva la relativa documentazione nel Fondo Cifarelli.

Finita la guerra, l'attività politica si intensifica e si struttura nell'alveo di formazioni politiche dai confini delimitati e dall'identità più chiara e riconoscibile: è il momento dell'adesione al Partito repubblicano, della quale si ha traccia nel carteggio con Ugo La Malfa. In una lettera del 14 agosto 1946 La Malfa invita Cifarelli ad aderire senza esitazione al Partito repubblicano, stante la matrice liberaldemocratica e la fede repubblicana comuni.

Il patriottismo di accezione azionista e liberaldemocratica, nato dalle ceneri dell'Europa martoriata dalla guerra, non poteva essere esclusivista per statuto: testimonianze di questo sentimento di patria misto a europeismo sono gli svariati opuscoli sull'Europa di Luigi Einaudi e Niccolò Carandini, datati 1944-49, conservati nel Fondo Cifarelli.

Il patriottismo dei fautori della Liberazione, in particolare quello degli azionisti, sin dall'inizio si era aperto in concreto all'idea di una collaborazione tra popoli, tra culture e tra Stati, una collaborazione che esigeva tuttavia un coordinamento politico: da ciò derivò l'affiliazione di Cifarelli al Movimento federalista europeo, del quale Altiero Spinelli fu il principale ispiratore. Nella sua lettera a Cifarelli del 28 dicembre 1949, Spinelli avanzava una richiesta di sostegno più pieno e di collaborazione più attiva da parte di Cifarelli. Il quale non mancò di farsi carico delle istanze europeiste, quantunque limitate in un primo momento all'Europa occidentale, e di cooperazione tra Stati nel mutato scenario internazionale introdotto dalla guerra fredda. Questo impegno culturale e politico trova anch'esso un riflesso immediato nelle carte del Fondo Cifarelli.

Partecipazione al ciclo di seminari: Conversazioni al Senato - L’Europa che vogliamo

Tra il 7 e il 10 giugno 1979 per la prima volta i 410 parlamentari europei furono eletti direttamente dai cittadini dei nove stati membri della Comunità europea. Presidente del primo Parlamento europeo elettivo fu Simone Veil, esponente francese liberaldemocratica dell'Union pour la démocratie française. Questa importante personalità politica è stata ricordata in un affettuoso quanto puntuale ritratto biografico dalla senatrice a vita Liliana Segre in occasione dell'incontro dedicato al quarantennale delle prime elezioni europee, svoltosi nella Sala degli atti parlamentari della Biblioteca del Senato il 9 maggio 2019. La senatrice Segre ha richiamato alla memoria in particolare la deportazione ad Auschwitz subita da Veil in quanto ebrea durante l'occupazione nazista della Francia, il doloroso silenzio sulle persecuzioni antiebraiche sofferto dai sopravvissuti nell'immediato dopoguerra, il conseguente impegno politico attivo per il consolidamento delle istituzioni democratiche, l'elezione al vertice delle istituzioni europee a coronamento di questo impegno.

L'Archivio storico ha voluto ricordare le prime elezioni dirette europee esponendo nella Sala degli atti parlamentari, in concomitanza dell'incontro del 9 maggio, i documenti conservati nel Fondo Amintore Fanfani e relativi alla prolusione sulle Attività e prospettive del Parlamento europeo tenuta in Sala Zuccari in Senato da Simone Veil il 2 dicembre 1981, in occasione del convegno organizzato dal presidente del Senato Fanfani e attinente all'allargamento degli orizzonti della politica. Il ciclo di incontri in cui il convegno si inseriva era dedicato significativamente all'Integrazione conoscitiva al dialogo parlamentare.

Numerosi sono i documenti conservati presso l'Archivio storico del Senato che attestano l'interesse dell'Istituzione per i temi dell'integrazione europea. In occasione dell'incontro del 9 maggio è stata presentata al pubblico ed esposta in una piccola mostra una selezione di queste testimonianze, in particolare l'interessante carteggio tra Andrea Chiti Batelli e Ferruccio Parri del febbraio 1969 riguardante un progetto di legge sulla modifica delle norme per l'elezione dei membri italiani all'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa; e i progetti delle Delegazioni parlamentari italiane alle Assemblee europee, risalenti al 1967 e finalizzati a una più organica collaborazione tra delegazioni parlamentari, Assemblee europee, governi e parlamenti nazionali.

