L'Assemblea ha proseguito la discussione del ddl n. 3400 di conversione del decreto-legge n. 63 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo e la coesione territoriale, nonche per la tutela del diritto d'autore. L'esame dell'articolato ha preso avvio soltanto dopo tre mancanze del numero legale registrate proprio in occasione della votazione della proposta di non passare all'esame degli articoli, risultata infine respinta. La proposta, avanzata dalla sen. De Petris (Verdi) e appoggiata dai sen. Massimo Brutti (DS) e Manzione (Marg), e stata motivata con la disomogeneita delle disposizioni contenute nel decreto, aggravata dalla prevedibile approvazione di alcuni emendamenti aggiuntivi predisposti dalla Commissione di merito e dal Governo che mirano ad integrare le materie originarie con interventi in numerosi settori, dalla disciplina per l'accesso alla qualifica di avvocato al potenziamento dell'ufficio per il federalismo amministrativo.

L'Assemblea ha esaminato gli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto relativo allo sviluppo e alla coesione territoriale, approvando anche un articolo aggiuntivo proposto dai sen. Morando e Turci (DS) recante agevolazione fiscale relativa alla celebrazione dei referendum nell'anno 2005. Modificato anche l'articolo 2 riguardante il coordinamento delle politiche in materia di diritto d'autore ed approvato un articolo aggiuntivo proposto dal sen. Eufemi (UDC) in materia di archeologia preventiva. E' invece mancato il numero legale sulla votazione di un emendamento della Commissione, fortemente contestato dal sen.Agoni (Lega), volto a sopprimere il comma dell'ultima legge finanziaria che assicura una procedura piu celere alle controversie relative alle multe per il mancato rispetto delle quote latte. Il seguito della discussione del ddl e stato dunque rinviato.

Nel corso della seduta il Presidente Pera ha dato notizia del nuovo calendario adottato a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo, contestato in Aula dai sen. Ripamonti (Verdi), Massimo Brutti (DS), Manzione (Marg), Marino (PDCI), Fabris (Udeur) e Peterlini (Autonomie) soprattutto per l'inserimento del ddl sulla riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'assenza di spazi di dibattito sulla grave condizione in cui versa l'economia del Paese.