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Mercoledì 14 Luglio 2010 alle ore 09:34

404ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Prosegue in Senato l'esame del ddl n. 2228 di conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.

In vista della presentazione del maxiemendamento su cui ci si attende che il Governo ponga la questione di fiducia, i numerosi senatori iscritti a parlare in discussione generale hanno ripreso gli argomenti già affrontati nel corso delle sedute di ieri.

A sostegno del decreto sono intervenuti i sen. Tancredi, Saltamartini, Grillo, Baldassarri (PdL) e Fantetti (Misto), i quali hanno anzitutto sottolineato il riconoscimento da parte dei Ministri dell'ECOFIN dell'adeguatezza della manovra, perfettamente in linea con gli impegni assunti e coerente con il Patto europeo di stabilità e di crescita. Il decreto, indubbiamente necessario ed urgente, offre la garanzia più sicura della stabilità a lungo termine del sistema strutturale italiano e della sostenibilità della finanza pubblica. Oltre che una rilevante riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione, la manovra introduce misure efficaci per la lotta all'evasione fiscale, anche se ne è stato rilevato l'effetto frenante sull'economia stimabile tra il mezzo punto e il punto di PIL.

Sul fronte delle opposizioni, gli interventi dei sen. Stradiotto, Vita, Bastico, Sircana, Cabras, Serafini, Donaggio, Andria, Vitali, Incostante, Paolo Rossi (PD), Caforio, Pardi (IdV), Poli Bortone (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE) e Bruno (All. per l'Italia) hanno evidenziato il carattere regressivo della manovra e stigmatizzato gli effetti depressivi quando non paralizzanti sul sistema delle autonomie, sul Mezzogiorno, sulla classe media, sul comparto della cultura, su scuola, università e ricerca, sul comparto agricolo, sui settori della sicurezza e delle difesa.

Al termine della discussione generale, il relatore di maggioranza, sen. Azzollini (PdL) ha rivendicato il ruolo del Parlamento, il cui approfondito lavoro svolto in Commissione e in Aula ha consentito di migliorare il testo del Governo, mentre i relatori di minoranza, sen. Mascitelli (IdV) e Giaretta (PD), hanno ribadito il giudizio negativo sulla manovra, iniqua dal punto di vista sociale e dei rapporti tra istituzioni centrali e periferiche, ed hanno stigmatizzato l'annunciata scelta di ricorrere alla questione di fiducia. Anche il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giorgetti ha riconosciuto il proficuo lavoro svolto dal Senato che ha consentito miglioramenti del testo nel rispetto della condizione di invarianza dei saldi posta dal Governo. A tale riguardo, il Sottosegretario ha precisato che ulteriori proposte avanzate dalle opposizioni, come la cedolare secca sugli affitti o la tassazione delle rendite finanziarie, non possono essere accolte giacché presupporrebbero un innalzamento della pressione fiscale, soluzione da sempre esclusa dall'Esecutivo.

Dopo l'intervento del Ministro per i rapporti con il Parlamento Vito, nel corso del quale ha posto la questione di fiducia sull'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del decreto-legge, si è riunita la Conferenza dei Capigruppo, le cui deliberazioni in merito alle modalità di svolgimento del dibattito sulla fiducia saranno annunciate all'inizio della seduta pomeridiana

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