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Martedì 21 Marzo 2023 - 50ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:33)

A conclusione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza e una parte della proposta di risoluzione a prima firma della sen. Paita (A-IV).

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha ricordato che, fra i temi all'ordine del giorno del Consiglio europeo, vi è l'attuazione delle conclusioni sulla migrazione, adottate lo scorso 9 febbraio: l'Italia intende svolgere un ruolo da protagonista in Europa, il Governo si è adoperato in questi mesi affinché le frontiere marittime siano considerate frontiere europee, la rotta mediterranea abbia la stessa importanza della rotta orientale, il contrasto ai movimenti migratori secondari sia affrontato fermando le partenze irregolari. Il nuovo piano pluriennale europeo sul Mediterraneo prevede un quadro rafforzato di sorveglianza, il coinvolgimento degli Stati di bandiera che finanziano le ONG nelle operazioni di soccorso, la collaborazione con i Paesi di origine e transito su espulsioni e rimpatri. Il Governo italiano vigilerà affinché questo accordo sia effettivo e siano stanziate adeguate risorse: la migrazione illegale danneggia gli ingressi regolari, senza considerare che i flussi migratori sono utilizzati come strumenti di ricatto geopolitico. Ribadendo la volontà di contrastare le organizzazioni criminali del traffico di esseri umani, Il Presidente del Consiglio ha invitato l'opposizione a condurre le proprie battaglie politiche senza danneggiare e indebolire la posizione negoziale dell'Italia. Passando agli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, è stato formalizzato il sesto pacchetto di aiuti che punta soprattutto a creare uno scudo rispetto ai bombardamenti aerei indiscriminati. L'Italia sta inviando all'Ucraina mezzi in suo possesso: è quindi falso che il Governo, che pure non fa mistero della volontà di aumentare la spesa militare in un'ottica di difesa della sicurezza e della sovranità, stia sottraendo risorse agli italiani. Proseguono le pressioni su Mosca per giungere a una pace giusta, le condizioni non sono ancora maturate ma il Governo continua a perseguirle. Il Consiglio europeo discuterà anche di temi economici: la posizione italiana rivendica il principio di neutralità tecnologica e mira a rendere la transizione digitale ed ecologica sostenibile dal punto di vista sociale ed economico e compatibile con la sovranità politica ed economica. La doppia transizione non va accelerata per evitare nuove dipendenze strategiche e danni ai cittadini: per questa ragione l'Italia si oppone alla direttiva sull'efficientamento energetico degli edifici e alla revisione delle emissioni di anidride carbonica, mentre sostiene il piano della Commissione sulle materie prime critiche e la proposta di rilocalizzazione delle produzioni nei Paesi vicini. Sulla strategia di sostegno alla competitività non vi è consenso: la posizione italiana insiste sul superamento delle disparità in tema di aiuti di Stato, sulla flessibilità dei fondi europei esistenti, sulla formazione di un mercato europeo integrato di capitali. Entro il 2023 dovranno essere riviste le regole del Patto di stabilità: il tempo dell'austerità è finito, il riequilibrio dei conti pubblici non deve sacrificare lo sviluppo anche perché la crescita è l'unica garanzia di sostenibilità del debito. In tema di sicurezza energetica, la proposta italiana di fissare un tetto al prezzo dell'energia ha avuto il merito di arrestare la speculazione.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Francesca Tubetti, Scurria, Lavinia Mennuni, Terzi di Sant'Agata (FdI), Lorefice, Licheri (M5S), Tatjana Rojc, Misiani (PD), Michaela Biancofiore (Cd'I), Aurora Floridia (Misto), Silvia Fregolent (A-IV), Gasparri (FI-BP) e Centinaio (LSP).

