Il Senato ha concluso l'esame degli articoli del ddl n. 2175, sul riassetto del sistema radiotelevisivo e della RAI. La discussione si è incentrata in particolare sull'articolo 25, che accelera ed agevola la conversione alla trasmissione con tecnica digitale, cui sono state apportate alcune modifiche: due emendamenti del relatore Grillo (FI) hanno da un lato dato all'Autorità per le comunicazioni il compito di verificare il rispetto dei passaggi verso il sistema digitale terrestre e di formulare proposte per elevare l'offerta di programmi e l'accesso agli stessi; dall'altro attribuito al Ministro per le comunicazioni la facoltà di prolungare, a determinate condizioni, la validità delle concessioni e delle autorizzazioni per la trasmissione in analogico fino al 2006. Per le opposizioni, i senatori D'Andrea (Mar), Falomi e Paolo Brutti (DS) e Donati (Verdi) hanno fortemente criticato l'articolo, che consente a Mediaset di aggirare la sentenza della Corte costituzionale mantenendo Retequattro e nel contempo indebolisce la RAI imponendole onerose innovazioni, senza assicurare adeguate risorse. Il relatore ha sottolineato la necessità di garantire continuità nella fase transitoria di passaggio dall'analogico al digitale ed ha affermato che la RAI potrà reperire le risorse necessarie a dare corso a tali innovazioni autofinanziandosi attraverso la cartolarizzazione di alcune delle sue proprietà immobiliari o la revisione delle convenzioni per le trasmissioni in onde corte e medie.

Le dichiarazioni di voto, per le quali è prevista la ripresa televisiva diretta, ed il voto finale al provvedimento sono rinviati alla seduta pomeridiana, a partire dalle ore 16.