Lunedì 21 Dicembre 2009 - 306ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 18:38)

Il Senato ha avviato l'esame congiunto in terza lettura del ddl n. 1791-B recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 e del ddl n. 1790-B recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato.

Il relatore sul ddl di bilancio, sen. Latronico (PdL), ha illustrato le principali modifiche apportate dalla Camera dei deputati, rilevando come i differenziali di bilancio siano rimasti sostanzialmente invariati. Se è vero che l'Italia ha retto meglio di altri Paesi l'impatto della crisi, occorre modificare i fattori di contesto che respingono capitali ed intelligenze, con uno spirito riformatore che, in un clima di concordia politica, possa portare ad una vera riduzione e qualificazione della spesa pubblica.

Il relatore sul ddl finanziaria, sen Saia (PdL), ha evidenziato come l'altro ramo del Parlamento abbia notevolmente incrementato il contenuto della manovra ed ha segnalato in particolare: gli interventi per la riduzione di 20 punti percentuali dell'acconto Irpef 2009; le misure che delineano il Patto per la salute per il triennio 2010-2012; le norme relative alle Province autonome di Trento e Bolzano; il rimborso ai piccoli Comuni per le minori entrate conseguenti all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale; il sostegno ai redditi dei lavoratori e delle famiglie; le misure a favore dei disoccupati; l'istituzione della Banca del Mezzogiorno spa; la riduzione dei trasferimenti a Comunità montane, piccoli Comuni e Province con il taglio, in alcuni casi, del numero di assessori e consiglieri e l'abolizione delle figure del difensore civico e del direttore generale (misure che suscitano perplessità per le conseguenze negative che ne deriveranno per l'operatività degli enti locali); la rimodulazione delle spese per la giustizia; l'incremento di risorse per investimenti (tra cui quelli per il ponte sullo Stretto di Messina, per l'edilizia carceraria, per la messa in sicurezza sismica delle scuole e per ridurre il rischio idrogeologico); le norme in materia di blocco delle assunzioni; l'incremento delle risorse per ricerca e sviluppo; l'ampliamento del Fondo per esigenze urgenti e indifferibili con l'individuazione di una serie di finalizzazioni specifiche; le misure per l'autotrasporto e per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Tali interventi sono stati resi possibili anche grazie ai maggiori introiti dello scudo fiscale, anche se circa 300 milioni sono stati destinati ad interventi microsettoriali che sarebbe stato meglio evitare, mentre sarebbe stato opportuno che la cedolare secca sugli affitti, prevista per la sola zona dell'Aquila, fosse stata estesa all'intero territorio nazionale. E' importante ora che il Governo dia seguito agli impegni assunti o che assumerà attraverso l'accoglimento di ordini del giorno, così come sarebbe un bel segnale di dialogo con l'opposizione e di forza della maggioranza se l'Esecutivo rinunziasse a porre la questione di fiducia sul provvedimento.

Il relatore di minoranza sul ddl di bilancio, sen. Morando (PD), ha rilevato come si possa guardare con razionale fiducia al futuro del Paese per la concomitanza di alcuni fattori positivi: l'avvio della ripresa a livello globale ed anche in Italia; le conseguenze delle massicce politiche di stimolo fiscale poste in essere da molti Governi tra i quali non compare quello italiano; la capacità delle famiglie dei Paesi emergenti di sostituire a medio termine i cittadini statunitensi quali consumatori globali; l'applicazione e la diffusione di nuove tecnologie pervasive particolarmente adatte alle caratteristiche del sistema Italia. Affinché tutto ciò si trasformi in crescita e sviluppo, occorre evitare brusche sterzate nelle politiche di bilancio e monetaria, superare l'attuale contingentamento del credito che limita le decisioni di spesa di imprese e famiglie, ricorrere a strumenti fiscali discrezionali anziché affidarsi esclusivamente a stabilizzatori automatici, ridurre e riqualificare la spesa pubblica. Il ddl di bilancio non contiene nulla di tutto ciò e per questo l'opposizione avanza alcune proposte qualitativamente strategiche: associare i risparmi conseguenti all'attuazione della riforma della pubblica amministrazione ad una riduzione mirata e selettiva della pressione fiscale; ridurre la pressione fiscale sul lavoro femminile; intervenire sul mercato degli affitti per favorire la mobilità del lavoro.

Infine, il relatore di minoranza sul ddl finanziaria, sen. Mercatali (PD), ha osservato come la percezione della crisi diffusa tra i cittadini disegni un quadro preoccupato ma fiducioso, anche se consapevole della lunghezza dei tempi di uscita ed esigente rispetto agli interventi del Governo, largamente valutati come insufficienti e inadeguati. Occorre invece una terapia d'urto che metta risorse a disposizione di enti locali, lavoratori, imprese e famiglie, così come sono necessarie riforme strutturali in molti settori, in particolare quelli della giustizia e degli ammortizzatori sociali. Vanno poi tutelati i soggetti che hanno maggiormente patito gli effetti della crisi e va garantito sostegno ai comparti della scuola , della ricerca e dell'innovazione.

Al termine della discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Bonfrisco (PdL), Lannutti, Carlino (IdV), Astore (Misto), Vaccari (LNP) e Giaretta (PD), la Presidenza ha rinviato a domani le repliche dei relatori e del rappresentante del Governo.

In apertura di seduta, la sen. Baio (PD) aveva rivolto un appello alla Presidenza del Senato per un intervento risolutore della protesta in atto da parte di quattro lavoratori della Yamaha, da giorni asserragliati sul tetto dell'azienda ed ora esposti a seri rischi in considerazione delle durissime condizioni meteorologiche.

(La seduta è terminata alle ore 20:46 )



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