Lunedì 1 Agosto 2011 - 593ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:01)

Il Senato ha avviato la discussione congiunta dei documenti recanti il rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2010 (Doc. VIII, n. 7) e il progetto di bilancio interno del Senato per l'anno finanziario 2011 (Doc. VIII, n. 8).

Il relatore, sen. Azzollini (PdL) ha evidenziato come da alcuni anni il Senato della Repubblica abbia intrapreso una politica di rigorosa gestione del proprio bilancio interno per fornire un esempio di corretto utilizzo del denaro pubblico e un contributo al complesso percorso di risanamento dei conti pubblici, in linea con la recente manovra di stabilizzazione finanziaria contenuta nel decreto-legge n. 98 del 2011. L'azione di contenimento dei dati di bilancio prende le mosse dall'immediata adozione di talune misure di adeguamento della normativa interna al citato decreto-legge n. 98 e si accentuerà nel prossimo triennio attraverso una serie di interventi finalizzati a mantenere invariato il costo complessivo dell'Istituzione a carico del bilancio dello Stato e, anzi, consentendo un contributo positivo a favore del bilancio statale di 120 milioni di euro nel periodo considerato. Riconosciuto il contributo responsabile e significativo fornito dal personale all'azione di risanamento, occorre proseguire nella graduale riduzione del numero dei dipendenti e quindi procedere ad un'azione di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa.

A nome del Collegio dei Questori è quindi intervenuto il sen. Paolo Franco (LNP) per illustrare il progetto di bilancio per l'esercizio 2011 che, tenendo conto della eccezionale situazione economica internazionale e delle esigenze di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, reca una serie di disposizioni (sull'indennità parlamentare, sulla disponibilità di taluni benefit, sulla devoluzione di risparmi conseguiti dagli Organi costituzionali, sulla normativa in materia di rimborso ai partiti delle spese elettorali, sull'istituzione di un contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici) destinate tutte ad avere ricadute dirette o indirette sul bilancio del Senato e che vanno ad aggiungersi alle misure già adottate in conseguenza delle disposizioni contenute nel decreto legge n. 78 del 2010. Le nuove previsioni, la cui quantificazione ammonta complessivamente a quasi 61,3 milioni di euro, consistono nella riduzione della dotazione ordinaria, nella mancata applicazione alle retribuzioni del personale dell'incremento del 3,2 per cento corrisposto invece ai dipendenti della Camera, nel recepimento del contributo di perequazione del 5 e del 10 per cento sulle pensioni più elevate degli ex dipendenti e sui vitalizi più elevati degli ex senatori, nonché, infine, in ulteriori riduzioni degli oneri locativi. Sul versante delle entrate la richiesta di dotazione finanziaria per gli anni 2012 e 2013 è mantenuta allo stesso valore del 2011, con un risparmio per il bilancio dello Stato di circa 24 milioni di euro. Nel complesso, per la prima volta si consegue un risultato di portata storica, vale a dire una riduzione del bilancio dello 0,34 per cento rispetto allo scorso anno, anche grazie ai cospicui interventi effettuati nel corso degli ultimi anni in materia di ridimensionamento del trattamento complessivo dei senatori.

Nell'ambito del conseguente dibattito, nel corso del quale sono stati illustrati i numerosi ordini del giorno presentati, sono intervenuti i sen. Giaretta, Agostini, Leddi, Ichino, Lusi, Morando (PD), Astore (Misto: Par-Dem), Bonino (Radicali nel PD), Malan, Pichetto Fratin, Tancredi (PdL), Lannutti, Pardi, Carlino (IdV), Baldassarri e Molinari (Terzo Polo:API-FLI).

Molti gli interventi incentrati sui costi della politica e sulle polemiche intorno alla cosiddetta casta; sia pure nella comune considerazione dell'opportuno sforzo che il Senato deve compiere per migliorare i conti dello Stato, alcuni senatori intervenuti hanno voluto sottolineare la strumentalità degli attacchi subiti in generale dalla politica, spesso fondati su dati inesatti se non addirittura falsi soprattutto nel confronto con altre istituzioni parlamentari europee, tanto da far pensare ad una volontà di occultare i veri sprechi della politica che certamente non sono ascrivibili a responsabilità del Parlamento. Da parte di altri senatori, soprattutto dell'opposizione, è venuto però un forte richiamo alla sobrietà e all'equità per ricostruire il rapporto compromesso con l'opinione pubblica al fine di restituire al Parlamento la necessaria autorevolezza. Più in generale i documenti contabili sono stati criticati dall'opposizione perché confermano come l'evoluzione della componente della spesa del Senato risulti incompatibile con lo stato della finanza pubblica e con lo sforzo che il Paese è chiamato a compiere in direzione di una crescita nella stabilità. E' stato inoltre sottolineata la necessità di discutere il bilancio di previsione ad inizio anno. Numerosi i temi trattati riferiti ai singoli capitoli di bilancio o ad argomenti invece che non trovano riscontro nei documenti contabili, molti dei quali riassunti nelle richieste contenute negli ordini del giorno.

Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta pomeridiana di domani, mentre la seduta antimeridiana sarà dedicata alla discussione del ddl n. 2825 di conversione del decreto-legge n. 89, recante attuazione direttive per la libera circolazione dei cittadini comunitari e rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari.

(La seduta è terminata alle ore 20:31 )



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