Accanto ai documenti più propriamente istituzionali o amministrativi, vi è un cospicuo numero di riviste, bollettini e opuscoli che testimonia l'incessante attività di documentazione da parte delle commissioni e degli organismi preposti al raccordo tra Parlamento nazionale e istituzioni europee: sono stati pertanto esposti in mostra anche i numeri di «Ici l'Europe», «L'Europa» e del «Bollettino europeo», reperiti nei fascicoli della Giunta delle Comunità europee della IV e della V legislatura.

Nella piccola mostra documentaria è stata infine presentata anche la lettera di estremo interesse, datata 27 gennaio 1971, di Jean Monnet a Mariano Rumor sulle riunioni e sull'attività del Comitato d'azione per gli Stati Uniti d'Europa, conservata nel Fondo Rumor.

Partecipazione all'evento: Garibaldi agricoltore: un'esperienza di economia circolare

In occasione dell'evento Garibaldi agricoltore: un'esperienza di economia circolare che si è svolto nella sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato il 29 aprile 2019, l'Archivio storico del Senato ha esposto una selezione di documenti che testimoniano il ruolo propulsivo esercitato da Garibaldi nel processo di modernizzazione nazionale. Dopo pochi mesi dalla conquista di Roma, la nuova capitale del Regno d'Italia fu flagellata da una devastante inondazione. Da qui nacque tempestivamente l'interesse di Garibaldi per la salvaguardia di Roma, concretatosi nella presentazione in veste di deputato del disegno di legge sulle Opere idrauliche per preservare la città di Roma dalle inondazioni del Tevere, poi divenuto la legge n. 2583 del 6 luglio 1875: il fascicolo del disegno di legge esposto documenta la fase del lavoro parlamentare, della discussione e dell'approvazione in Senato.

Fautore non solo di grandi opere, Garibaldi fu sostenitore anche di innovazioni tecnologiche di portata più circoscritta, come testimonia la sua lettera all'amministrazione del Senato, conservata in Archivio storico nel fondo Michela-Zucco, finalizzata a esortare la divulgazione del nuovo ed efficace sistema meccanizzato di stenografia parlamentare da poco ideato.

Come Garibaldi ebbero un ruolo politico, ben oltre le vicende militari risorgimentali, svariati garibaldini, alcuni dei quali fecero parte anche del Senato del Regno. Tra questi si contano dieci partecipanti diretti alla spedizione dei Mille e una dozzina di altri garibaldini che contribuirono all'impresa: dei senatori Giuseppe Cesare Abba, Luigi Miceli (entrambi fecero parte dei Mille) e Giulio Adamoli è stato esposto, in occasione dell'evento, il fascicolo personale che veniva formato ad opera dell'amministrazione del Senato a seguito della nomina a senatore.

Il neonato Stato italiano volle gratificare l'opera dei garibaldini che collaborarono al compimento dell'unificazione nazionale conferendo loro una pensione e vari sussidi, come ben testimonia un altro documento esposto, il fascicolo del disegno di legge sulla Pensione vitalizia di lire 1000 a titolo di riconoscenza nazionale a ciascuno dei Mille della spedizione di Marsala, divenuto la legge n. 2119 del 22 gennaio 1865.

Riunione della Commissione per la biblioteca e l'Archivio storico del Senato

La Commissione per la biblioteca e l'Archivio storico del Senato si è riunita alle ore 14 del 15 Novembre 2018 sotto la presidenza del senatore Gianni MARILOTTI e con la presenza delle altre sue componenti, le senatrici Isabella RAUTI e Tiziana NISINI.

Comunicato stampa del Senato

Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti 13° edizione. Prima della Costituente. Progetti di Stato e progetti di società tra antifascismo e Resistenza

Il 6 aprile 2017 si è svolto, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato "G. Spadolini", il Convegno dal titolo Prima della Costituente. Progetti di Stato e progetti di società tra antifascismo e Resistenza, organizzato dall'Archivio storico del Senato con l'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nell'ambito della tredicesima edizione di Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti, dedicata a Claudio Pavone. I lavori, aperti dal Presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico del Senato, Sergio Zavoli, hanno visto la partecipazione di numerosi storici.

