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Mercoledì 16 Giugno 2010 alle ore 09:33

397ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Prosegue in Senato la discussione del ddl n. 2150 di conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, recante disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali.

L'Assemblea ha ripreso le votazioni degli emendamenti presentati all'articolo 1 recante disposizioni per il riordino del settore lirico-sinfonico. Il decreto prevede la possibilità di riconoscere forme organizzative speciali per le quattordici fondazioni liriche che operano nel Paese. Come su altri articoli, al testo governativo sono stati presentati, oltre alle numerose proposte di modifica delle opposizioni, alcuni emendamenti della Commissione che recepiscono istanze emerse in quella sede anche per iniziativa delle minoranze. Le proposte della Commissione sono state approvate e tra queste un emendamento con cui vengono indicati i criteri direttivi cui devono rispondere i regolamenti che il Governo adotterà per provvedere alla revisione dell'attuale assetto ordinamentale e organizzativo delle fondazioni lirico-sinfoniche.

L'articolo 2 del decreto, anch'esso modificato in virtù dell'approvazione di emendamenti della Commissione, prevede il coinvolgimento dell'ARAN nella fase di sottoscrizione del contratto collettivo nazionale di lavoro delle fondazioni lirico-sinfoniche. Venendo queste ultime considerate organismi di diritto pubblico in quanto finanziate in larga parte da soggetti pubblici, al fine di assicurare efficienza ed efficacia alle procedure di contrattazione si stabilisce che la parte datoriale possa avvalersi della collaborazione dell'ARAN per la sottoscrizione con i sindacati di un accordo che comunque è soggetto al controllo della Corte dei conti.

L'articolo 3 reca disposizioni in materia di personale dipendente dalle fondazioni lirico-sinfoniche. Viene attribuito carattere di esclusività al rapporto di lavoro e si interviene in tema di contratti integrativi aziendali e di possibilità di svolgere attività di lavoro autonomo con norme anche di carattere transitorio, alcune delle quali introdotte con emendamenti proposti dalla Commissione. In attesa e per stimolare la stipula del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, si introducono limitazioni rispetto al trattamento economico aggiuntivo derivante dalla contrattazione integrativa (la riduzione fissata al 50 per cento dal decreto è divenuta del 25 per cento in virtù dell'approvazione di un emendamento del relatore), così come si stabiliscono limiti alle assunzioni di nuovo personale (anche in questo caso con eccezioni introdotte con emendamento a favore delle fondazioni virtuose). Si statuisce infine che la gestione finanziaria delle fondazioni debba essere inderogabilmente basata sul pareggio del bilancio. Alcuni emendamenti all'articolo 3 sono stati accantonati.

Il seguito dell'esame degli emendamenti riferiti agli articoli successivi è stata rinviata al pomeriggio.

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