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Giovedì 16 Novembre 2006 alle ore 09:35

75ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con le relazioni dei senatori Benvenuto e Legnini (Ulivo), l'Assemblea ha avviato l'esame del collegato fiscale alla legge finanziaria, il decreto-legge n. 262, approvato con modificazioni dalla Camera dei deputati (ddl n. 1132). I relatori si sono soffermati sulle linee generali del provvedimento, sottolineando come il provvedimento sia necessario alla manovra finanziaria per determinare le condizioni del risanamento dei conti pubblici, la cui situazione è molto peggiorata nella scorsa legislatura (aumento del debito, azzeramento dell'avanzo primario, aumento della spesa e dell'indebitamento delle pubbliche amministrazioni, sfondamento dei parametri europei nel rapporto deficit-pil) e per trovare risorse per le politiche di equità e di crescita. In particolare, il decreto-legge reca misure volte a garantire al Paese un regime fiscale più equo ed in prospettiva meno pesante grazie alla lotta all'evasione e all'elusione e riduce in modo razionale la spesa.

Preannunciando la volontà dell'opposizione di non condurre una battaglia ostruzionistica i senatori Saporito (AN) e Pastore (FI) hanno presentato una pregiudiziale di costituzionalità ed una sospensiva di due settimane sottolineando numerose norme contrarie alla Costituzione, in particolare per quanto riguarda i commi dal 159 al 162 dell'articolo 2, che colpisce il principio di separazione tra politica e amministrazione, la reintroduzione dell'imposta di successione e la conseguente palese violazione dello statuto del contribuente, nonché le misure relative alle concessioni autostradali e agli enti di ricerca.

Dopo gli interventi dei senatori Bonadonna (RC), Paolo Franco (Lega) e Storace (AN), le questioni pregiudiziale e sospensiva sono state respinte.

Si è aperto quindi un dibattito sul voto dei senatori a vita, con interventi dei senatori Castelli e Calderoli (Lega), Matteoli (AN), Buttiglione (UDC) e Stracquadanio e Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA) e Pastore (FI), che hanno criticato l'abbandono della posizione super partes ed il sostegno politico concreto offerto da senatori non eletti all'attuale maggioranza, e Finocchiaro (Ulivo), Russo Spena (RC), Formisano (IdV) e Palermi (Verdi-Com), i quali hanno sostenuto la pari dignità istituzionale e costituzionale di tutti i senatori, siano essi eletti o a vita. Il senatore Cossiga è intervenuto per sottolineare come, nel vigente ordinamento, i senatori a vita siano pienamente legittimati ad esprimere posizioni politiche, anche laddove queste possano apparire in contrasto con decisioni assunte in precedenza esercitando le funzioni di garanzia costituzionale attribuite al Presidente della Repubblica.

Successivamente, il Senato ha approvato i primi 11 articoli del ddl n. 1014, la legge comunitaria per il 2006, che attribuisce deleghe al Governo ed introduce modifiche alla legislazione vigente per l'attuazione delle direttive europee e l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza alle Comunità europee. Sono state apportate modifiche all'articolo 10. L'esame si è interrotto sulla votazione degli emendamenti all'articolo 12, relativo al recepimento della direttiva sul diritto d'asilo, ed è stato rinviato ad altra seduta.

I senatori Ramponi e Morselli (AN), Malan (FI), Mannino (UDC) hanno chiesto che il Governo riferisca al Senato sul preoccupante deterioramento della situazione in Libano per il rinnovato attivismo delle milizie Hezbollah, per la prosecuzione del traffico d'armi nella zona e per le minacce iraniane contro Israele, che espongono a gravi rischi la missione dei militari italiani in Medio Oriente. Sono intervenuti per alcune precisazioni in merito i senatori Nieddu (Ulivo) e Tonini (Aut). Il vice presidente Baccini ha comunicato che il Governo ha offerto la disponibilità a riferire al Senato.

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