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Mercoledì 19 Maggio 2010 alle ore 09:30

382ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato l'esame del ddl n. 2156 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei cosiddetti «caroselli» e «cartiere», di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori. Il testo esaminato è quello approvato in prima lettura, con voto di fiducia, dalla Camera dei deputati.

I relatori di maggioranza, sen. Casoli e Conti (PdL), hanno evidenziato l'importanza per l'economia del Paese di un provvedimento peraltro maturato in una congiuntura che appare in parte già superata. Il decreto, improntato ad utilità, serietà e rigore, reca misure volte al contrasto delle frodi fiscali e finanziarie internazionali e nazionali, al potenziamento dell'amministrazione finanziaria, alla razionalizzazione della riscossione, alla definizione di interventi agevolativi a sostegno della domanda e all'introduzione di misure sui giochi tendenti a garantire da una parte maggiore legalità, trasparenza ed efficacia dei controlli e dall'altra l'invarianza del gettito erariale. Particolare rilevanza hanno gli strumenti di sostegno alle imprese, le misure atte a garantire il rispetto dei principi comunitari sulla concorrenza in materia di concessioni pubbliche statali generatrici di entrate erariali, nonché le norme in materia di attività edilizia libera che consentono di effettuare lavori interni a meno che non vi sia una legge regionale che lo vieti. Importanti stimoli sono previsti per l'industria nautica, le nuove tecnologie, l'efficienza energetica, il settore tessile e quello calzaturiero.

Il relatore di minoranza, sen. Barbolini (PD), oltre a lamentare la limitazione del confronto derivante dalla vicinanza dei termini di decadenza del decreto, ha anzitutto rilevato l'esiguità delle risorse stanziate incompatibile con il reale perseguimento degli obiettivi di incentivazione dell'economia che il provvedimento si prefigge. Il decreto ha certamente svolto, a ridosso delle elezioni regionali, un effetto spot a favore del Governo, ma risulta del tutto insufficiente per affrontare la grave situazione economico-finanziaria connessa alle drammatiche vicende manifestatesi in Grecia, tant'è vero che già si annuncia una nuova manovra correttiva. Dopo anni di reale contenimento della spesa pubblica e di rientro del debito verso la soglia del 100 per cento del PIL, l'immobilismo del Governo Berlusconi ha prodotto un'inversione di tendenza che smentisce clamorosamente lo sbandierato rigore nella tenuta dei conti pubblici. Pur apprezzando le misure di contrasto alle frodi fiscali, la lotta all'evasione resta ancora troppo timida, così come gli incentivi alle imprese appaiono insufficienti a perseguire l'obiettivo della crescita per il quale occorrerebbero misure incentrate su un chiaro indirizzo di sviluppo sostenibile e di correzione delle crescenti diseguaglianze. Nello specifico, non convincono la norma relativa all'estinzione delle controversie tributarie pendenti in Cassazione (rispetto alla quale si intravede un profilo di conflitto di interesse in merito ad un presunto contenzioso tra la Mondadori e l'Agenzia delle entrate per una cifra di circa 200 milioni di euro), la norma relativa al 5 per mille che chiaramente penalizza il mondo del volontariato e le misure di semplificazione in materia di attività edilizia libera che per alcuni versi sembrerebbero configurare una sorta di nuovo condono.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giorgetti ha sottolineato come il decreto, seppur di portata limitata rispetto alla manovra che sta per essere varata dal Governo per la messa in sicurezza dei conti pubblici e per affrontare in modo adeguato la difficile congiuntura economica, ha garantito i frutti che ne costituivano la principale motivazione in termini di sostegno alle imprese e alla domanda interna.

Le valutazioni espresse dai relatori sono state riprese ed approfondite nel corso della discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Fioroni, Baio, Fontana, Sangalli, Giaretta (PD), Mura, Massimo Garavaglia, Vaccari (LNP), Piscitelli, Contini, Ghigo, Paravia, Bonfrisco (PdL), Fantetti (Misto), Lannutti (IdV) e Bianchi (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE).

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