Mercoledì 12 Marzo 2003 - 354ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

Con 146 voti favorevoli, 101 contrari e 2 astenuti la riforma Moratti diventa legge dello Stato. Il Senato ha infatti approvato il ddl n. 1306-B recante la delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, confermando la modifica apportata dalla Camera alla norma di copertura finanziaria secondo cui i decreti attuativi, da emanare entro 24 mesi, dovranno essere preceduti da provvedimenti legislativi che stanzino le relative risorse. Il Governo è dunque delegato a provvedere al riordino dei cicli scolastici, con una scuola primaria di 5 anni e una secondaria di primo grado di 3 anni, al termine dei quali si dovrà scegliere tra un canale formativo di tipo liceale e uno orientato alla formazione professionale. L'anticipo a 2 anni e mezzo e a 5 anni dell'accesso alla scuola dell'infanzia e a quella elementare avverrà, secondo quanto richiesto in uno dei tanti ordini del giorno accolti dal Governo, con gradualità e d'intesa con gli enti locali, e comunque l'anticipo resterà un'opportunità che le famiglie potranno anche non utilizzare. Per la maggioranza la riforma avvicina il Paese all'Europa, innalza la qualità della scuola e corrisponde alle esigenze reali degli studenti in vista del loro inserimento nella società; l'opposizione invece, oltre a sottolineare il carattere discriminatorio del testo, lamenta lo smantellamento del ben più incisivo impianto riformatore voluto dall'Ulivo nella scorsa legislatura, con conseguenti pericolose lacune normative che non potranno essere colmate per l'evidente mancanza di risorse finanziarie.

Il Senato ha poi proseguito l'esame del ddl n. 2023 di conversione del decreto-legge n. 4 del 2003 recante disposizioni urgenti per la prosecuzione della partecipazione italiana ad operazioni militari internazionali, nonché modifiche al codice penale militare di guerra. Terminato l'esame degli emendamenti, che sono stati tutti respinti, hanno preso avvio le dichiarazioni di voto finale che proseguiranno in altra seduta.

(La seduta è terminata alle ore 13:52 )



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