Il Ministro per gli affari europei Fitto ha accolto la proposta di risoluzione di maggioranza n. 2; ha accolto diversi punti della proposta n. 1 della sen. Paita (A-IV) respingendo però alcuni capoversi della premessa e l'impegno sul MES e chiedendo una riformulazione del punto sull'energia nucleare (v. allegato A del resoconto stenografico); ha espresso parere contrario sulle proposte n. 3 della sen. Malpezzi (PD) e altri, n. 4 del sen. De Cristofaro (Misto-AVS) e n. 5 della sen. Floridia (M5S) e altri.

Hanno dichiarato voto favorevole alla risoluzione di maggioranza i sen. De Poli (Cd'I), Licia Ronzulli (FI-BP), Malan (FdI). Il sen. Romeo (LSP), in particolare, ha espresso preoccupazione per l'escalation del conflitto in Ucraina, la corsa agli armamenti, il rischio di incidenti, e ha richiamato il tradizionale ruolo diplomatico dell'Italia.

Il sen. Calenda (A-IV) ha dichiarato voto favorevole ai punti della risoluzione di maggioranza che riguardano il pieno sostegno all'Ucraina, il mercato unico dell'energia, l'approccio pragmatico alla transizione ecologica volto a scongiurare la desertificazione industriale; ha invece dichiarato voto contrario alla parte relativa ai temi economici, ritenendo doveroso ratificare il trattato istitutivo del Mes; ha espresso infine dissenso sulla politica migratoria del Governo.

Dalle opposizioni, il sen. De Cristofaro ha posto l'accento sull'escalation incontrollata del conflitto in Ucraina, la mancanza di chiarezza sugli obiettivi del sostegno militare, la diplomazia inesistente, il silenzio sulla proposta cinese. Secondo la sen. Maiorino (M5S) il Governo non tutela gli interessi nazionali ma esegue le direttive di Washington in politica estera e le direttive di Bruxelles in politica economica. Secondo la sen. Unterberger (Aut) il Governo ha una visione retrograda del mondo: temi come la transizione ecologica e le migrazioni mostrano che l'Italia non ha le carte in regola per svolgere in Europa un ruolo da protagonista. Secondo il sen. Alfieri (PD), che ha chiesto al Presidente del Consiglio di far valere la differenza europea, lo sviluppo del settore dell'elettrico non implica necessariamente una nuova dipendenza strategica dalla Cina.

Nel pomeriggio, il Presidente del Senato ha ricordato la figura di Bruno Astorre, tragicamente scomparso lo scorso 3 marzo. Alla commemorazione del senatore Astorre, segretario regionale del PD nel Lazio dal 2018, hanno contribuito, con un ricordo commosso, anche i sen. Franceschini (PD), Salvitti (Cd'I), De Cristofaro (Misto), Fazzone (FIBP), Dafne Musolino (Aut), Renzi (A-IV), Patuanelli (M5S), Romeo, Durigon (LSP), Silvestroni (FdI) e il Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Lollobrigida.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 27 aprile. Domani saranno discussi, dalla sede redigente, il ddl sull'equo compenso, ratifiche di accordi internazionali, la risoluzione sui diritti delle donne in Iran e, ove concluso dalla Commissione, dalla sede redigente, il documento istitutivo di una Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. Le votazioni per l'elezione dei componenti dei Consigli di Presidenza di giustizia amministrativa, Corte dei conti e giustizia tributaria si terranno il 13 aprile. La prossima settimana sarà riservata ai lavori delle Commissioni, così come, prevalentemente, la settimana dall'11 al 14 aprile (previa conclusione dei provvedimenti in calendario). La settimana dal 4 al 6 aprile saranno discussi il dl sul PNRR e, ove approvato dalla Camera, il dl sulla cessione di crediti d'imposta. Dal 18 al 20 aprile si discuterà il dl immigrazione e il dl sulla protezione delle persone provenienti dall'Ucraina, ove approvato dalla Camera. Dal 26 al 27 aprile sarà discusso il dl sugli strumenti finanziari digitali. Giovedì 23 marzo, 20 e 27 aprile si svolgeranno sindacato ispettivo e question time.

(La seduta è terminata alle ore 18:42 )

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