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L'elezione del Presidente del Senato e gli altri adempimenti parlamentari di inizio legislatura

15 Marzo 2013

L'Assemblea si riunisce per la prima seduta della XVII legislatura il 15 marzo 2013 alle ore 11.

1° adempimento: costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio

«Nella prima seduta dopo le elezioni il Senato è presieduto provvisoriamente dal più anziano di età. I sei senatori più giovani presenti alla seduta sono chiamati ad esercitare le funzioni di Segretari» (art. 2 del Regolamento del Senato).

2° adempimento: convocazione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri

Il Presidente provvisorio proclama eletti senatori i candidati che subentrano agli optanti eletti in più circoscrizioni del Senato. Per i relativi accertamenti, il Presidente convoca immediatamente una Giunta provvisoria per la verifica dei poteri.

3: elezione del Presidente

Il Senato procede alla elezione del Presidente con votazione a scrutinio segreto. Secondo la procedura, i senatori passano davanti al banco della Presidenza dove viene approntata una cabina che garantisce la segretezza del voto. Prima di entrare nella cabina, i senatori ricevono dagli assistenti parlamentari una scheda. All'interno della cabina, il senatore scrive il nome del candidato sulla scheda. All'uscita dalla cabina la scheda viene depositata nell'apposita urna. Nell'appello sono chiamati per primi i senatori a vita. La chiama prosegue quindi con gli altri senatori in ordine alfabetico.

Per quanto riguarda il numero dei voti richiesto, ecco cosa prescrive il Regolamento: «E' eletto chi raggiunge la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Qualora non si raggiunga questa maggioranza neanche con un secondo scrutinio, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età» (art. 4).

4: costituzione dei Gruppi Parlamentari

L'adempimento successivo, dopo la prima seduta, riguarda la costituzione dei Gruppi parlamentari.
Infatti «entro tre giorni dalla prima seduta, ogni senatore è tenuto ad indicare alla Presidenza del Senato il Gruppo del quale intende far parte» (art. 14, comma 2, Regolamento).

«Ciascun Gruppo dev'essere composto da almeno dieci senatori. I senatori che non abbiano dichiarato di voler appartenere ad un Gruppo formano il Gruppo misto» (art. 14).
«Entro sette giorni dalla prima seduta, il Presidente del Senato indìce, per ogni Gruppo da costituire, la convocazione dei senatori che hanno dichiarato di volerne far parte e la convocazione dei senatori da iscrivere nel Gruppo misto» (art. 15, comma 1).

5: elezione del Consiglio di Presidenza

La costituzione dei Gruppi parlamentari è necessaria ad un altro adempimento: «Eletto il Presidente, nella seduta successiva si procede alla elezione di quattro Vice Presidenti, di tre Questori e di otto Segretari (...). Ciascun Senatore scrive sulla propria scheda due nomi per i Vice Presidenti, due per i Questori, quattro per i Segretari. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti». (art. 5).

6: formazione delle Commissioni

L'ultimo adempimento di inizio legislatura riguarda la formazione delle Commissioni permanenti.
«Ciascun Gruppo, entro cinque giorni dalla propria costituzione, procede, dandone comunicazione alla Presidenza del Senato, alla designazione dei propri rappresentanti nelle singole Commissioni permanenti di cui all'articolo 22, in ragione di uno ogni tredici iscritti». (art. 21).

L'inizio della XVI Legislatura

Può essere utile, a questo punto, un confronto con le fasi iniziali della XVI Legislatura:

- Il 29 aprile 2008 ebbe luogo la prima seduta con l'elezione del Presidente Renato Schifani (alla prima votazione).

- Dopo aver pronunciato il discorso di insediamento, il Presidente invitò i senatori a indicare entro le ore 13 di venerdì 2 maggio il Gruppo parlamentare di appartenenza e convocò i Gruppi parlamentari per lunedì 5 maggio alle ore 18, per procedere, ove non lo avessero fatto in precedenza, alla propria costituzione.

- Infine, nel corso della stessa prima seduta, il Presidente convocò la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari per la giornata di martedì 6 maggio alle ore 9,30.

- L'Assemblea tornò a riunirsi martedì 6 maggio alle ore 10,30; in quella sede fu comunicata l'avvenuta costituzione dei Gruppi parlamentari e la composizione dei relativi Uffici di Presidenza; subito dopo si procedette all'elezione dei Vice Presidenti, dei Questori e dei Segretari. Nel corso della stessa seduta, il Presidente ricordò ai Gruppi l'obbligo di procedere, entro cinque giorni, alla designazione dei propri rappresentanti nelle Commissioni permanenti, dandone comunicazione alla Presidenza entro le ore 17 di lunedì 12 maggio.

- La terza seduta, martedì 13 maggio, fu dedicata all'accettazione delle dimissioni del II Governo Prodi e alle dichiarazioni programmatiche del IV Governo Berlusconi.

- Nel corso della seduta del 13 maggio, venne decisa la nomina di una Commissione speciale, composta di ventisette membri in rappresentanza proporzionale di tutti i Gruppi, per l'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge.

- Nel corso della sesta seduta di mercoledì 21 maggio, fu annunciata per l'indomani, ovvero giovedì 22 maggio, la convocazione delle Commissioni per la loro costituzione, cioè per l'elezione di Presidente, Vice Presidenti e Segretari.

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