All'incontro sono intervenuti Renato Paparo, Giovanni De Luna, Giuseppe Filippetta, Andrea Ricciardi, Leonardo Casalino, Gloria Chianese, Antonio Mastropaolo, Chiara Giorgi, Bartolomeo Gariglio, Corrado Scibilia, Paolo Soddu e Giuseppe Parlato.

Programma del Convegno

Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti 12° edizione. L'azionismo visto dagli altri. Culture politiche della Repubblica a confronto.

Il 21 aprile 2016 si è svolto, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato "G. Spadolini", il Convegno dal titolo L'azionismo visto dagli altri. Culture politiche della Repubblica a confronto, organizzato dall'Archivio storico del Senato con l'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nell'ambito della dodicesima edizione di Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti, dedicata a Massimo Ottolenghi. I lavori, aperti dal Presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico del Senato, Sergio Zavoli, hanno visto la partecipazione di numerosi storici.

All'incontro sono intervenuti Renato Paparo, Giovanni De Luna, Marco Albeltaro, Tommaso Nencioni, Michele Marchi, Giovanni Orsina, Corrado Scibilia, Lorenzo Strik Lievers, Pietro Adamo, Giuseppe Parlato, Rosario Mangiameli e Mario Tronti.

Programma del Convegno

Dal Patto di Londra alle "radiose giornate" del maggio 1915

Il 14 maggio 2015 si è svolto, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il Convegno dal titolo Dal Patto di Londra alle "radiose giornate" del maggio 1915, organizzato dall'Archivio storico del Senato con l'Università LUMSA di Roma, Dipartimento di DECOPOLI, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale nell'ambito dei Seminari di studio "Istituzioni politiche e mobilitazioni di piazza".

All'incontro sono intervenuti Luciano Monzali, Andreas Gottsmann, Mario Isnenghi, Giovanni Sabbatucci, Gian Enrico Rusconi e Francesco Bonini, ha coordinato i lavori Andrea Ciampani.

Programma del Convegno

Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti 11° edizione. Scegliere nel tempo del furore. Azionismo e lotta armata al nazifascismo.

Il 16 aprile 2015 si è svolto, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il Convegno dal titolo Scegliere nel tempo del furore. Azionismo e lotta armata al nazifascismo, organizzato dall'Archivio storico del Senato con l'Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea, in occasione del 70° anniversario della Liberazione. I lavori, aperti dal Presidente del Senato Pietro Grasso, hanno visto la partecipazione di numerosi storici.

All'incontro sono intervenuti Carlo Smuraglia, Renato Paparo, Giovanni De Luna, Chiara Colombini, Paolo Bagnoli, Gianni A. Cisotto, Guido Albertelli, Davide Conti, Alessandro Casellato, Mimmo Franzinelli, Paolo Borgna, Carlo Verri e Fulvio Cortese.

Programma del Convegno

Presentazione del Presidente Grasso

Verso la Liberazione. Roma in guerra tra occupazione, antifascismo e Resistenza armata 1943-1944

Il 5 e 6 giugno 2014 si è svolto, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il Convegno dal titolo Verso la Liberazione. Roma in guerra tra occupazione, antifascismo e Resistenza armata (1943-1944), curato dall'Archivio storico del Senato. I lavori, aperti dal Presidente del Senato Pietro Grasso, hanno visto la partecipazione di numerosi storici, sotto la Presidenza del professore Giovanni Sabbatucci e del senatore Sergio Zavoli, Presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico.

All'incontro sono intervenuti Elena Aga Rossi, Anna Foa, Umberto Gentiloni Silveri, Carlo Felice Casula, Luca Baldissara, Alexander Stille, Alessandro Casellato, Roberto Chiarini, Ermanno Taviani, Stefano Pivato, Rosalba Biasini, Lidia Piccioni, Anna Balzarro, Michela Ponzani, Alessandro Portelli, Lutz Klinkhammer, Franco Chiarenza, Augusto Pompeo, Luca Saletti, Davide Conti, Giuseppe Filippetta, Gianna Radiconcini, Marisa Rodano, Gemma e Silvia Calamandrei.

