Senato TV

Giovedì 21 Settembre 2006 alle ore 09:37

36ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Le fasi iniziali della seduta sono state dedicate alla dibattito sulla vicenda Telecom, inserito martedì scorso nel calendario dei lavori per la seduta pomeridiana con un voto dell'Assemblea su istanza dell'opposizione, che aveva con forza richiesto la presenza in Aula del Presidente del Consiglio. I senatori Schifani (FI), Matteoli (AN), Castelli (Lega), D'Onofrio (UDC) e Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA) hanno deplorato la decisione dell'onorevole Prodi di confermare la disponibilità a riferire solo alla Camera la prossima settimana e protestato per la violazione di una decisione formalmente assunta dal Senato, chiedendo al presidente Marini di impegnarsi per ottenere dal Capo del Governo un ripensamento e la fissazione di una data per il dibattito in Senato. Il Presidente ha richiamato gli atti compiuti per ottemperare alla volontà dell'Assemblea ed assicurato ulteriori passi nella direzione sollecitata dall'opposizione. I senatori Zanda (Ulivo), Ripamonti (Verdi-Com), Zuccherini (RC) e Formisano (IdV), pur apprezzando i toni pacati degli interventi dell'opposizione, hanno sollecitato una gestione razionale e proficua dei lavori del Senato, nel cui ambito si pone comunque l'intervento nel pomeriggio del Ministro delle comunicazioni sulla vicenda in oggetto.

L'Assemblea ha approvato la proposta avanzata all'unanimità dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di restituire all'autorità giudiziaria gli atti relativi alla domanda di autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti dell'onorevole Marzano in un procedimento penale che lo vede coinvolto nella sua qualità di Ministro delle attività produttive pro tempore. Come illustrato dal relatore Manzione (Ulivo), la Giunta ha infatti ritenuto che il Collegio per i reati ministeriali presso il tribunale di Roma non possa limitarsi ad escludere la manifesta infondatezza della notizia di reato, ma debba decidere o per l'archiviazione o per la presenza di un'ipotesi accusatoria dotata di fondamento. A sostegno della posizione della Giunta sono intervenuti, con accenti critici nei confronti dell'iniziativa dell'autorità giudiziaria, i senatori Caruso (AN), Pirovano (Lega), Pastore, Malan e Biondi (FI), Casson (Ulivo), Ripamonti (Verdi-Com) e D'Onofrio (UDC).

Successivamente, è proseguita la discussione generale del ddl n. 635, di sospensione dell'efficacia di disposizioni in tema di ordinamento giudiziario. Sono intervenuti i senatori Gabana, Galli (Lega), Caruso (AN), Ciccanti (UDC) che hanno confermato i giudizi negativi sul provvedimento e sulle iniziative del Governo in tema di giustizia espressi dall'opposizione nelle precedenti sedute. Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta di martedì 26 settembre.

Dopo un intervento del senatore Boccia, il presidente Calderoli ha espresso le condoglianze del Senato per la morte in due incidenti verificatisi a Kabul e Nassiriya dei militari Giuseppe Orlando e Massimo Vitaliano. Il Senato ha osservato un minuto di silenzio.

I senatori Manzione (Ulivo), Pastore (FI), Masimo Brutti e Salvi (Ulivo), Valentino e Caruso (AN) hanno preso la parola sulle nuove problematiche aperte, rispetto al fenomeno delle intercettazioni telefoniche, dagli inquietanti sviluppi dell'inchiesta Telecom.

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