Senato TV

Giovedì 4 Febbraio 2010 alle ore 16:00

329ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha dedicato la seduta allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'art. 151-bis del Regolamento (question time).

Il primo argomento trattato ha riguardato il ponte sullo Stretto di Messina. I sen. Cicolani (PdL), Marco Filippi (PD), Mura (LNP), Pistorio (MPA-AS), Carlino (IdV) e D'Alia (UDC-SVP-Aut) hanno richiesto il cronoprogramma dei lavori e sollecitato assicurazioni con riferimento ai rilievi espressi dalla Corte dei conti in merito alla fattibilità tecnica dell'opera, alla stima del traffico, alla compatibilità ambientale e alla sostenibilità finanziaria. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteoli ha ribadito anzitutto la ferma volontà del Governo di realizzare l'opera, precisando che con l'accordo dello scorso 25 settembre si è dato inizio alla progettazione definitiva e al monitoraggio ambientale ante operam, attività che si concluderanno entro il 2010, anno in cui partiranno i cantieri per le opere a terra e sarà completata la progettazione. In particolare, il cantiere principale per il ponte sarà aperto a gennaio 2011 e l'apertura al traffico è prevista per gennaio 2017. Quanto ai costi, dalla stima iniziale di 6,1 miliardi di euro si è giunti ad una stima pari a 6,3, con la sostanziale conferma dell'originario piano finanziario. La Corte dei conti, pur raccomandando vigilanza sugli aspetti citati, ha espresso un giudizio dal tono complessivamente positivo su un progetto che pone a carico dello Stato i soli costi per le opere propedeutiche, utili a prescindere dalla effettiva realizzazione del ponte, essendo il restante finanziamento reperito attraverso il mercato privato mediante lo strumento del project financing.

In merito poi ai compensi per riproduzione privata di materiale audio-video, i sen. Lauro (PdL), Vita (PD), Mura (LNP), Bugnano (IdV) e D'Alia (UDC-SVP-Aut) hanno rivolto domande relative all'introduzione dell'equo compenso versato alla Siae dai produttori di tutti i dispositivi dotati di memoria. Da parte di alcuni si è sostenuto che si tratta di una tassa iniqua che danneggerà i consumatori, produrrà l'aumento dei prezzi e disincentiverà lo sviluppo tecnologico. Il Ministro per i beni e le attività culturali Bondi ha sottolineato come il decreto si fondi sulla necessità di contemperare il giusto riconoscimento del compenso spettante a chi crea opere dell'ingegno con le aspettative dei produttori e i diritti dei consumatori. Il decreto non introduce una tassa da pagare allo Stato ma un compenso, peraltro fissato al livello più basso in Europa, da riconoscere a soggetti privati in cambio del quale i consumatori potranno utilizzare liberamente gli apparecchi acquistati per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi. Il Ministero ha altresì istituito un tavolo permanente per monitorare le dinamiche del mercato e formulare proposte per l'aggiornamento costante delle misure introdotte con il decreto.

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