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Giovedì 28 Gennaio 2010 alle ore 09:35

323ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1781, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (la legge comunitaria 2009), e la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2008. Hanno votato a favore i Gruppi di maggioranza, a nome dei quali hanno preso la parola il senatore Montani (LNP) e la senatrice Licastro Scardino (PdL), che hanno sottolineato i positivi contenuti degli articoli del provvedimento, che consente di adempiere correttamente agli obblighi assunti in sede europea e prevede un ruolo importante delle Camere nell'elaborazione della normativa comunitaria. Il senatore Pedica (IdV) ha motivato il voto contrario del Gruppo per i contenuti di alcuni specifici articoli in particolare in materia penale, nonché per la genericità delle deleghe concesse al Governo. La senatrice Marinaro (PD) ha lamentato l'uso strumentale e confuso del diritto comunitario da parte del Governo e della maggioranza, nella quale prevale sempre più la componente euroscettica, il che costringe il suo Gruppo, per la prima volta, a votare contro la legge comunitaria. Il Gruppo UDC-SVP-Aut ha invece votato in modo differenziato: la componente autonomistica ha votato a favore, mentre l'UDC si è espressa in senso contrario.

Nel corso della seduta sono stati approvati gli articoli da 38 a 51, nonché gli articoli 1, 20 e 26, accantonati nella seduta precedente. L'attenzione dell'Assemblea si è focalizzata sull'articolo 38 in materia di regolamentazione della caccia, che consente una deroga ai periodi del prelievo venatoria, sul quale il relatore Santini ha presentato l'emendamento 38.450; successivamente l'articolo 38 è stato approvato in un testo modificato, con accesi interventi, sia a sostegno che contro la norma in esso contenuta.

Su proposta del ministro per le politiche europee Ronchi l'Assemblea ha stralciato l'articolo 48, che delega il Governo ad attuare una direttiva comunitaria sul lavoro nero, prevedendo tutele per i lavoratori immigrati irregolari e sanzioni per i datori di lavoro che li impiegano; in precedenza, a seguito della richiesta di voto contrario sull'articolo da parte del relatore Santini, erano intervenuti con accenti critici alcuni senatori di opposizione. Con il parere favorevole del relatore l'Assemblea ha inoltre approvato la proposta dei Gruppi di opposizione di stralciare l'articolo 51, che attribuisce al Governo una delega a recepire una convenzione quadro in materia di lotta alla criminalità organizzata. A seguito degli interventi dei senatori D'Alia (UDC-SVP-Aut), Finocchiaro e Legnini (PD) e Pedica (IdV), che hanno sostenuto l'estraneità alla materia dell'articolo 44, relativo alla modifica del codice degli appalti in quanto privo di qualunque connessione con direttive o regolamenti comunitari, la Presidenza ne ha stabilito l'inammissibilità. Inoltre, ha preso la parola il senatore Morando (PD) per sottolineare la l'incongruità della decisione assunta dal Senato nella giornata di ieri approvando, con il parere favorevole del relatore e del rappresentante del Governo, l'emendamento 22.0.103/1 del senatore Lannutti, che determina in via legislativa un tetto agli stipendi dei manager degli istituti di credito. Ha replicato lo stesso senatore Lannutti (IdV), rivendicando la validità dell'emendamento, che risponde ad esigenze di equità e di tutela dei risparmiatori rispetto alle prepotenze del sistema bancario.

Infine, su proposta del relatore Sarro (PdL), l'Assemblea ha rinviato l'esame della relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche del signor Pietro Fuda, senatore all'epoca dei fatti. Il Senato tornerà a riunirsi alle ore 16, per lo svolgimento di interrogazioni.

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