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Mercoledì 15 Novembre 2006 alle ore 16:33

74ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha approvato in prima lettura il disegno di legge n. 960, che riforma gli esami di maturità e delega il Governo a disciplinare l'orientamento e l'accesso all'istruzione post-secondaria, nonché la valorizzazione dell'eccellenza. Nelle dichiarazioni di voto finale sono state confermate le posizioni esposte nella discussione. I senatori Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA), Davico (Lega), Marconi (UDC), Valditara (AN) e Asciutti (FI), intervenuti per i Gruppi di opposizione, hanno evidenziato la sostanziale inutilità di una riforma degli esami di maturità che non affronta le numerose criticità del sistema scolastico, (in particolare l'incapacità di incidere sul tendenziale abbassamento del livello culturale del Paese) ed anzi occulta l'incapacità della maggioranza di procedere ad una complessiva revisione dei programmi e dell'organizzazione della scuola secondaria, ribadendo le critiche nei confronti delle norme che penalizzano le scuole paritarie.

Per la maggioranza hanno preso la parola i senatori Giambrone (Misto-IdV), Peterlini (Aut), Pellegatta (Verdi-Com), Gagliardi (RC) e Ranieri (Ulivo), ponendo in evidenza l'equilibrio di un provvedimento che restituisce dignità e serietà alla prova conclusiva del ciclo di istruzione secondaria superiore e contrasta il proliferare dei cosiddetti diplomifici. Il disegno di legge rappresenta un primo passo verso una più complessiva riqualificazione dell'istruzione, da realizzare attraverso l'innalzamento dell'obbligo scolastico, la formazione continua e la salvaguardia del valore legale del titolo di studio.

E' stata quindi svolta la discussione generale del disegno di legge n. 1014, recante Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2006) e del connesso Documento in ordine alla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2005. Ad avviso del senatore Manzella (Ulivo), relatore sulla comunitaria, il grave ritardo con cui il provvedimento viene esaminato, a causa della tornata elettorale e della conseguente pausa dei lavori parlamentari, nonché la mole ingente delle procedure di infrazione avviate a carico dell'Italia meriterebbero un sollecito intervento sulle procedure di recepimento della normativa comunitaria. La senatrice Soliani (Ulivo), relatrice sul Documento, ha evidenziato l'esigenza di un forte ruolo dell'Italia per restituire slancio al processo di integrazione europea, che ha subìto una battuta d'arresto a seguito della mancata ratifica del progetto di Costituzione europea da parte dei cittadini francesi ed olandesi. Nella discussione sono intervenuti per la maggioranza i senatori Silvestri e De Petris (Verdi-Com), Alfonzi, Valpiana e Turigliatto (RC), Perrin (Aut)e Legnini (Ulivo) e per l'opposizione i senatori Eufemi e Buttiglione (UDC), Girfatti (DC-PRI-IND-MPA), Strano (AN) e Bonfrisco (FI). Nel dibattito si è manifestato, pur con accentuazioni diverse, un condiviso europeismo; gli oratori hanno illustrato numerosi ordini del giorno, soffermandosi sui molteplici aspetti del processo di integrazione europea e sulle modalità di elaborazione ed attuazione della normativa comunitaria. Il ministro per le politiche europee e del commercio internazionale Emma Bonino ha invitato il Senato ad una sollecita approvazione della legge comunitaria, per affrontare il dibattito sul futuro dell'Europa attraverso la discussione di appositi atti di indirizzo.

Ad inizio seduta il presidente della Commissione affari costituzionali Bianco (Ulivo) ha informato che l'assenza del rappresentante del Governo lo ha indotto a non dar corso alla votazione sulla costituzionalità delle disposizioni del decreto-legge fiscale collegato alla finanziaria. Tale circostanza è stata sottolineata con accenti fortemente critici dai senatori Vizzini (FI) e Storace (AN), anche in considerazione dell'importanza che l'Esecutivo annette al provvedimento.

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