Venerdì 28 Novembre 2008 - 105ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:03)

Il Senato ha approvato in prima lettura, con modificazioni, il ddl n. 1197 di conversione in legge del decreto-legge n. 180 recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Pardi (IdV) ha sottolineato come il decreto non dia risposte adeguate a problemi quali l'eccessiva dilatazione delle sedi e dei corsi universitari, l'inversione della struttura piramidale del corpo docente, l'esiguità dei finanziamenti, rendendo quindi inevitabile il voto contrario del Gruppo ma soprattutto evidente l'urgenza di una profonda riforma avente carattere di organicità e completezza. Il Governo fornisce segni di resipiscenza, conseguente alla validità e alla forza della protesta sociale, ma il provvedimento continua a soggiacere ai tagli pervasivi imposti dalla manovra finanziaria e mantiene elementi di negatività, in particolare in tema di formazione delle commissioni di concorso, di verifica della qualità delle pubblicazioni e di meccanismi atti a garantire la libertà di ricerca nel momento in cui si apre all'ingresso di capitali privati.

Nel dichiarare il voto favorevole del Gruppo, il sen. Pittoni (LNP) ha denunciato come, in un contesto già caratterizzato da sprechi, baronati e clan familiari (fenomeni su cui la Lega continuerà a vigilare), si manifesti un'inaccettabile sperequazione nella destinazione delle risorse che avvantaggia ingiustificatamente gli atenei del Meridione e penalizza pesantemente quelli del Nord. Il decreto-legge introduce finalmente meccanismi di distribuzione delle risorse fondati sulla valutazione della qualità dell'offerta formativa e sull'incentivazione delle gestioni virtuose e del merito, con l'introduzione di nuovi posti per i ricercatori, di borse di studio e di risorse per alloggi e residenze universitarie.

Il voto contrario del PD è stato dichiarato dal sen. Ceruti, secondo il quale la crisi strutturale dell'università, dipendente dai grandi mutamenti sociali che incidono sulla produzione del sapere, rende urgente una profonda riforma basata sul presupposto che l'università costituisce una risorsa da cui attingere idee e non certo da umiliare. Lo straordinario aumento della richiesta di formazione universitaria, peraltro segno di democratizzazione della cultura, va coniugata con l'esigenza di incentivare il merito e l'eccellenza; invece il decreto-legge, oltre che esautorare il Parlamento negandogli la possibilita di fornire il proprio contributo, dilaziona inutilmente i veri problemi degli atenei, si dimostra un mero effetto collaterale dei tagli imposti dalla manovra finanziaria e propone soluzioni inadeguate su aspetti rilevanti, ad esempio il reclutamento dei docenti.

Il sen. Quagliariello (PdL) ha dichiarato il convinto voto favorevole del Gruppo ad un decreto che rappresenta il primo passo di una serie di provvedimenti che daranno vita alle linee guida già depositate dal Ministro e contro il quale è stato lanciato un attacco mediatico preventivo al momento dell'esame del decreto sulla scuola primaria che si è dimostrato del tutto infondato. Anzi, il decreto-legge, oltre ad essere un doveroso segno di discontinuità rispetto ad una crisi caratterizzata anche da logiche corporative, è una risposta positiva proprio ai giovani studenti, quelli scesi in piazza per protestare e soprattutto i tanti che hanno rivendicato il loro diritto a studiare e che si sono dimostrati maggioranza nelle elelzioni degli organismi di rappresentanza. Il provvedimento afferma finalmente il principio che le risorse seguono il merito, rafforza il diritto allo studio e interviene per ricondurre a fisiologia la cosiddetta piramide rovesciata che caratterizza oggi il corpo docente. Essendo esautiti gli argomenti previsti all'ordine del giorno della settimana, la seduta pomeridiana non avrà più luogo.

(La seduta è terminata alle ore 12:13 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina