Martedì 27 Maggio 2003 - 400ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

Si è conclusa in Senato la discussione generale sul ddl n. 1545-B di attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione, il cosiddetto ddl La Loggia che, dopo un lungo iter durante il quale sono stati attivati meccanismi di consultazione particolarmente incisivi con le Autonomie locali, torna in terza lettura all'esame del Senato per valutare le modifiche introdotte dalla Camera dei deputati. Tra queste, le più significative riguardano la delega al Governo per l'individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali, il rafforzamento del ruolo delle Regioni e delle Province autonome nel processo di formazione degli atti comunitari e la norma che consente, anche prima dell'approvazione degli appositi provvedimenti legislativi, il trasferimento delle risorse alle Regioni e agli enti locali sulla base di accordi da concludere in sede di Conferenza unificata. Nel corso della discussione generale, i sen. Bassanini, Pizzinato, Caddeo, Manzella (DS) e Petrini (Mar), pur apprezzando lo sforzo teso a dare attuazione all'equilibrata riforma costituzionale voluta dal centrosinistra nella scorsa legislatura, hanno evidenziato l'incoerenza dell'attuale Esecutivo, che ha contemporaneamente proposto da una parte una riforma costituzionale sulla devoluzione dal chiaro impianto secessionista, dall'altra un ulteriore ddl che reintroduce il concetto di interesse nazionale e va ad incidere sulla ripartizione di competenze tra Stato e Regioni secondo una logica neocentralista. L'utilità del provvedimento in discussione e il senso di responsabilità dimostrato dal Governo nel dare attuazione ad una riforma costituzionale imposta a colpi di maggioranza nella scorsa legislatura sono state invece richiamate in sede di replica dal relatore Magnalbò (AN) e dal Ministro per gli affari regionali La Loggia, che ha sottolineato come il provvedimento potrà costituire, in un auspicabile clima di rinnovata collaborazione tra gli schieramenti, una positiva base per la definizione ponderata degli ulteriori passi da compiere sulla strada della riforma dello Stato e della forma di Governo.

(La seduta è terminata alle ore 11:35 )



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