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Mercoledì 14 Aprile 2010 alle ore 09:34

358ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha concluso l'esame delle mozioni in tema di prevenzione e contrasto di fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione, approvando le mozioni presentate dai Gruppi PdL e LNP e respingendo invece gli atti di indirizzo presentati dai Gruppi di opposizione. Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Alberti Casellati ha sottolineato l'impegno del Governo Berlusconi, particolarmente impermeabile al fenomeno in virtù del grande consenso popolare che lo sorregge, per combattere una corruzione ancora troppo radicata seppure non più con le caratteristiche di contiguità con il sistema politico che ha caratterizzato la cosiddetta Tangentopoli. Tale impegno è attestato dai contenuti del ddl varato in un apposito Consiglio dei ministri straordinario, fra i quali un Piano nazionale anticorruzione, una Rete nazionale anticorruzione composta da referenti di ciascuna pubblica amministrazione, nuovi obblighi per le pubbliche amministrazioni e per le stazioni appaltanti e misure sulla trasparenza che incidono su tre dei settori maggiormente a rischio corruzione: appalti, contributi, assunzioni. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Augello ha rilevato inoltre come gli atti di indirizzo presentati contengano elementi e spunti che torneranno utili in sede di approvazione del suddetto disegno di legge.

In precedenza, in sede di dichiarazioni di voto i sen. D'Alia (UDC-SVP-IS-Aut), Belisario (IdV), Vaccari (LNP), Agostini (PD) e Mugnai (PdL) avevano ribadito le impostazioni dei rispettivi Gruppi parlamentari, da cui sono emerse diverse opinioni su tempi, mezzi e modalità di svolgimento di una battaglia da tutti però valutata indifferibile, con alcuni punti di generale consenso, ad esempio in merito alla necessità di sancire l'ineleggibilità per comportamenti accertati di corruzione, alla indispensabilità di un'efficace rete di informazione e di supporto all'azione sia preventiva che repressiva, al coinvolgimento di tutte le componenti dell'amministrazione e in particolare degli enti locali.

Il Senato ha quindi avviato la discussione delle mozioni in materia di politica ambientale. In sede di illustrazione delle mozioni, affidata ai sen. Possa (PdL), Di Nardo (IdV), Ferrante (PD), Bruno (All. per l'Italia) e Bianchi (UDC-SVP-IS-Aut), è emersa la diversa impostazione di fondo tra i diversi schieramenti. La mozione della maggioranza chiede infatti al Governo di impegnarsi, tra l'altro, in favore della riorganizzazione dell'Intergovernmental panel on climate change e della sostituzione dell'Accordo 20-20-20 per la riduzione dei gas ad effetto serra, l'aumento dell'efficienza energetica e l'incremento delle energie rinnovabili con un nuovo accordo più rispondente ai dati scientifici. Le opposizioni, che hanno tacciato la posizione della maggioranza di negazionismo rivendicando invece il carattere prioritario della lotta all'inquinamento in proiezione futura, hanno chiesto tra l'altro di adeguare la posizione dell'Italia a quella giustamente preoccupata degli altri grandi Paesi del mondo, proseguendo negli impegni assunti a livello di accordi multilaterali e assumendo politiche nazionali in ogni ambito possibile in linea con l'esigenza di uno sviluppo sostenibile e della valorizzazione della ricerca scientifica.

In sede di discussione e di dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Possa, Fluttero (PdL), Di Nardo, De Toni (IdV), Ferrante, Zanda (PD), Mura, Monti (LNP) e Rutelli (All. per l'Italia). Il seguito delle dichiarazioni di voto e le votazioni delle mozioni sono state rinviate al pomeriggio.

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