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Mercoledì 3 Marzo 2010 alle ore 09:34

344ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 259 voti favorevoli, 16 contrari e 12 astenuti, il Senato ha accolto, con votazione a scrutinio segreto, le dimissioni presentate dal sen. Nicola Di Girolamo (PdL), il quale è intervenuto in apertura di seduta per sottolineare come il suo gesto tenda a restituire dignità alla Camera alta e gli consenta di chiarire la sua posizione sottoponendosi al vaglio della magistratura in un clima più idoneo alla ricerca della verità, in un percorso che gli possa consentire di riscattare il suo onore.

Nel corso del dibattito, cui hanno preso parte i sen. D'Alia (UDC-SVP-IS-Aut), Micheloni, Randazzo, Sanna, Follini, Finocchiaro (PD), Li Gotti, Pardi, Belisario (IdV), Rutelli (All. per l'Italia), Mazzatorta (LNP) e Gasparri (PdL), sono state evidenziate alcune lacune che caratterizzano la materia dei requisiti richiesti per la candidabilità al Parlamento, in particolare nella circoscrizione estero, e si è sottolineata la necessità di restituire dignità alla politica e alle istituzioni parlamentari. La vicenda del sen. Nicola Di Girolamo e le notizie diffuse dagli organi di stampa in merito a presunti brogli perpetrati nei seggi elettorali all'estero inquinano l'immagine degli italiani all'estero, anche se le radici di certi comportamenti irrispettosi delle regole vanno ricercate piuttosto in Italia. Gli italiani all'estero costituiscono una risorsa per il Paese e la loro rappresentanza va riorganizzata al pari delle istituzioni deputate a valorizzare la cultura e la presenza italiana nel mondo. L'opposizione ha inoltre chiesto di porre rimedio, attraverso un'apposita votazione dell'Assemblea, alla situazione venutasi a creare nel gennaio 2009 con l'approvazione dell'ordine del giorno, che andrebbe revocato affinché non costituisca un pericoloso precedente, con cui l'Assemblea si oppose alla proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari favorevole alla decadenza del sen. Di Girolamo. Al riguardo il sen. Gasparri ha sottolineato come le decisioni procedurali assunte dalla Presidenza del Senato siano state improntate al rispetto dei precedenti e il sen. Mazzatorta ha evidenziato le responsabilità e le lentezze della magistratura.

All'esito di una discussione cui hanno preso parte i sen. Legnini, Finocchiaro (PD), D'Alia (UDC-SVP-IS-Aut), Li Gotti (IdV), Longo e Malan (PdL), l'Assemblea ha respinto la proposta di votare la revoca dell'ordine del giorno approvato in data 29 gennaio 2009 con cui si sospendeva l'attività di verifica relativa all'elezione del sen. Nicola Di Girolamo in attesa degli accertamenti di merito da parte dell'autorità giudiziaria.

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