Martedì 29 Luglio 2003 - 453ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:03)

Con il voto contrario di tutti i gruppi della Casa delle libertà, il Senato ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Castelli, dopo che quest'ultimo nel suo intervento aveva annunciato l'intenzione di inoltrare le rogatorie richieste dalla procura milanese nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta frode fiscale compiuta da Mediaset nell'acquisto di diritti cinematografici; rogatorie che, ha precisato il Ministro, non erano state rigettate, ma semplicemente rinviate ai magistrati milanesi per valutarne la compatibilità con quanto nel frattempo previsto dal cosiddetto "lodo Maccanico", in relazione al possibile coinvolgimento del Presidente del Consiglio nell'inchiesta. Nel corso del suo intervento, il Ministro ha dichiarato che non avrebbe esitato a dimettersi se ciò avesse potuto contribuire alla soluzione dei problemi della giustizia, che in realtà sono in buona parte attribuibili alla politica fallimentare adottata dal centrosinistra nella passata legislatura. A sostegno della posizione del ministro Castelli, del quale ha lodato l'onestà intellettuale, è intervenuto il Vicepresidente del Consiglio Fini che ha giudicato infondate le accuse rivolte al Guardasigilli di non aver improntato la propria azione al rispetto ed alla corretta applicazione della legge ed ha respinto il tentativo strumentale di delegittimarlo con accuse indimostrabili di contrapposizione alla volontà del Parlamento, con la prospettazione di responsabilità di carattere penale e con il sospetto di voler offrire copertura all'onorevole Berlusconi, il quale invece ha personalmente sollecitato l'inoltro delle rogatorie. In precedenza, infatti, il senatore Mancino (Mar), illustrando la mozione a nome delle opposizioni, oltre a formulare numerose critiche all'operato politico del Ministro, aveva parlato di comportamento non corretto, di scarsa conoscenza dei meccanismi procedimentali e di un'interferenza sull'attività giurisdizionale per fini di parte che potrebbe equivalere a favoreggiamento.

Con le relazioni di maggioranza del senatore Izzo (FI) e di minoranza del senatore Morando (DS), l'Assemblea ha quindi avviato l'esame del DPEF relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2004-2007, che proseguirà nelle sedute di domani.

(La seduta è terminata alle ore 22:54 )



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