L'iniziativa ha rappresentato un modo per ricordare, a settanta anni di distanza, la liberazione della capitale dall'occupazione nazista e ha costituito uno strumento per ricostruire la storia romana di quei mesi, anche attraverso la testimonianza diretta di protagonisti.

Programma del Convegno

Presentazione del Presidente Grasso

Interventi

Lidia Piccioni, Vite in tempo di guerra. La popolazione roma tra occupazione e liberazione.

Augusto Pompeo, Testimonianze e documenti della Resistenza romana

Umberto Gentiloni Silveri, La guerra dall'aria. I bombardamenti alleati su Roma

Anna Foa, 16 Ottobre 1943. L'arresto e la deportazione degli ebrei del ghetto

Presentazione de "I Diari di Amintore Fanfani"

Si è svolta, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, la presentazione dei Diari (1943-1963) di Amintore Fanfani, pubblicati dall'Archivio storico del Senato e dalla Fondazione Fanfani nella Collana "Storia e documenti" dell'editore Rubbettino. Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha aperto i lavori. L'opera è disponibile presso la Libreria del Senato

All'incontro sono intervenuti Maurizio Gasparri, Vannino Chiti, Ettore Bernabei, Lamberto Cardia, Francesco Paolo Casavola, Renato Moro, Piero Roggi. Il dibattito è stato moderato da Stefano Folli.

L'opera rappresenta un nuovo e importante strumento per ricostruire la storia italiana degli ultimi settanta anni attraverso la testimonianza diretta di uno dei suoi principali protagonisti, resa ancora più preziosa dalla natura di scritto privato dei Diari, originariamente non destinati alla pubblicazione.

Presentazione del Presidente Grasso


Mostra "Stato e Chiesa dal Risorgimento ai nostri giorni"

La mostra, "Stato e Chiesa dal Risorgimento ai nostri giorni, a 150 anni dall'Unità d'Italia e dalla fondazione de L'Osservatore Romano", ospitata a Palazzo Giustiniani dal 7 al 17 marzo 2012, è stata organizzata dall'Archivio Storico del Senato in collaborazione con "L'Osservatore Romano" a conclusione delle celebrazioni del 150mo anniversario dell'Unità d'Italia e in occasione dell'anniversario della fondazione del giornale avvenuta il 1° luglio 1861. Su invito del Presidente del Senato, Renato Schifani, erano presenti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Segretario di Stato di Sua Santità Cardinale Tarcisio Bertone e il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti.Sono stati esposti documenti dell'Archivio storico del Senato, ma anche dell'Archivio Segreto Vaticano e dell'Archivio centrale dello Stato in gran parte inediti, comprese alcune encicliche in originale per la prima volta concesse per una mostra dalla Segreteria di Stato di Sua Santità, come la "Ubi nos" del 1871 e la "Gaudium et Spes" del 1965, nonché le pagine più significative de "L'Osservatore Romano". Contestualmente al catalogo è stato prodotto un audiovisivo con le riproduzioni di tutti i documenti esposti e numerose immagini video, tratte dall'Archivio dell'Istituto LUCE, strettamente connesse con gli eventi illustrati nei pannelli espositivi della mostra.

Discorso del Presidente Schifani

Nella prima foto, dall'alto, una immagine della Sala Zuccari con l'allestimento della mostra. Nella seconda foto, da sinistra, il Direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, il Presidente del Senato Renato Schifani e il Presidente del Consiglio Mario Monti durante la visita alla mostra.

Convegno "La Questione Meridionale"

Giovedì 26 Maggio, presso la Sala Zuccari del Senato, è stato dedicato alla "questione meridionale" il quarto appuntamento con il ciclo dei seminari "Politica e istituzioni attraverso 150 anni di storia d'Italia", promosso dal Senato dellla Repubblica, nell'ambito dell'annivesario della nascita dello Stato unitario. Il Presidente del Senato, Renato Schifani è intervenuto all'incontro organizzato dall'Archivio Storico in collaborazione con l'Università Lumsa. Al dibattito hanno preso parte Gerardo Bianco, Luigi Compagna, Carlo Ghisalberti e Matteo Pizzigallo. L'incontro è stato moderato da Corrado Petrocelli.

