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Mercoledì 24 Febbraio 2010 alle ore 09:38

340ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato in prima lettura, con modificazioni, il ddl n. 1974 di conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 3, recante misure urgenti per garantire la sicurezza di approvvigionamento di energia elettrica nelle isole maggiori.

Il sen. D'Alia (UDC-SVP-IS-Aut) ha dichiarato il voto di astensione del Gruppo giacché, pur comprendendo la drammatica urgenza di salvaguardare migliaia di posti di lavoro con un intervento che peraltro rischia di essere considerato dall'Europa un indebito aiuto di Stato, il decreto attesta l'incapacità del Governo di sviluppare una politica energetica coerente in grado di colmare il deficit infrastrutturale gravante sulle aree più svantaggiate del Paese.

Il sen. De Toni (IdV) ha espresso il voto favorevole del Gruppo ad un provvedimento necessario, malgrado l'approvazione di emendamenti avulsi dall'oggetto del decreto e il sospetto che l'intervento realizzato celi anche altro tipo di interessi e rischi di essere giudicato incompatibile con le normative europee in tema di concorrenza..

Il sen. Cagnin (LNP) ha espresso invece un convinto voto favorevole al decreto che, oltre a recare sollievo alle difficoltà che stanno colpendo i lavoratori dell'Alcoa, affronta efficacemente le criticità legate al sistema di distribuzione dell'energia elettrica in Sicilia e in Sardegna, offrendo una riduzione di costi alle imprese energivore in cambio della disponibilità ad interruzioni di fornitura finalizzate alla migliore efficienza del servizio elettrico.

Il voto favorevole del Gruppo è stato dichiarato anche dal sen. Bubbico (PD) che ha manifestato apprezzamento per il clima di serenità e di certezze che il decreto contribuisce a definire intorno all'opportunità di riorganizzare il sistema infrastrutturale di trasporto, approvvigionamento e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Occorre proseguire nella definizione di una politica energetica che tenga conto delle esigenze di tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, anche attraverso l'attribuzione alle Regioni di strumenti di pianificazione energetica.

Il sen. Cursi (PdL) ha infine espresso il voto favorevole del Gruppo ad un testo la cui felice definizione esalta l'immediatezza dell'intervento del Governo e il ruolo attivo del Parlamento. Grazie all'introduzione del servizio di interrompibilità si consegue l'obiettivo di favorire le imprese energivore delle Isole maggiori, mentre altre misure consentono di intervenire con efficacia su situazioni di grave disagio sociale.

L'Assemblea ha quindi avviato la discussione, in seconda lettura, del ddl n. 2002 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° gennaio 2010, n. 1, recante disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni urgenti per l'attivazione del Servizio europeo per l'azione esterna e per l'Amministrazione della Difesa.

I relatori, sen. Bettamio e Amato (PdL), hanno illustrato nel dettaglio i contenuti del decreto, in linea con la politica estera e di difesa italiana che attribuisce una funzione molto rilevante alla presenza nelle missioni internazionali finalizzata al rafforzamento del multilateralismo, all'estensione del negoziato civile come alternativa ai conflitti armati e ad una forte iniziativa collaterale nei settori dell'assistenza civile, della promozione dello sviluppo e dell'aiuto umanitario.

La discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Pegorer, Morando, Cabras, Serra, Tonini, Perduca, Di Giovan Paolo (PD) e Divina (LNP), ha evidenziato la condivisione pressoché unanime del decreto, ma ha anche offerto all'opposizione l'occasione da una parte per stigmatizzare la scelta di garantire la copertura finanziaria del provvedimento mediante un taglio lineare di tutte le missioni del bilancio dello Stato che costituisce un precedente negativo in conflitto con la legge di contabilità, dall'altra per lamentare la progressiva marginalizzazione dell'Italia rispetto a tutte le sedi e ai ruoli rilevanti di politica internazionale. Criticato anche l'inserimento di norme ultronee rispetto al semplice rifinanziamento delle missioni di pace. La discussione proseguirà nella seduta pomeridiana.

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