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Martedì 17 Ottobre 2006 alle ore 16:37

55ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il ministro dei trasporti Bianchi ha riferito all'inizio della seduta sul grave incidente verificatosi in mattinata sulla linea A della metropolitana di Roma, dando conto dell'attuale computo delle vittime e dei feriti e sottolineando l'impossibilità di individuare, allo stato, le cause di un evento che ha coinvolto strutture e mezzi dotati dei sistemi di sicurezza tecnologicamente più avanzati. Il Ministro ha nominato una commissione d'inchiesta per accertare le cause. Nel breve dibattito seguito alle comunicazioni del Ministro, cui hanno partecipato i senatori Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA), Palermi (IU-Verdi-Com), Formisano (IdV), Stiffoni (Lega), Bonadonna (RC), Baccini (UDC), Storace (AN), Cicolani (FI) e Montino (Ulivo), tutti gli intervenuti hanno evidenziato l'efficienza dei soccorsi e chiesto particolare attenzione, anche in sede di predisposizione di risorse nella prossima finanziaria, alla sicurezza del trasporto pubblico locale. L'opposizione ha chiesto che si accertino le responsabilità politiche delle ultime Amministrazioni capitoline nella soluzione dei problemi di manutenzione e di messa in sicurezza delle infrastrutture della metropolitana romana.

Dopo gli ultimi interventi in discussione generale dei senatori Stiffoni (Lega), Caprili (RC), Berselli (AN), Zanone (Ulivo) e Quagliariello (FI) e le repliche del relatore Polito (Ulivo) e del vice ministro degli affari esteri Intini, il Senato ha quindi approvato il ddl n. 1026, di conversione del decreto-legge n. 253 come modificato dalla Camera dei deputati, sulla missione del contingente militare italiano in Libano. Il voto ha fatto registrare il voto favorevole di tutti i Gruppi, ad eccezione della Lega. A titolo personale il senatore Guzzanti (FI) ha dichiarato il voto contrario, mentre il senatore Selva (AN), dopo aver svolto considerazioni critiche, non ha partecipato alla votazione.

Nelle dichiarazioni di voto finale sono state ribadite le diverse impostazioni emerse nel dibattito. I senatori Barbato (Pop-Udeur), che ha parlato anche a nome dell'Italia dei valori, Perrin (Aut), De Petris (IU-Verdi-Com), Martone (RC) e Nieddu Ulivo) hanno evidenziato la difficoltà e l'importanza della missione e le speranze ad essa legate per la soluzione pacifica dei conflitti nell'area mediorientale, la discontinuità rispetto alla politica estera del centrodestra, nonché la rinnovata considerazione internazionale per l'azione diplomatica posta in essere dal Governo in occasione della crisi libanese. I senatori Antonione (DC-PRI-IND-MPA), Mannino (UDC), Mantica (AN) e Pianetta (FI) hanno al contrario sottolineato l'impegno per la pace che caratterizza tutte le missioni militari alle quali l'Italia partecipa ed i rischi connessi all'impossibilità del Governo di garantire una seria e coerente politica estera senza ricorrere al responsabile e coerente atteggiamento del centrodestra, a causa delle ambiguità e delle profonde divisioni presenti nella maggioranza, testimoniate dal voto contrario del Gruppo IU-Verdi-Comunisti (oltre che della Lega) e dall'astensione di Rifondazione comunista su due ordini del giorno di identico contenuto, dei relatori e del senatore Storace (AN), che esprimono apprezzamento per le Forze armate impegnate in tutte le missioni in corso, nel rispetto dei valori espressi dall'articolo 11 della Costituzione. Per la Lega ha dichiarato il voto contrario il senatore Divina per la scarsa chiarezza dell'azione diplomatica del Governo, per la legittimazione politica della milizia terrorista Hezbollah, per l'inadeguatezza delle regole d'ingaggio e per la mancata adozione del codice militare di guerra.

Il senatore Valditara (AN) ha chiesto che il ministro Fioroni riferisca al Senato sulle politiche per la pubblica istruzione, in particolare in materia di assunzioni.

Il Senato tornerà a riunirsi domani, alle ore 11,30.

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