Convegno "La Questione Sociale"

Mercoledì 4 Maggio, presso la Sala Zuccari del Senato, è stato dedicato alla "questione sociale" il terzo appuntamento con il ciclo dei seminari "Politica e istituzioni attraverso 150 anni di storia d'Italia", promosso dal Senato della Repubblica, nell'ambito delle iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Il Presidente del Senato, Renato Schifani è intervenuto all'incontro organizzato dall'Archivio Storico in collaborazione con l'Università Lumsa. Al dibattito hanno preso parte Andrea Ciampani, Ferdinando Cordova, Stefano Musso e Giancarlo Pellegrini. L'incontro è stato moderato da Franco Marini.

Convegno "La Questione Cattolica"

Martedì 12 Aprile, presso la Sala Zuccari del Senato, è stato dedicato alla "questione cattolica" il terzo appuntamento con il ciclo dei seminari "Politica e istituzioni attraverso 150 anni di storia d'Italia", promosso dal Senato della Repubblica, nell'ambito dell'anniversario della nascita dello Stato unitario. Il Presidente del Senato, Renato Schifani è intervenuto all'incontro organizzato dall'Archivio Storico in collaborazione con l'Università Lumsa. Al dibattito hanno preso parte Alfredo Canavero, Andrea Ciampani, Emma Fattorini e Giovanni Sabbatucci. L'incontro è stato moderato da Marcello Pera.

Presentazione del "Repertorio biografico dei senatori dell'Italia liberale"

In occasione dei 150 anni dell'unità di Italia stato presentato martedì 18 gennaio nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il "Repertorio biografico dei senatori dell'Italia Liberale", una pubblicazione curata dall'Archivio storico del Senato. Il volume in 9 tomi contiene le 1504 biografie dei senatori nominati tra il 1861 e il 1922. L'opera completa la prima parte della collana I senatori d'Italia, dedicata ai 2362 senatori del Senato regio (1848-1943), pubblicata in coedizione con la casa editrice Bibliopolis. All'iniziativa, promossa dal Senato della Repubblica nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, è intervenuto il Presidente del Senato Renato Schifani. Al dibattito hanno preso parte Maria Sofia Corciulo, Piero Craveri, Eduardo Gianfrancesco e Sandro Rogari. L'incontro è stato moderato da Gaetano Quagliariello.

L'autunno sindacale del 1969

E' stata inaugurata il 1 dicembre 2009, presso la Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani, la mostra multimediale "L'autunno sindacale del 1969", organizzata dall'Archivio storico del Senato nell'ambito del convegno di studi storici promosso sul medesimo argomento dall'Università degli studi di Perugia e dall'Università LUMSA di Roma. L'iniziativa ha l'obiettivo di creare un collegamento tra le Università e le attività formative che il Senato della Repubblica già svolge per gli studenti delle scuole medie superiori. Alcuni filmati televisivi d'epoca, gentilmente concessi dalla RAI, articoli delle principali testate giornalistiche e una sintesi del dibattito parlamentare ripercorrono le vicende vissute dai lavoratori italiani quarant'anni fa, fino all'approvazione dello Statuto dei lavoratori. L'apertura della mostra è stata l'occasione per un incontro in cui le testimonianze e le riflessioni dei senatori Franco Marini e Maurizio Castro si sono incrociate con le valutazioni storiografiche dei professori Ciampani e Pellegrino, con il coinvolgimento di un pubblico attento e numeroso di studenti universitari.

Presentazione dell'Archivio Bettino Craxi

Giovedì 6 dicembre 2007, alle ore 16.30, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, ha avuto luogo la presentazione dell'Archivio Bettino Craxi nell'ambito del progetto Archivi on-line a cura dell'Archivio Storico del Senato della Repubblica.

A seguire, nei giorni 6 e 7 dicembre 2007 si è svolto il Seminario di studi "Craxi e gli Euromissili".

Convegno Nazionale su Francesco De Martino

Il 29 e 30 novembre 2007 la sala Zuccari di palazzo Giustiniani ha ospitato un convegno su Francesco De Martino e il suo tempo. Erano presenti il presidente del Senato, Franco Marini, e il presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti.

