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Martedì 17 Ottobre 2006 alle ore 10:04

54ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea, dopo aver respinto una questione pregiudiziale presentata dal Gruppo della Lega, ha avviato la discussione generale del disegno di legge n. 1026, di conversione del decreto-legge n. 253, che finanzia l'intervento di cooperazione allo sviluppo in Libano ed il rafforzamento del contingente militare italiano nella missione UNIFIL, come ridefinita dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dell'11 agosto 2006.

I relatori Polito (Ulivo) e De Gregorio (Misto-Inm) hanno sottolineato l'importanza del pressoché unanime sostegno alla missione manifestato dalle forze politiche sin dal mese di agosto, che ha contribuito a rafforzare il ruolo di primo piano svolto dal Governo italiano in una mediazione che risponde all'interesse dell'Europa e dell'Italia e che ha consentito l'approvazione della risoluzione 1701. E' un documento espressione di un multilateralismo efficace al servizio di un'azione politica ed umanitaria, che oltre a garantire la cessazione delle ostilità prevede il supporto al Governo libanese nel ristabilimento della sua piena sovranità nella zona meridionale del Paese. I relatori hanno evidenziato l'impegno dell'Italia per la sicurezza di Israele, ma anche le difficoltà connesse al disarmo di Hezbollah, nonché l'esigenza di coinvolgere l'Iran nella stabilizzazione dell'area.

I senatori intervenuti nella discussione, oltre all'unanime e piena solidarietà alle Forze armate impegnate in una difficile e rischiosa missione internazionale, hanno espresso condivisione, seppur con valutazioni diverse, rispetto ad una forte assunzione di responsabilità dell'Italia in uno scenario complesso. Per la maggioranza hanno preso la parola i senatori Villecco Calipari e Pisa (Ulivo), Del Rojo, Brisca Menapace, Martone e Grassi (RC), Fernando Rossi (Verdi-Com) e Tonini (Aut).

Per l'opposizione i senatori Malan, Colli e Novi (FI) hanno annunciato voto favorevole per senso di responsabilità nei confronti del Paese e delle Forze armate, ma hanno espresso perplessità sull'atteggiamento del Governo, più preoccupato di compiacere Hezbollah che di realizzare gli obiettivi stabiliti nella risoluzione 1701; i senatori Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA) e Baccini (UDC), dichiarando un voto favorevole in continuità con le missioni decise nella precedente legislatura, hanno sottolineato l'esigenza che il Governo definisca con chiarezza gli obiettivi della politica estera italiana. Il senatore Guzzanti (FI) ha annunciato un voto contrario a titolo personale, in quanto la risoluzione 1701 è priva di un chiaro mandato per il disarmo di Hezbollah, nonché di strumenti di controllo sul traffico di armi dalla Siria. Sulla base delle medesime motivazioni il senatore Sterpa (FI) ha annunciato un voto di astensione, mentre la senatrice Alberti Casellati (FI) si è dichiarata disposta ad un voto favorevole purché non determinante ai fini del computo della maggioranza. Perplessità sulla missione ha espresso anche il senatore Selva (AN), che si è riservato di definire il proprio orientamento di voto. Il senatore Divina (Lega) ha invece ribadito la contrarietà del Gruppo all'invio di un contingente italiano in Libano.

Il presidente Marini ha espresso il cordoglio del Senato per la grave sciagura occorsa nel corso della mattinata nella metropolitana di Roma ed ha annunciato che il Governo riferirà sull'accaduto all'apertura della seduta pomeridiana.

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