Martedì 26 Giugno 2007 - 176ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:01)

L'Assemblea ha discusso le mozioni nn. 110, a firma dei Capigruppo di opposizione e di numerosi altri senatori del centrodestra, illustrata dal senatore Sacconi (FI), 114, a firma dei Capigruppo di maggioranza e di altri senatori del centrosinistra, illustrata dal senatore Barbolini (Ulivo), e 117, d'iniziativa del senatore Calderoli e di altri senatori della Lega, illustrata dal senatore Divina. Sono intervenuti nel dibattito, che proseguirà nella seduta pomeridiana, i senatori Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Pinzger (Aut), Galardi (SDSE), Polledri (Lega) ed Eufemi (UDC).

L'opposizione ha sottolineato i danni inferti dalla politica fiscale del Governo al tessuto produttivo nazionale, fondato sulle micro, piccole e medie imprese, colpite dagli effetti delle modifiche introdotte unilateralmente dal Governo agli studi di settore. Senza aver consultato le associazioni rappresentative delle categorie produttive, il Governo ha infatti introdotto, al fine di stabilire l'attendibilità economica delle dichiarazioni dei contribuenti, degli indicatori di normalità economica la cui applicazione ha delineato una presunzione di reddito non compatibile con la realtà economica della maggioranza delle piccole e medie imprese. Ad aggravare la situazione si è poi aggiunta l'applicazione retroattiva di tali indicatori ai redditi 2006. Le mozioni 110 e 117 chiedono l'abolizione della retroattività ed una valutazione seria con le categorie economiche interessate della congruità e dell'utilità degli indicatori di normalità, nonché di utilizzare ai fini di una consistente riduzione del carico fiscale almeno una parte del surplus di entrate fiscali verificatosi quest'anno. Critico nei confronti della politica fiscale sin qui adottata dal Governo è stato anche l'intervento del rappresentante del Gruppo per le Autonomie.

La mozione della maggioranza, sottolineati i risultati positivi conseguiti dal Governo sul terreno del risanamento e del controllo della finanza pubblica, ribadisce l'importanza della lotta all'evasione fiscale anche nella prospettiva di una riduzione generalizzata del carico gravante sui contribuenti onesti, come previsto dalla legge finanziaria per il 2007. Criticando l'iniziativa dell'Agenzia delle entrate che ha dettato disposizioni circa l'adozione degli indici di coerenza e di normalità economica senza che fosse in merito intervenuto il confronto e l'intesa con le associazioni d'impresa e dei professionisti interessati, la maggioranza ha chiesto di interpretare come sperimentale l'introduzione degli indicatori, che devono avere il solo fine di intervenire nella costruzione di liste selettive di controllo senza determinare alcun automatismo accertativo, nonché di coinvolgere attivamente le associazioni di categoria nella definizione di un sistema fiscale fondato su regole semplici e certe e su aliquote adeguate e proporzionali.

(La seduta è terminata alle ore 13:07 )



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