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Mercoledì 20 Settembre 2006 alle ore 09:37

34ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Ad inizio seduta, dopo un intervento del senatore Andreotti (Misto) teso a chiarire che il suo voto contrario all'inserimento nel calendario dei lavori della mozione del senatore Castelli era motivato dall'esigenza di affrontare il tema del dialogo interreligioso con maggiore ponderazione, sull'ordine dei lavori sono intervenuti i senatori Castelli (LP), Schifani (FI), D'Onofrio e Baccini (UDC), che hanno stigmatizzato l'intenzione manifestata dal Governo di voler disattendere quanto deciso dall'Aula del Senato, sottraendosi al dibattito con il Presidente del Consiglio sulla vicenda Telecom previsto nella seduta pomeridiana di giovedì 21, ed hanno invitato il Presidente del Senato a tutelare l'autorevolezza del Senato e a far rispettare il dettato costituzionale circa i rapporti tra Parlamento e Governo. Il presidente Marini ha assicurato il proprio impegno per garantire l'intervento del presidente Prodi. L'Assemblea ha quindi respinto la proposta del senatore Castelli (LP) di inserire al primo punto dell'ordine del giorno della seduta antimeridiana il disegno di legge n. 953, di conversione del decreto-legge recante disposizioni in materia di detraibilità dell'IVA. A sostegno della richiesta, accompagnata dall'invito alla maggioranza a prendere atto della necessità di ricercare ampie intese sul funzionamento del Senato in considerazione dell'equilibrio numerico che si è determinato, sono intervenuti i senatori Castelli e Paolo Franco (LP), Storace (AN), Malan e Girfatti (FI). In senso contrario si sono espressi i senatori Ripamonti (IU-Verdi-Com) e Finocchiaro (Ulivo), che ha criticato il tentativo dell'opposizione di paralizzare l'attività del Senato.

Con la reiezione delle questioni pregiudiziale e sospensiva, il Senato ha avviato la discussione generale del disegno di legge n. 635, che sospende l'efficacia dei decreti legislativi attuativi della riforma dell'ordinamento giudiziario. Nelle dichiarazioni di voto sulle questioni incidentali ed in discussione generale sono intervenuti per l'opposizione i senatori Valentino (AN), Paolo Franco e Castelli (LP), Ciccanti e D'Onofrio (UDC) e Schifani (FI), che hanno evidenziato l'esigenza di dare sollecita attuazione alla riforma e l'illegittimità di un provvedimento che sospende l'efficacia di norme già entrate in vigore. Peraltro è lo stesso Ministro della giustizia a riconoscere il valore della riforma approvata nella precedente legislatura, tuttavia contraddicendosi laddove chiede al Parlamento di bloccare disposizioni di così rilevante portata solo per procedere ad una limitata riconsiderazione, dimostrando così la propria sudditanza rispetto alle richieste della magistratura. Contro la proposta di sospensiva si è pronunciato il senatore Di Lello Finuoli (RC-SE).

Il senatore Castelli (LP), oltre ad evidenziare la carenza di motivazioni del provvedimento, ha stigmatizzato la decisione del senatore Ciampi di partecipare ad una votazione che attiene disposizioni su cui come Presidente della Repubblica ha esercitato le facoltà previste dall'articolo 74 della Costituzione. La questione è stata ripresa dal senatore di diritto e a vita Cossiga (Misto), che ha ribadito l'intenzione di esercitare il proprio diritto di voto, pur consapevole che ciò costituisce una distorsione della rappresentatività del Senato, nonché dal senatore D'Onofrio (UDC), secondo il quale è inaccettabile che il voto dei senatori a vita sia determinante per il raggiungimento della maggioranza politica.

La discussione generale proseguirà nella seduta pomeridiana.

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