La Commissione Sanità ha avviato, nella seduta antimeridiana di giovedì 1° ottobre, l'indagine conoscitiva sull'utilizzo della pillola abortiva RU 486 svolgendo l'audizione del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Nelle prossime settimane sono in programma le audizioni degli organi dell'AIFA.

La Commissione Lavoro, in relazione all'indagine conoscitiva sulle forme pensionistiche complementari, giovedì 1° Ottobre ha svolto l'audizione di rappresentanti di ASSOGESTIONI.

Oggi alle ore 16 verrà trasmesso in diretta su RaiDue un question time, con il Ministro La Russa che risponderà ad interrogazioni relative alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle missioni in Afghanistan, sulle esigenze di reclutamento delle Forze armate e sulla sperimentazione della naja breve.

La seduta pomeridiana del 30 settembre è stata in parte dedicata allo svolgimento dell'interpellanza 2-00113, primo firmatario il sen. Zanda, sulle affermazioni del Presidente del Consiglio dei ministri rispetto alle scelte di alcune testate televisive e giornalistiche. In Aula ha risposto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.

L'Aula il 30 settembre ha approvato, con 136 voti a favore, 15 contro e 89 astensioni, il ddl 1691, che propone l'istituzione del Ministero della salute e l'incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato. La parola passa ora alla Camera.
Come riferito dal sen. Vizzini, il disegno di legge prevede l'istituzione del Ministero della salute come Dicastero autonomo, scorporandone le attribuzioni dall'attuale Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, nel quadro della discussione circa la riorganizzazione delle amministrazioni centrali dello Stato avviata all'inizio degli anni Novanta con l'approvazione della legge n. 59 del 1997, cosiddetta legge "Bassanini 1", che, con l'intento di razionalizzare l'ordinamento dei Ministeri, previde l'istituzione di un unitario Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. L'istituzione del Ministero della salute consentirebbe anche di adottare una politica sanitaria unitaria che si saldi alle competenze regionali.