Nel corso del convegno è stato presentato l'archivio del senatore Francesco De Martino che sarà presto disponibile in linea nell'ambito del progetto Archivi on-line, curato dall'Archivio storico del Senato della Repubblica. Sono già consultabili nella banca dati 500.000 immagini digitalizzate.

Commemorazione Giacomo Mancini

Il 12 aprile 2007 la sala Zuccari di palazzo Giustiniani ha ospitato un convegno su Giacomo Mancini a cinque anni dalla scomparsa. Erano presenti il presidente del Senato, Franco Marini, e il presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti.

Nel corso del convegno è stato presentato l'archivio dell'onorevole Giacomo Mancini che è disponibile in linea nell'ambito del progetto Archivi on-line, curato dall'Archivio storico del Senato della Repubblica. Sono consultabili l'inventario del Fondo Mancini e 60.000 documenti digitalizzati. La registrazione audio-video dell'evento è disponibile presso l'Archivio storico.

Il Contributo Italiano all'Europa: 1948-1957

L'Archivio storico ha partecipato alle celebrazioni del 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma con alcune iniziative volte a mettere in rilievo il contributo italiano all'Europa dal 1948 al 1957. Attraverso testate di giornali e importanti testimonianze fotografiche, è stato ricostruito il percorso che dalla firma dello Statuto del Consiglio d'Europa del 5 maggio 1949 conduce ai Trattati di Roma del 1957. Dal Fondo Martino, ministro degli esteri e firmatario dei Trattati di Roma, nonché presidente del Parlamento europeo dal 1962 al 1964, aperto da oggi alla consultazione, sono state tratte le foto di numerosi eventi, di particolare interesse quelle relative alla conferenza di Messina del 1955 e alla cerimonia della firma dei Trattati di Roma del 1957, e la rassegna stampa (formato pdf, 5.3 mb)ampliata con le testate dei più importanti giornali dell'epoca. E' disponibile anche una rassegna stampa relativa all'elezione di Martino a presidente del Parlamento Europeo (formato pdf, 8.2 mb).

Con lo stesso materiale è stato anche realizzato un CD-Rom interattivo dal titolo Il contributo italiano all'Europa (1948-1957). E' stato infine prodotto un poster evocativo (formato pdf, 2.3 mb).

Giovanni Gentile

Giovedì 17 giugno 2004 il Presidente del Senato, sen. Marcello Pera, ha aperto il convegno dedicato a Giovanni Gentile nell'ambito delle "Conferenze della Sala Zuccari". La complessa figura del filosofo, scomparso sessanta anni fa, è stata al centro delle relazioni di Antimo Negri, Jader Jacobelli, Giuseppe Bedeaschi, Mauro Moretti e Francesco Perfetti.

Fu vera truffa? Stampa e manifesti delle elezioni del 1953

Si è svolta nei locali di Palazzo Giustiniani, dal 26 maggio al 6 luglio 2003 la mostra "Fu vera truffa? Stampa e manifesti delle elezioni del 1953". La mostra è stata curata dall'Archivio storico del Senato ed è confluita nella pubblicazione dell'omonimo catalogo, con una introduzione di Giovanni di Capua. Il catalogo "Fu vera truffa? Stampa e manifesti delle elezioni del 1953" descrive la mostra documentaria che l'Archivio storico del Senato ha realizzato in occasione delle celebrazioni per l'anniversario della legge di riforma elettorale del 1953. La mostra e il catalogo che la illustra sono in stretto rapporto con il volume La legge elettorale del 1953 di Gaetano Quagliariello, pubblicato dall'Archivio storico del Senato in coedizione con il Mulino (Bologna, giugno 2003).
La raccolta di manifesti consente di seguire attraverso le immagini, di grande impatto visivo e spesso fortemente polemiche, il confronto tra le forze politiche sulla proposta di legge e sulla sua concreta applicazione. La documentazione, che copre il periodo ottobre 1952 - maggio 1953, gentilmente messa a disposizione dall'Archivio centrale dello Stato e in larga parte dall'Istituto per la Storia della Democrazia Repubblicana (ISDER), è di straordinario interesse per la sua capacità di rendere il clima che caratterizzò quel frangente politico.

