«
»

Mercoledì 14 Dicembre 2022 - 18ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:37)

A conclusione della discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2022, l'Assemblea ha approvato le proposte di risoluzione n. 1 di maggioranza, n. 3 a prima firma della sen. Malpezzi (Pd), e la prima parte della proposta n. 5 a prima firma della sen. Paita (I-AV).

Nella seduta di ieri il Presidente del Consiglio ha consegnato il testo delle comunicazioni rese alla Camera. Nella odierna discussione generale, la sen. Rojc (PD) ha richiamato l'attenzione sulle tensioni fra Serbia e Kosovo e ha sottolineato l'importanza di avvicinare all'Europa i Paesi dei Balcani occidentali. Il sen. Scurria (FdI) ha sottolineato il cambiamento di prospettiva del nuovo Governo: l'Italia svolge un ruolo in Europa e ottiene consensi (sul tetto al prezzo dell'energia) e successi (vertice di Tirana, tutela della carne e del vino, piano Mattei per l'Africa). Il sen. Monti (Misto) ha elogiato il programma di politica estera del Governo e la postura in Europa, ma ha rilevato che il protagonismo non è sempre la strategia migliore per ottenere risultati e ha invitato il Presidente del Consiglio a svolgere un ruolo di mediazione fra Francia e Germania che sono disallineate sui temi del governo economico e della difesa comune. La sen. Gelmini (A-IV) ha rivolto complimenti al Governo per il sostegno all'Ucraina, ma ha criticato la linea sull'immigrazione e ha esortato a ratificare e utilizzare il Mes per la spesa sanitaria. Il sen. Borghi (LSP), invece, ha ricordato che l'interesse nazionale non si tutela con posizioni servili e che il Mes è strumento obsoleto, superato dai nuovi strumenti della Bce: il suo utilizzo farebbe perdere valore ai titoli pubblici e, non a caso, non è stato utilizzato da nessun paese. Sul conflitto in Ucraina, ha posto l'accento sulle iniziative diplomatiche e sulla necessità di evitare umiliazioni, che sfociano in nuovi conflitti. Il sen. Rosso (FI-BP) ha sottolineato che l'Italia parteciperà al Consiglio con un Governo politico eletto dal popolo e ha evidenziato l'importanza di valutare le sanzioni affinché non danneggino il Paese. Il sen. Lorefice (M5S) ha rilevato che l'Europa ha abdicato al suo ruolo e si è allineata alla linea bellicista della Nato: l'Italia dovrebbe lavorare a una conferenza di pace, insieme all'Onu al Vaticano e alla Cina. Il Governo ha posto giustamente la questione del tetto al prezzo dell'energia, ma la legge di bilancio penalizza le rinnovabili. Il sen. Casini (PD) ha rilevato un cambiamento di indirizzo rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale e ha augurato al Presidente del Consiglio di lavorare per il sovranismo europeo, unica risposta alla marginalizzazione nel contesto della competizione globale. Il sen. Menia (FdI) ha ricordato che la dipendenza energetica dalla Russia è stata una scelta della Germania che ora si oppone con l'Olanda al tetto del prezzo dell'energia; è un bene quindi che, con il nuovo Governo, ci sia più Italia in Europa.

In replica, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha condiviso le osservazioni della sen. Rojc: la stabilità dei Balcani è una priorità dell'Europa e dell'Italia, che ha rapporti storici di amicizia con questi Paesi. Su proposta italiana, domani si discuterà della candidatura della Bosnia Erzegovina. L'Italia può svolgere un ruolo più attivo in Europa, superando la dannosa tendenza alla sottovalutazione e alla svalutazione nazionale. Il Presidente del Consiglio non immagina un protagonismo italiano nel Mediterraneo, ritiene invece che l'Italia debba essere capofila di un progetto europeo nel Mediterraneo e in Africa, anche per frenare altri attori: ha proposto un piano Mattei, ovvero un modello non predatorio ma collaborativo, fondato su uno sviluppo che garantisca crescita, dignità, lavoro. Dal Consiglio europeo dell'energia che si è tenuto ieri a Bruxelles non ci sono novità apprezzabili: il Governo continuerà a lavorare per un tetto al prezzo dell'energia; la chiusura su questo tema è una posizione miope, anche nell'ottica di sostegno all'Ucraina, e le attuali difficoltà sulle catene di approvvigionamento evidenziano che l'Europa ha sottovalutato le questioni strategiche. Replicando al sen. Lorefice, il Presidente del Consiglio ha argomentato che la pace non può significare la resa dell'Ucraina: l'unica strada per arrivare a un tavolo negoziale è l'equilibrio delle forze in campo. In tema di sanzioni, ha ricordato che le esportazioni verso la Russia ammontano all'1,5 per cento, quelle con l'Occidente all'80 per cento. In tema di migrazioni, il problema non è il meccanismo di redistribuzione, anche perché il regolamento di Dublino riguarda solo i profughi. La questione posta dal Governo italiano è la pari dignità: l'Italia non può essere l'unico porto di sbarco in Europa, la soluzione, anche per i paesi che si oppongono ai movimenti secondari e alle redistribuzioni, è la difesa dei confini esterni dell'Unione.

