Martedì 28 Luglio 2009 - 246ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:02)

Il Senato ha approvato una serie di mozioni sulla sicurezza del trasporto ferroviario, sul G8 e sulla promozione dell'energia solare. Il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Castelli ha anzitutto sottolineato l'importanza che il Governo italiano annette alla sicurezza ferroviaria, testimoniata dai confortanti dati relativi agli incidenti, ed ha evidenziato come l'azione del Governo sarà ispirata da due pilastri, la liberalizzazione ed il principio del reciproco riconoscimento tra gli Stati europei. Apprezzando il suggerimento di procedere a verifiche periodiche sulla base non più del tempo ma dei chilometri effettivamente percorsi, il Vice Ministro ha espresso parere favorevole sulle mozioni presentate, proponendo delle modifiche che sono state accolte dai presentatori. Dopo le dichiarazioni di voto dei sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), De Toni (IdV), Mura (LNP), Vimercati (PD) e Grillo (PdL), le mozioni sono state quindi approvate dall'Assemblea.

Successivamente è ripreso l'esame delle mozioni sulla promozione dell'energia solare. Nel corso della seduta antimeridiana il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Saglia aveva accolto le mozioni dei Gruppi PdL e LNP rimettendosi all'Aula su quelle dell'opposizione. Gli interventi dei sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), Li Gotti (IdV), Leoni (LNP), Della Seta, Rutelli, Finocchiaro (PD) e D'Alì (PdL) si sono incentrati sulla compatibilità tra quanto chiesto al Governo con le mozioni di maggioranza e gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio in occasione del recente G8 dell'Aquila. In conclusione, l'Assemblea ha approvato le mozioni di maggioranza e respinto quelle di opposizione.

Infine, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica si è espresso a favore delle mozioni presentate sul G8, indicando però una serie di modifiche che sono risultate accettate dai presentatori. In sede di dichiarazioni di voto finali, i sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), Pedica (IdV), Alberto Filippi (LNP), Cabras (PD) e Compagna (PdL) hanno sottolineato l'importanza, all'indomani di un summit che ha rappresentato un successo internazionale per il Paese, di dare seguito agli impegni assunti ed è in questa direzione che vanno le richieste avanzate al Governo tramite le numerose mozioni, che sono state tutte approvate dall'Assemblea.

Il Senato ha quindi avviato la discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 (doc. LVII, n. 2).

Come rilevato dal relatore, sen. Massimo Garavaglia (LNP), il DPEF presenta una revisione alla luce della crisi e delle stime di crescita dell'economia italiana per l'anno in corso e per il 2010 ed evidenzia una serie di dati negativi: un netto calo del prodotto interno lordo; un crollo degli investimenti pari all'11,6 per cento circa; la debolezza della domanda su cui hanno influito il calo della domanda mondiale e la stretta creditizia che purtroppo permane; una contrazione del 19,2 per cento delle esportazioni; un tasso di disoccupazione di cui si prevede una crescita fino all'8,8 per cento e che si attesta intorno al 12,5-13 per cento se riferita alla componente straniera della popolazione; una caduta molto importante delle entrate ed un aumento, seppur leggero, delle spese, con un indebitamento netto che sale ad oltre 81 miliardi di euro. I dati di finanza pubblica e macroeconomici evidenziano dunque l'assoluta necessità di proseguire nell'azione di forte riduzione e di riqualificazione della spesa pubblica, passando da una componente di spesa corrente ad una di investimento. Il DPEF pone l'accento su importanti riforme da realizzare, a partire da quelle che riguardano il settore pubblico, in particolare la pubblica amministrazione e la scuola, dove finalmente si iniziano a premiare il merito e l'efficienza; inoltre, quella relativa al codice delle autonomie locali, in parallelo con il federalismo fiscale

Il relatore di minoranza, sen. Legnini (PD), ha segnalato che le indicazioni contenute nel DPEF sono sostanzialmente coincidenti con quelle elaborate dall'OCSE, dalla Banca d'Italia e dalla Commissione europea. Tutti gli sforzi di contenimento della spesa e di riconduzione dei saldi di finanza pubblica entro i limiti concordati con la Commissione europea e dentro un quadro di sostenibilità si sono in concreto annullati e l'obiettivo del pareggio del bilancio, fissato dal governo Prodi per il 2011 e confermato lo scorso anno dal governo Berlusconi, risulta impossibile da cogliere. A fronte di tale emergenza, sin qui minimizzata dal Governo e ricondotta per intero al ciclo economico recessivo, sarebbe stata necessaria una strategia forte di stimolo all'economia e di contestuale correzione dell'andamento tendenziale dei conti, ed invece il DPEF non indica alcun intervento correttivo per il prossimo anno, rinuncia ad un robusto intervento sui conti pubblici volto a stabilizzare e poi a ridurre l'andamento della spesa corrente primaria, propone interventi limitati, incompleti e di difficile realizzazione.

Nel corso della discussione generale sono intervenuti i sen. Morando, Carloni, Barbolini, Vitali, Andria, Rusconi, Scanu, Nerozzi, Armato (PD), Carlino, De Toni (IdV), Spadoni Urbani, Massidda, Gallo, Germontani, Valditara e Latronico (PdL). Molti interventi si sono soffermati su aspetti relativi a singoli settori della pubblica amministrazione o su interventi specifici di politica economica. Oltre che a riprendere il controllo dei conti pubblici e procedere ad una riduzione della pressione fiscale, l'opposizione ha invitato Governo e maggioranza a cogliere le opportunità offerte dalla crisi per aprire una nuova stagione di liberalizzazioni, per adottare un sistema universale di ammortizzatori sociali e per riformare nel profondo il settore della giustizia civile.

(La seduta è terminata alle ore 20:59 )



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