In un clima di accesa contrapposizione politica, sono proseguite le votazioni sui numerosissimi emendamenti presentati al ddl n. 2175, in materia di riassetto del sistema radiotelevisivo e della RAI. A conclusione dei lavori, fortemente rallentati dall'ostruzionismo dell'opposizione, sono risultati approvati senza modifiche rispetto al testo proposto dalla Commissione gli articoli 2 e 3. Il seguito della votazione degli emendamenti all'articolo 4 è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

Nel corso del dibattito, per due volte il senatore Angius (DS), sostenuto dai senatori Bordon (Mar) e Boco (Verdi), ha chiesto che i lavori venissero interrotti e che il Presidente del Consiglio fosse convocato in Aula per riferire sullo stato della coalizione di Governo, alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro Bossi sul fallimento del patto elettorale tra le forze di maggioranza. Il presidente Pera, escludendo che le alterne vicende del dibattito politico tra i partiti possano incidere sulla funzionalità del Parlamento, ha fatto proseguire i lavori. Hanno convenuto su questa decisione i senatori Schifani (FI), D'Onofrio (UDC) e Moro (Lega), i quali hanno sottolineato come l'andamento delle votazioni, comprese quelle a scrutinio segreto, testimoni della coesione della maggioranza.

Il Senato ha inoltre convertito in legge il decreto-legge n. 105 del 9 maggio 2003 (ddl n. 2325), recante disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca, con il voto favorevole dei Gruppi della Casa delle libertà.