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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 27 - febbraio 2010

Giornali antichi recentemente acquistati dall'Emeroteca

Da questo numero della rivista la rubrica "Pubblicazioni periodiche" prende il nuovo titolo di "Emeroteca", in conformità alla ripartizione di competenze, conseguente alla nascita del Polo bibliotecario parlamentare, che ha attribuito alla Biblioteca della Camera il settore delle riviste ed alla Biblioteca del Senato quello dei giornali.

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novitabisL'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare, da tempo impegnata in consistenti acquisti di periodici sul mercato antiquario al fine di completare le proprie collezioni, ha recentemente acquistato alcuni giornali antichi, che vanno a integrare la già ricchissima raccolta di materiale storico costituitasi presso la Biblioteca del Senato sin dal 1848, la quale annovera periodici italiani pubblicati a partire dal secolo XVIII e per tutto il periodo risorgimentale e post-unitario, fino al Novecento.

Tali giornali antichi - che si aggiungono ai fascicoli già posseduti dalla Biblioteca o, in taluni casi, rappresentano nuove acquisizioni - si distinguono per la loro rilevanza nella storia del costume, della satira e della cultura politica italiana di fine Ottocento. Tra di essi degni di particolare nota sono Lo Zenzero (numeri dal marzo al dicembre 1862), giornale fiorentino di cui si è acquisita la rarissima prima annata quasi completa, La Novità (numeri dall'agosto 1875 al dicembre 1876), rivista in cui confluisce Il Corriere delle Dame - lo storico periodico femminile di moda, attento anche all'attualità politica, fondato da Carolina Arienti Lattanzi - e Il Pupazzetto (numeri dal gennaio 1886 al novembre 1890, vale a dire tutto il pubblicato), scritto e disegnato dal giornalista, umorista e scrittore genovese Luigi Arnaldo Vassallo, noto con lo pseudonimo di Gandolin.

Lo Zenzero, "giornale politico popolare", ebbe un carattere estremamente democratico ed espresse posizioni anticlericali e di sostegno alle azioni garibaldine; vi scrissero personaggi come Francesco Domenico Guerrazzi, Demetrio Ciofi, Pirro Giachi e Piero Cironi, che si fecero latori delle istanze di indipendenza e di liberazione di Venezia e Roma, sostenendo la necessità di un accordo interno per poter giungere alla completa unità d'Italia. A sfondo prevalentemente satirico, vi si commentano fatti politici toscani e nazionali, con particolare riferimento alle problematiche sociali dei lavoratori e degli operai.

La Novità, pubblicata dalla casa editrice Sonzogno e varata nel 1864, sopravviverà fino al 1943. Alle scrittrici che collaboravano erano richiesti soprattutto interventi sulla moda, come racconta nel 1881 la Marchesa Colombi (pseudonimo di Maria Antonietta Torriani Torelli Viollier) descrivendo i suoi sforzi per far passare anche temi di maggior impegno. I servizi proposti alle lettrici spaziano dai figurini sciolti su cartoncino agli inserti con cartamodelli e tavole per ricamo, dall'esecuzione di modelli per abiti e di disegni per ricami su richiesta, alla pittura su stoffa, e dai corsi di taglio alla vendita per corrispondenza. La rivista coglie, in realtà, un cambiamento importante in atto nella società italiana dell'epoca, vale a dire la nuova visibilità delle donne enunciata dalle tante figure di lavoratrici, impiegate, maestre, operaie, create dallo sviluppo economico del paese, e la conseguente, maggiore alfabetizzazione da cui derivano aspettative nuove nei confronti dell'abbigliamento come strumento di distinzione e di consenso sociale.

Il Pupazzetto, che inizia le pubblicazioni nel 1886, riscuote immediato successo tra i lettori; affronta spesso un unico tema ed è ricco di gustosissime vignette caricaturali, tra cui celebre quella di Depretis, continuando validamente la tradizione rappresentata da giornali come Il Fanfulla e Capitan Fracassa, cui collaborò lo stesso Vassallo. Nel dicembre 1887 è affidato a un numero speciale, "Il pupazzetto gravido - i misteri del giornalismo", il compito di annunciare l'uscita di un nuovo giornale, il Don Chisciotte. L'interesse di questo numero del Pupazzetto è grande: Gandolin dipinge il mondo del giornalismo con un'efficacia e un senso umoristico davvero straordinari, in un testo da antologia. Con il titolo "Il pupazzetto spagnolo", "tedesco", "francese" usciranno e saranno poi più volte ristampate le raccolte delle corrispondenze gandoliniane illustrate.

L'obiettivo di tali acquisizioni è dunque quello di valorizzare le collezioni storiche della Biblioteca del Senato - nell'impegno per una loro adeguata conservazione - rendendole altresì fruibili al pubblico tramite il periodico allestimento delle esposizioni tematiche Istantanee di storia: tracce e spunti di ricerca dai giornali del Senato, nell'ambito del progetto di comunicazione culturale che anima l'attività dell'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare.

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