Giovedì 17 Febbraio 2005 - 742ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

L'Assemblea ha avviato la discussione del ddl n. 2544-B, che riforma la Parte II della Costituzione. Il presidente della Commissione affari costituzionali Pastore (FI) ha dato conto del lavoro svolto sul provvedimento, trasmesso il 19 ottobre al Senato in un testo modificato dalla Camera: la Commissione ha tenuto, a partire dal 2 novembre, ventidue sedute (delle quali cinque notturne) svolgendo tra l'altro diciassette audizioni di docenti di diritto costituzionale, di rappresentanti del mondo delle autonomie locali e delle autonomie funzionali, nonche del sindaco di Roma sull'ordinamento della Capitale. Il gran numero di emendamenti presentati con intenti manifestamente ostruzionisti dall'opposizione ha reso necessario trasmettere il testo in Aula senza concludere l'esame in sede referente e senza nominare un relatore, situazione verificatasi, del resto, anche in occasione dell'esame in Senato della riforma del Titolo V della Costituzione nella passata legislatura.

L'opposizione, nell'appoggiare le pregiudiziali di costituzionalita e le questioni sospensive avanzate dai senatori Bassanini e Villone (DS), Turroni (Verdi) e Mancino (Margh), ha giudicato inaccettabile la decisione di accelerare i tempi di esame di una riforma che investe ben 50 articoli della Costituzione solo per accontentare la Lega, interessata al conseguimento di un risultato politico da presentare agli elettori alle prossime consultazioni regionali. I rilievi di incostituzionalita hanno abbracciato l'intero impianto delineato dalla maggioranza, che demolisce quello vigente sostituendolo con un modello sconosciuto alle altre democrazie liberali ed anzi profondamente contrastante con i principi fondamentali delle stesse, quali la divisione ed il bilanciamento dei poteri e la sovranita popolare; un modello che, attraverso la devolution, viola gli articoli 5 (unita e indivisibilita della Repubblica) e 2 (inderogabilita dei doveri di solidarieta) della Costituzione, nonche l'universalita dei diritti all'istruzione ed alla salute.

Il senatore a vita Andreotti ha appoggiato la richiesta di rinvio della discussione, sottolineando la necessita di approfondire le numerose questioni in esame e di giungere a soluzioni largamente condivise, anche perche l'eventuale referendum confermativo non consentira ai cittadini di esprimersi compiutamente su un cosi ampio ventaglio di modifiche costituzionali.

I sen. D'Onofrio (UDC) e Nania (AN) hanno sottolineato che l'iter di riforma avviato in questa legislatura dalla Casa delle liberta e pienamente rispettoso della vigente Costituzione, non ne stravolge i contenuti e viene seguito utilizzando strumenti regolamentari assolutamente legittimi, come del resto fece nella passata legislatura il centrosinistra; il quale oggi e invitato a concorrere costruttivamente, con proposte serie e mirate, alla necessaria modernizzazione dell'impianto costituzionale invece di arroccarsi su posizioni di pregiudiziale ostilita.

Respinte le questioni pregiudiziali e sospensive, il presidente Pera ha rinviato ad altra seduta la discussione generale.

Alla prossima settimana e stata rinviata anche la discussione generale del ddl n. 3285, dopo la relazione del sen. Pianetta (FI). Il testo autorizza la partecipazione dell'Italia per l'anno 2003 alla ricostituzione finanziaria dell'IDA (Associazione per lo sviluppo internazionale), la principale fonte di finanziamento in campo sanitario, dell'istruzione, agricolo, commerciale e ambientale dei 79 Paesi piu poveri del mondo, del Fondo africano per lo sviluppo (AfDF) e del Fondo fiduciario per l'iniziativa per i Paesi poveri fortemente indebitati (HIPC). Inoltre affida alla Cassa depositi e prestiti la gestione del Fondo per la contribuzione agli investimenti per lo sviluppo del trasporto merci per ferrovia ed esclude l'IVA sugli SMS inviati dai cittadini italiani per contribuire alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni del Sud-Est asiatico colpite dal maremoto del 26 dicembre.

La mancanza del numero legale non ha consentito la prosecuzione delle votazioni sugli emendamenti al ddl n. 1899 (che assorbe il ddl n. 2287) di modifica dell'articolo 52 del codice penale.

(La seduta è terminata alle ore 11:57 )



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