Il Presidente: Interventi in Assemblea e in occasioni istituzionali

Brindisi in onore del Presidente della Polonia

27 Febbraio 2002

Signor Presidente,

è con grande calore che desidero salutare la Sua visita di Stato in Italia, destinata a consolidare l'eccellente stato dei rapporti esistenti tra l'Italia e la Polonia. Così come avvenne in relazione all'ingresso della Polonia nell'alleanza atlantica, l'Italia è impegnata a sostenere le aspirazioni di Varsavia a essere in tempi brevi uno Stato-membro dell'Unione Europea, obiettivo che la Polonia persegue con grande impegno e altrettanta determinazione.

La Polonia ha bisogno dell'Europa così come l'Europa comunitaria ha bisogno della Polonia. Noi siamo consapevoli che l'allargamento che si prepara non soltanto darà all'Unione la dimensione geografica che le è naturale, ma creerà le condizioni di una proiezione esterna dell'Europa capace di incidere sulle relazioni internazionali, e di influenzare le grandi scelte a livello mondiale.

Signor Presidente,

proprio domani, a Bruxelles, prenderanno avvio i lavori della Convenzione per le riforme istituzionali dell'Unione, ai quali per il Senato prenderà parte il Senatore Lamberto Dini, che è qui presente con noi oggi.

L'Europa ha una lunga storia comune e una cultura per molti versi omogenea. L'auspicio è che essa riconosca questi valori e princìpi condivisi e che voglia difenderli con una politica e un'azione comuni, evitanto di regredire periodicamente alle politiche dei singoli stati-nazione.

Come ho detto più volte, l'Europa che vorrei veder nascere è un'entità leggera ma forte, soprattutto nei compiti relativi alla sicurezza interna ed internazionale.

Sono anche convinto che a questo processo di integrazione dovrà accompagnarsi una devoluzione verso il basso, per evitare il rischio che aumenti la distanza tra il centro decisionale e i luoghi dove avviene la vita di tutti i giorni dei cittadini.

Signor Presidente,

è ormai in questa dimensione continentale che si collocano i rapporti tra l'Italia e la Polonia. Noi partiamo dal convincimento di recare un contributo alla costruzione di quella casa comune europea, che menti illuminate, italiane e polacche, già più di un secolo fa si ponevano come obiettivo ideale.

In questo spirito vorrei quindi rivolgere a Lei, signor Presidente, e a tutti i presenti, l'augurio di un sempre maggior sviluppo dei rapporti di sincera amicizia e collaborazione fra l'Italia e la Polonia.



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