Meuccio Ruini. la presidenza breve

E' stata inaugurata il 26 maggio 2003, a Palazzo Giustiniani, dal Presidente del Senato, sen. Marcello Pera, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la mostra documentaria "Fu vera truffa? Stampa e manifesti delle elezioni del 1953". L'apertura della mostra è stata preceduta da un convegno presso la Sala Zuccari, dal titolo "Meuccio Ruini: la presidenza breve". Le relazioni sono state svolte da Giulio Andreotti, Lucio D'Angelo, Fulco Lanchester, Ugo De Siervo e Gaetano Quagliarello.

Gli archivi per la storia dei parlamenti

Giovedì 10 aprile 2003, nella Sala Zuccari, si è svolto il convegno di apertura al pubblico dell'Archivio storico del Senato dal titolo "Gli archivi per la storia dei parlamenti". Il convegno, aperto da un discorso del Presidente del Senato Marcello Pera, si è articolato in due parti. Alla prima, dedicata a "le fonti per la storia dei parlamenti", sono intervenuti Fulvio Cammarano, professore di storia contemporanea presso l'Università di Bologna, Emilio Gentile, professore di storia contemporanea presso l'Università di Roma "La Sapienza" e Simona Colarizi, professore di storia contemporanea presso l'Università di Roma "La Sapienza". Alla seconda parte del convegno, organizzata in forma di tavola rotonda, dedicata a "archivi e ricerca tra tradizione e innovazione" e moderata dal senatore Fulvio Tessitore, sono intervenuti Emilia Campochiaro, responsabile dell'Archivio storico del Senato, Alessandro Massai, sovrintendente dell'Archivio storico della Camera dei Deputati, Maurizio Fallace, sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato, Luciana Duranti, presidente del Programma di studi archivistici "University of British Columbia, Catherine Maynial, direttore del Servizio della biblioteca e degli archivi del Senato francese, Guenther Schefbeck, direttore del Servizio di documentazione parlamentare, archivio e statistica del Parlamento austriaco.

Vittorio Emanuele Orlando: una biografia

Si è svolta nei locali di Palazzo Giustiniani, dal 4 al 22 dicembre 2002, la mostra "Vittorio Emanuele Orlando: una biografia". La mostra è stata curata dall'Archivio storico del Senato. Il percorso della mostra ha illustrato, in 15 grandi sezioni, gli anni della formazione, la carriera accademica, l'esperienza di ministro e presidente del Consiglio e, dopo le dimissioni da deputato del 1925, il ritorno alla vita politica di Vittorio Emanuele Orlando nella Consulta nazionale, nell'Assemblea costituente e infine nel Senato della Repubblica. I numerosi oggetti e documenti esposti, conservati presso la Famiglia Orlando, l'Archivio Centrale dello Stato e il Senato della Repubblica, hanno reso prezioso e vivo il lungo percorso biografico, testimonianza di un'attività politica pluridecennale e di una costante riflessione sui temi dello Stato e della politica.
Il materiale della mostra è confluito nel catalogo , a cura dell'Archivio storico del Senato, con una introduzione di Fulvio Tessitore (Rubbettino 2002).

Benedetto Croce in Senato

Si è svolta nei locali di Palazzo Giustiniani, dal 20 novembre al 22 dicembre 2002, la mostra "Benedetto Croce in Senato". La mostra, curata dall'Archivio storico del Senato, ha offerto una ricostruzione del metodo di lavoro seguito da Croce nella stesura delle sue opere, esponendo, in parallelo, i carteggi del filosofo con i direttori della Biblioteca del Senato, le annotazioni dei Taccuini di lavoro, che Croce tenne durante tutta la sua attività, e le pubblicazioni in cui Croce utilizzò le opere richieste alla Biblioteca del Senato. Si è trattato di un vero e proprio "percorso" nella biografia intellettuale di Croce, che testimoniava una lunga frequentazione del Senato non solo in quanto parlamentare, ma anche e soprattutto in quanto studioso.
Il materiale della mostra ha dato vita al catalogo Benedetto Croce in Senato, a cura dell'Archivio storico del Senato, con una introduzione di Fulvio Tessitore (Rubbettino 2002).

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