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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 31 (Nuova Serie), febbraio 2016

Valutazione delle politiche pubbliche. Germania

timbroTerzo appuntamento con la rubrica "Percorsi bibliografici", sotto la quale, come ricordiamo, non trovano spazio i consueti approfondimenti contenutistici, come accade abitualmente in questa sezione del nostro bimestrale, ma delle proposte di itinerari bibliografici presentate dalla Biblioteca a corredo dei Dossiers di documentazione prodotti dagli altri Servizi del Senato sulle varie materie di attualità parlamentare.

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1. La valutazione delle politiche pubbliche. Riflettori sulla Germania

Prosegue la riflessione sull'analisi e valutazione d'impatto della regolamentazione e la valutazione delle politiche pubbliche, settore di attività in continua espansione.

Ne rinnoviamo la definizione, come attività articolata in due momenti valutativi: 1) la valutazione preventiva degli effetti che avrebbero future disposizioni normative su cittadini e imprese e sullo stesso funzionamento delle pubbliche amministrazioni, mediante comparazione di opzioni alternative (valutazione ex ante); 2) la valutazione degli interventi attuati, della loro efficacia nel soddisfare i bisogni dei destinatari e della ricaduta su altre categorie delle conseguenze, anche impreviste, degli interventi stessi (valutazione ex post).

Dopo i Percorsi dedicati negli scorsi numeri di MinervaWeb al Regno Unito e alla Francia, continuiamo a supportare l'attività di produzione di dossier svolta dall'Ufficio per la fattibilità amministrativa e per l'analisi di impatto degli atti in itinere del Servizio per la qualità degli atti normativi, che ha appena pubblicato il suo nuovo studio, dal titolo Valutazione di impatto ex ante ed ex post e valutazione delle politiche pubbliche in Germania (XVII Legislatura, n. 6).

Citiamo dalla parte introduttiva del Dossier:

«Nel corso degli ultimi due decenni i Governi che si sono succeduti alla guida della Repubblica federale tedesca si sono impegnati nello snellimento dell'apparato burocratico statale e nella semplificazione del quadro e dello stock normativo; come in molti altri Paesi dell'OCSE, la riforma della regolamentazione è stato vista come un complemento necessario per le riforme strutturali volte a modernizzare sia l'economia tedesca, sia la pubblica amministrazione. Garantire la qualità della regolamentazione non è stato un obiettivo solo dell'Esecutivo federale: il Parlamento federale è stato molto attivo, in particolare per quanto riguarda l'istituzione del "watchdog" indipendente, il Consiglio nazionale per il controllo normativo [...].

Negli anni '90 i Governi tedeschi si sono posti l'obiettivo primario di ridurre la burocrazia attraverso la riduzione di leggi e regolamenti, mentre a partire dal decennio successivo la misurazione delle procedure amministrative, le valutazioni di sostenibilità e la comparazione della performance hanno caratterizzato gli sviluppi della riforma della regolazione in Germania. Più di recente il dibattito si è incentrato sul concetto complessivo di "regolazione moderna", nella quale il fattore decisivo viene individuato nel fatto che la relativa decisione politica sia preparata e rafforzata con una valutazione ex ante ed ex post, che non si limiti ai costi e ai benefici immediati ma che consideri anche gli effetti a medio o lungo termine, nonché gli aspetti economici, ambientali e sociali».

La bibliografia relativa alla Germania qui presentata, come le precedenti e le future, è organizzata per tipologia di fonte. Confermiamo che, malgrado il titolo sintetico di "Valutazione delle politiche pubbliche", il contenuto comprende anche l'analisi e la valutazione d'impatto, nonché la qualità, della regolamentazione.

2. Riferimenti e approfondimenti bibliografici

Valutazione delle politiche pubbliche. Germania. Percorso bibliografico nelle collezioni del Polo bibliotecario parlamentare e in Internet. Si suggerisce inoltre la ricerca nel Catalogo del Polo bibliotecario parlamentare e nelle banche dati consultabili dalle postazioni pubbliche della Biblioteca.

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