Giovedì 6 Ottobre 2005 - 879ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha approvato la proposta formulata all'unanimita dalla Giunta di considerare i fatti oggetto di un procedimento civile pendente presso il Tribunale di Napoli nei confronti del sen. Florino concernenti opinioni insindacabili in quanto espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni e quindi rientranti nell'ipotesi di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione (Doc. IV-quater n. 27). Approvate anche le proposte formulate dalla Giunta, questa volta a maggioranza, di considerare ugualmente rientranti nell'ipotesi dell'articolo 68 della Costituzione i fatti oggetto di due procedimenti civili, pendenti rispettivamente presso i Tribunali di Milano e Bergamo, nei confronti del sen. Castelli (Doc. IV-quater nn. 28 e 29).

Passata al seguito della discussione del ddl n. 3328, recante disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari, l'Assemblea ha approvato l'articolo 18, di modifica della disciplina relativa alla revisione dei conti, con un emendamento del sen. Bucciero (AN), sostenuto dall'opposizione, che ha soppresso la norma introdotta dalle Commissioni riunite con la quale si fissava un limite alla risarcibilita da parte della societa di revisione nei confronti dei risparmiatori per danni accertati sul suo operato. Sono stati quindi esaminati gli emendamenti sulla Banca d'Italia: e stata approvata la proposta del Governo che prevede il mandato a termine del Governatore (sette anni), la collegialita delle decisioni attraverso l'affiancamento al Governatore di un direttorio con compiti consultivi, una maggiore trasparenza degli atti ed il trasferimento della proprieta allo Stato per evitare qualsiasi sospetto di commistione di interessi tra organo vigilante e banche vigilate. Sono stati respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione tendenti a modificare l'impostazione del Governo, in particolare per quel che attiene un ruolo piu incisivo del direttorio e quindi una maggiore collegialita, sulla proprieta del capitale della Banca d'Italia che rischia di incidere sull'autonomia dell'Istituto dalla politica, sulle conseguenze dell'approvazione della riforma sul mandato del Governatore attualmente in carica. In un clima molto acceso, sono stati respinti anche gli emendamenti sostenuti dall'opposizione e dal sen. Cantoni (FI) tendenti a trasferire dalla Banca d'Italia all'Antitrust la vigilanza sulla concorrenza nel settore bancario: l'interruzione della procedura di votazione, disposta dal presidente Pera per dare la parola per dichiarazione di voto ad alcuni senatori ha provocato le vibrate proteste dell'opposizione ed uno strascico polemico a conclusione della seduta. Il sen. Angius (DS) ha chiesto che i lavori proseguano fino all'approvazione del ddl sul risparmio, preannunciando tuttavia l'intenzione di ricorrere costantemente alla richiesta di verifica del numero legale per costringere la maggioranza alla presenza in Aula. Hanno replicato i sen. Schifani (FI), Tofani (AN) accusando l'opposizione di non rispettare l'esito democratico del voto e di assumere atteggiamenti irresponsabili nei confronti di un provvedimento molto atteso dal Paese. Il presidente Pera ha ribadito la piena regolarita delle procedure adottate nel corso della seduta e delle votazioni svolte.

Il seguito della discussione del provvedimento (con l'esame di un ordine del giorno dell'opposizione che invita il Governo a valutare l'esistenza delle condizioni per la revoca del mandato del Governatore della Banca d'Italia) e stato rinviato alla seduta pomeridiana.

In avvio di seduta, il senatore a vita Napolitano ha chiesto che il Governo riferisca alle Camere sulle posizioni che intende assumere al Consiglio europeo di Londra previsto per il 27 e 28 ottobre.

(La seduta è terminata alle ore 14:08 )



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