Giovedì 7 Aprile 2011 - 536ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:08)

In apertura di seduta il Presidente Schifani ha espresso il cordoglio del Senato per la tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia dove, a seguito dell'affondamento di un barcone, risultano disperse duecentocinquanta persone.

Nel riferire sui flussi migratori provenienti dal Nord Africa, il Ministro dell'interno Maroni ha sottolineato che il Governo italiano ha affrontato l'emergenza lavorando in tre direzioni. Sul fronte interno, ha perfezionato l'accordo con le Regioni e gli enti locali per distribuire i rifugiati in diversi centri di identificazione, con l'intervento della Protezione civile, e ha definito un patto territoriale per la sicurezza della provincia di Catania. Sul fronte dei rapporti con i Paesi del Nord Africa, ha negoziato con il Governo tunisino un nuovo accordo che rafforza la cooperazione per la prevenzione dell'immigrazione clandestina e prevede procedure di rimpatrio semplificate. Sul fronte europeo, il Governo ha chiesto l'attivazione della direttiva sull'emergenza umanitaria che prevede la ripartizione dei rifugiati e la condivisione di responsabilità e oneri: pur incontrando il favore della commissaria Malmstrӧm e del Parlamento europeo, questa proposta suscita tuttavia l'ostilità degli Stati. Il Presidente del Consiglio emanerà oggi il decreto che, in attuazione dell'articolo 20 del Testo unico sull'immigrazione, riconosce un permesso temporaneo per motivi umanitari che consente la libera circolazione nei Paesi europei; il 26 aprile incontrerà Sarkozy per smorzare le tensioni suscitate dalla dichiarazione di molti profughi di volere raggiungere la Francia.

Nella discussione che è seguita all'informativa sono intervenuti i sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE), Rutelli (Misto-ApI), Contini (Misto-FLI), Poli Bortone (CN), Belisario (IdV), Pistorio (Misto-MPA-AS), Perduca e Finocchiaro (PD) che hanno criticato il Governo per non essere stato capace di interpretare una politica estera lungimirante e per avere affidato il contenimento dei flussi migratori al rapporto privilegiato con il leader libico Gheddafi; per avere affrontato la prevedibile emergenza degli sbarchi con ritardo, senza approntare un piano nazionale e senza operare distinzioni tra clandestini e rifugiati; per avere concentrato i profughi nel Sud al fine di assecondare le richieste della Lega; per essere privo dell'autorevolezza necessaria ad invocare la cooperazione europea; per avere interdetto ai parlamentari l'accesso ai centri di identificazione.

Parole di apprezzamento per l'operato del Governo sono state pronunciate invece dai sen. Maraventano e Bodega (LNP), i quali hanno sottolineato la necessità di non confondere gli immigrati clandestini con i rifugiati, e Gasparri (PdL), il quale ha ricordato che l'emergenza degli sbarchi, legata alle rivoluzioni del Nord Africa, non è imputabile ad errori politici del centrodestra che ha fin qui conseguito risultati positivi nel contenimento dei flussi migratori.

(La seduta è terminata alle ore 13:35 )



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