Archivio delle notizie
  • Febbraio 2008

    • Venerdì 29

      Indagine su incendi boschivi in 13a Commissione

      La Commissione Ambiente, mercoledì 5 marzo alle ore 12,30 svolgerà il seguito dell'indagine conoscitiva sugli incendi boschivi con l'esame della proposta di documento conclusivo.

      Audizione in Commissione infortuni

      La Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche" alle ore 11 di mercoledì 5 marzo ha in calendario l'audizione del dottor Raffaele Guariniello, in merito agli infortuni mortali avvenuti presso lo stabilimento della ThyssenKrupp S.p.a. di Torino.

      Seduta del 24 gennaio: censura per i senatori Barbato e Strano, richiamo per il sen. Gramazio

      Il Consiglio di Presidenza del Senato giudica "gravissimo" il comportamento tenuto dai senatori Barbato e Strano nei confronti del senatore Cusumano nel corso della seduta del 24 gennaio scorso. E "esprime la propria forte censura per l'accaduto", deplorando "nella maniera più ferma e severa" il comportamento degli stessi senatori. E' quanto si legge nella delibera approvata oggi all'unanimità dal Consiglio di Presidenza che si è riunito a Palazzo Madama.

      Il Presidente Marini in Aula: ecco come lo scioglimento delle Camere incide sui lavori del Senato

      Per effetto dello scioglimento delle Camere, l'attività legislativa dell'Assemblea e delle Commissioni, secondo la prassi parlamentare, sarà limitata all'esame di atti dovuti, quali i disegni di legge di conversione di decreti-legge e gli atti urgenti connessi ad adempimenti internazionali e comunitari. Lo ha ricordato in Aula, in apertura della seduta di martedì 26 febbraio, il Presidente Marini. Potranno inoltre svolgersi, in sede di Commissione, le procedure per i pareri parlamentari sugli atti del Governo. Il sindacato ispettivo si eserciterà attraverso interrogazioni a risposta scritta.
      Per quanto riguarda le indagini conoscitive e le inchieste parlamentari, le Commissioni - ha aggiunto il Presidente del Senato - potranno riunirsi al solo fine di rendere esplicite le conclusioni dell'attività svolta prima dello scioglimento. Rimane esclusa qualunque ulteriore attività di rilievo esterno, anche se prevista nei programmi già approvati. Infine, il regime di prorogatio del Senato consente nelle varie sedi l'adempimento di atti relativi agli interna corporis dell'Assemblea.

      Aula: convertiti due decreti-legge

      L'Assemblea il 26 febbraio ha approvato in via definitiva il ddl 2009 di conversione del decreto-legge recante "disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative nell'anno 2008" (cosiddetto "Election Day"). Come affermato in Aula dal relatore Giannicola Sinisi (PD-Ulivo), il provvedimento «concerne alcune questioni specifiche: la prima riguarda la possibilità che nell'anno 2008 si celebrino contestualmente le elezioni politiche e le elezioni amministrative. Inoltre, vuole garantire l'esercizio del voto dei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o di missioni internazionali; intende semplificare il procedimento di scrutinio del voto degli elettori italiani residenti all'estero ed infine concedere la possibilità di accesso agli uffici elettorali di sezione ad osservatori elettorali dell'OSCE».

      L'Aula ha approvato in via definitiva anche il ddl 2011 di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2008, n. 8, recante "disposizioni urgenti in materia di interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonchè relative alla partecipazione delle Forze armate e di polizia a missioni internazionali", già approvato dalla Camera e concluso dalle Commissioni riunite 3a e 4a nella seduta pomeridiana.

      Decreto "milleproroghe": sì definitivo

      Nella seduta pomeridiana di mercoledì 27 febbraio, è stato approvato in via definitiva il ddl di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante "proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria" (2013), in scadenza il 29 febbraio (cosiddetto "milleproroghe").
      Il relatore Sinisi nella seduta antimeridiana aveva illustrato il provvedimento, articolato in tre parti. Il capo I reca proroghe di termini in diversi settori: difesa, beni culturali e turismo, lavoro e previdenza, salute, università, giustizia, infrastrutture e trasporti, personale delle pubbliche amministrazioni, agricoltura, sviluppo economico, ambiente e interno. Una seconda parte del provvedimento contiene disposizioni di carattere finanziario che intervengono nei settori dei tributi, della borsa, dell'accisa sul gas metano, dei servizi radiotelevisivi, del dissesto finanziario degli enti locali, dell'inadempimento di alcuni concessionari per la riscossione e del conto disponibilità del Tesoro per il servizio di tesoreria della Banca d'Italia. Altri articoli concernono il trattamento del Fondo per il trattamento di fine rapporto e norme relative alla violazione dell'obbligo delle comunicazioni nei confronti dell'ISTAT. La terza parte prevede incentivi e contributi a favore di di associazioni sportive dilettantistiche e di soggetti disabili per i quali, in particolare, si dispongono alcuni finanziamenti. Sono previsti anche contributi statali per il finanziamento di interventi in materia di tutela dell'ambiente e dei beni culturali e per la salvaguardia del patrimonio culturale ebraico in Italia. Vi sono norme concernenti le sanzioni amministrative erogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato e disposizioni riguardanti la partecipazione dell'Italia alla ricostituzione delle risorse per i fondi delle banche internazionali.

      Statistiche della XV Legislatura

      Tra il 28 aprile 2006, data della prima seduta, e il 27 febbraio 2008, l'Assemblea si è riunita 283 volte per complessive 868,39 ore, approvando 125 disegni di legge. Le Commissioni permamenti hanno tenuto invece 2.061 sedute per 2.245 ore. Sono alcuni dei dati contenuti nel consuntivo della XV Legislatura stilato dal Servizio dei resoconti e della comunicazione istituzionale del Senato, aggiornato al 27 febbraio 2008.

      Senato: nel 2007 speso solo lo 0,07 per cento in più rispetto al 2006

      Nel 2007 il Senato della Repubblica ha speso lo 0,07 per cento in più dell'anno precedente. Si tratta dell'incremento percentuale più basso degli ultimi vent'anni. Il dato consuntivo 2007 è quindi pari a 521.480.438 euro, con una differenza di appena 371 mila euro rispetto ai 521.108.954 euro del 2006. L'avanzo di esercizio è stato pari a 59,9 milioni di euro, con un miglioramento del fondo iniziale di cassa di ben 18,8 milioni. I trasferimenti dal bilancio dello Stato (la cosiddetta "dotazione ordinaria"), che rappresentano la fonte più significativa di entrate, sono stati ridotti, nel triennio 2006-2008, di 77,5 milioni di euro rispetto agli stanziamenti originariamente richiesti al Ministero dell'Economia.
      Sono queste le cifre più significative che emergono dal rendiconto 2007 e dal bilancio di previsione 2008 deliberati oggi dal Consiglio di Presidenza del Senato, su proposta del Collegio dei Senatori Questori.

      Il 29 aprile la prima seduta della XVI Legislatura

      Il Consiglio dei Ministri ha deliberato il decreto di convocazione dei comizi elettorali per l'elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 13 e 14 aprile 2008, nonché di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il giorno 29 aprile 2008. Decisa inoltre l'assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l'elezione del Senato della Repubblica. E stato infine deliberato anche il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l'elezione della Camera dei Deputati.

      In precedenza, il 6 febbraio, un comunicato del Quirinale riferiva che «Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri».



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