Martedì 21 Dicembre 2010 - 478ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:41)

Prosegue in Senato la discussione, in terza lettura, del ddl n. 1905-B recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.

La seduta antimeridiana è stata interamente dedicata all'esame degli emendamenti presentati agli articoli modificati dalla Camera dei deputati in seconda lettura.

Numerose le modifiche oggetto di esame. Tra queste si segnalano le norme relative al piano di assunzione di professori associati finalizzato ad offrire uno sbocco professionale ai ricercatori in possesso della idoneità da associato e il ripristino degli scatti meritocratici. Viene introdotta la figura del direttore generale tra gli organi degli atenei, si prevede l'automatico inserimento nei ruoli e il trasferimento del relativo budget qualora risulti eletto come rettore un docente appartenente ad altro ateneo e viene modificato il quorum per sfiduciare il rettore, passato da tre quarti a due terzi. Oltre al ripristino del codice etico in luogo di quello deontologico, si estendono i premi di studio per le esperienze di formazione realizzate presso università e centri di ricerca esteri e si esclude l'obbligo di restituzione dei buoni studio per quegli studenti che hanno conseguito il titolo con il massimo dei voti e nei termini di durata normale del corso. Si stabilisce un numero massimo di pubblicazioni che ciascun candidato può presentare per il conseguimento dell'abilitazione e si prevede il divieto di chiamata per i parenti fino al 4° grado di professori appartenenti al dipartimento o alla struttura di destinazione. Modificate anche le modalità di accreditamento del dottorato di ricerca e si prevede che il comitato nazionale dei garanti per la ricerca sostituisca l'attuale commissione di garanzia prevista per i programmi di ricerca di interesse nazionale (PRIN). Si estendono gli assegni di ricerca a studiosi italiani o stranieri che hanno conseguito il dottorato all'estero oppure a studiosi stranieri che lo hanno conseguito in Italia, con la durata complessiva degli assegni che passa da 10 a 12 anni. Viene inoltre stabilita una soglia di reddito al di sotto della quale non possono essere attribuiti contratti di insegnamento a lavoratori autonomi e si fissa al 5 per cento dell'organico il numero dei contratti che è possibile stipulare a titolo gratuito. Il trattamento economico di docenti stranieri è stabilito dal consiglio di amministrazione sulla base di un confronto con incarichi simili attribuiti da altre università europee e si introducono modifiche anche in tema di procedure di ammissione dei candidati alla carica di ricercatore a tempo determinato. Una quota del Fondo di finanziamento ordinario è destinata alla chiamata di professori di seconda fascia in un numero che si attesta intorno alle 4.500 unità. Viene infine riequilibrata la quota di ricercatori e di professori ordinari da assumere.

Esaurite le votazioni sugli emendamenti riferiti ai primi quattro articoli del ddl e quasi concluso l'esame dell'articolo 5, la discussione sulla restante parte dell'articolato è stata rinviata al pomeriggio.

(La seduta è terminata alle ore 14:04 )



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