Il Ministro per gli affari europei ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione di maggioranza n. 1, si è rimesso all'Assemblea sulla proposta n. 3 del Pd e sulla proposta n. 5 di A-IV a condizione che siano espunti gli impegni 5 e 6 che non sono attinenti ai temi in discussione al Consiglio europeo. Il parere è stato invece contrario sulle proposte di M5S e AVS (v. allegato A del resoconto stenografico).

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole alla proposta di risoluzione di maggioranza le sen. Biancofiore (Cd'I) e Craxi (FI-BP) le quali hanno stigmatizzato la strumentalizzazione propagandistica della politica estera da parte del centro-sinistra e hanno sottolineato che il prossimo Consiglio europeo è un banco di prova per l'Unione non un esame per il Governo italiano. Il sen. Tosato (LSP) ha contestato la narrazione secondo cui essere europeisti significa essere servili e chiedere un'Europa più giusta sia sinonimo di scetticismo; l'Europa ha dato prova di unità e solidarietà rispetto alla pandemia e al conflitto in Ucraina, mentre non è all'altezza del suo compito rispetto al caro energia e delle migrazioni. Il sen. Terzi di Sant'Agata (FdI) ha richiamato principi di giustizia e dignità rispetto alle atrocità commesse in Ucraina. Il sen. Renzi (A-IV) ha apprezzato le comunicazioni del Presidente del Consiglio ma le ha giudicate incoerenti rispetto alle dichiarazioni fatte prima dell'esperienza di Governo. Anche secondo il sen. Alfieri (PD) il Presidente del Consiglio ha abbandonato i precedenti toni euroscettici; il Governo in carica, in ogni caso, non parte da zero: ci sono stati gli eurobond e il PNRR. I paesi sovranisti, Ungheria e Polonia, non sono mai dalla parte degli interessi italiani: per avere una posizione più equilibrata l'Europa deve avere un proprio sistema di difesa. Hanno dichiarato voto contrario il sen. De Cristofaro (Misto-AVS), il quale ha ribadito la propria contrarietà alla politica estera del Governo, ricordando che la linea del sostegno militare all'Ucraina non ha favorito una soluzione del conflitto, e la sen. Floridia (M5S), la quale ha sottolineato che l'equilibrio delle forze in campo in Ucraina è stato raggiunto, occorrerebbe promuovere una Conferenza di pace; in tema di energia il Governo dovrebbe lavorare per l'acquisto e lo stoccaggio comune.

L'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 393, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

La relatrice, sen. Spinelli (FdI), ha illustrato il provvedimento che, in base a scelte politiche e finalità programmatiche del Governo, muta la denominazione e le attribuzioni di alcuni Ministeri: il Ministero delle imprese e del made in Italy sostituisce il Ministero dello sviluppo economico; il Ministero delle politiche agricole e forestali è ridefinito Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica sostituisce il Ministero della transizione ecologica; il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili è ridenominato Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; il Ministero dell'istruzione è ridenominato Ministero dell'istruzione e del merito.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Aurora Floridia, Magni (Misto-AVS), Licheri (M5S), Vincenza Rando, Cecilia D'Elia (PD), Silvestro (FI-BP), Mara Bizzotto (LSP) e Della Porta (FdI). Le opposizioni hanno disapprovato le ridenominazioni, lamentando la soppressione delle parole "transizione ecologica" e "mobilità sostenibile" che appaiono più rispondenti alle politiche europee e agli obiettivi del PNRR; criticando il concetto di merito riferito all'istruzione, che dovrebbe avere invece obiettivi di inclusione; osservando che la vecchia dizione del Ministero dello sviluppo economico indicava una visione più complessiva. La relatrice in replica ha ricordato che la Costituzione coniuga il concetto di merito a quello delle pari opportunità.

Tutti gli emendamenti sono stati respinti; il Governo ha accolto ordini del giorno che lo impegnano a contrastare fenomeni di contraffazione e sfruttamento di marchi italiani; a riportare sotto la competenza del Ministero dell'agricoltura le funzioni in materia di fauna selvatica; a presentare fra sei mesi una relazione alle Camere in ordine allo stato di riorganizzazione dei Ministeri dell'istruzione e dell'agricoltura e all'impatto sull'attuazione del PNRR. Con il parere favorevole del Governo, l'Assemblea ha inoltre approvato due ordini del giorno, derivanti dalla trasformazione degli emendamenti 11.0.1 e 11.0.2 di A-IV, che lo impegnano a valutare, entro due mesi, l'opportunità di istituire presso la Presidenza del Consiglio strutture di missione contro il dissesto idrogeologico e per il coordinamento degli interventi di edilizia scolastica.

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Borghese (Cd'I), Rosso (FI-BP), Bergesio (LSP) e Lisei (FdI). Hanno dichiarato voto contrario i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Lombardo (A-IV), Cataldi (M5S) e Valeria Valente (Pd).

(La seduta è terminata alle ore 17:32 )

FINE PAGINA

vai a inizio pagina