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Martedì 16 Marzo 2010 alle ore 16:32

352ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato all'unanimità in prima lettura, con modificazioni, il ddl n. 2007 di conversione in legge del decreto-legge 12 febbraio 2010, n. 10, recante disposizioni urgenti in ordine alla competenza per procedimenti penali a carico di autori di reati di grave allarme sociale.

Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Caliendo ha evidenziato come l'intervento necessario ed urgente del Governo, conseguente ad una errata interpretazione da parte della magistratura nell'applicazione di alcune previsioni della cosiddetta legge Cirielli, consente di evitare la scarcerazione di numerosi criminali pericolosi ed è in linea con l'intenzione dello stesso Esecutivo di facilitare la partecipazione popolare all'amministrazione della giustizia.

Il relatore, sen. Benedetti Valentini (PdL), nel dare conto del lavoro svolto in Commissione in un clima di proficua collaborazione, ha illustrato i contenuti del decreto-legge emanato a seguito della situazione venutasi a creare in conseguenza della sentenza n. 4964 dell'8 febbraio 2010 della Corte di cassazione che ha rilevato un errore di talune magistrature di merito in tema di competenza a giudicare. Il Governo ha quindi ritenuto di attrarre le competenze a giudicare sui reati di associazione a delinquere sul Tribunale ordinario e non sulla Corte d'assise, salvando così processi molto importanti ed evitando la scarcerazione di imputati appartenenti a organizzazioni criminali di stampo mafioso. Oltre ad alcune norme volte a disciplinare la situazione transitoria, il decreto-legge contiene una più chiara ripartizione a regime delle competenze per ipotesi delittuose tra Tribunale ordinario in composizione collegiale e Corte d'assise.

L'Assemblea ha inoltre approvato un emendamento del relatore che assegna alla competenza della Corte d'assise i delitti contro l'integrità della persona, quelli contro la libertà della persona e i delitti contro la sicurezza dello Stato e i reati relativi a minacce di tipo terroristico; escluse dalla competenza della Corte d'assise invece i reati relativi agli stupefacenti, al contrabbando dei tabacchi e alla contraffazione dei marchi.

La sostanziale convergenza sul testo del decreto è emersa negli interventi svolti in discussione generale e in sede di dichiarazioni di voto finali dai sen. Della Monica, Carofiglio (PD) Li Gotti (IdV), Divina, Mazzatorta (LNP), Bianchi (UDC-SVP-IS-Aut), Longo e Mugnai (PdL).

Il Senato ha quindi approvato all'unanimità la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, anche sulla base dei dati epidemiologici disponibili, riferiti alle popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.

Il relatore, sen. Amato (PdL), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione difesa, che unifica due distinti documenti aventi come primi firmatari rispettivamente i sen. Casson (PD) e Balboni (PdL). Ricordato che l'iniziativa si colloca in linea di continuità con il lavoro già svolto da analoghe Commissioni d'inchiesta istituite nel corso delle ultime due legislature, il relatore ha indicato le direttrici dell'indagine. Partendo dalle unanimi conclusioni della comunità scientifica internazionale circa l'insussistenza di un rapporto diretto di causa ed effetto tra l'esposizione all'uranio impoverito e una serie di patologie riscontrate, la Commissione avrà il compito di allargare il campo di indagine ai danni derivanti dalla presenza in ambito militare di amianto e radon, approfondirà i rischi eventualmente connessi alla somministrazione di vaccini e valuterà le modalità per procedere agli opportuni risarcimenti. Ai fini dell'acquisizione delle informazioni utili all'inchiesta, la Commissione potrà avvalersi della collaborazione del Comitato per la prevenzione e il controllo delle malattie istituito presso il Ministero della sanità.

In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali sono intervenuti i sen. Pegorer, Amati, Serra, Scanu, Casson (PD), Paolo Franco, Divina (LNP), Caforio (IdV), Peterlini (UDC-SVP-IS-Aut) e Balboni (PdL).

Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, le rimanenti sedute previste per la settimana in corso non avranno luogo. La prossima settimana non si terranno sedute d'Aula in vista delle elezioni regionali e amministrative del 28 e 29 marzo, ad eccezione di una seduta unica che avrà luogo nella giornata di martedì 23 marzo per l'esame del decreto-legge in materia di enti locali.

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