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Giovedì 16 Settembre 2010 alle ore 09:32

423ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha dedicato la seduta antimeridiana allo svolgimento di mozioni.

E' stata discussa per prima la mozione n. 299 sull'istituzione di una Conferenza interparlamentare per la politica estera, di difesa e sicurezza europea, mozione che è stata accolta dal Governo ed approvata dall'Assemblea.

Il Sottosegretario per gli affari esteri Scotti ha espresso il convinto parere favorevole dell'Esecutivo all'impegno richiesto di promuovere la proposta di istituzione della citata Conferenza ed ha più in generale assicurato che il Governo italiano seguirà con estrema attenzione l'evoluzione delle istituzioni europee in materia di difesa e di sicurezza, in una fase storica che, con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, vede esaurirsi il ruolo finora svolto dall'Unione europea occidentale e dunque anche della relativa Assemblea parlamentare. Il Sottosegretario ha manifestato grande apprezzamento per la funzione di stimolo e di proposta del Parlamento italiano in direzione di un rafforzamento della collaborazione e del periodico raccordo tra i Parlamenti nazionali e tra questi e il Parlamento europeo con modalità che prevedano l'associazione anche dei Paesi candidati all'adesione all'UE.

In precedenza, il relatore, sen. Marcenaro (PD), aveva illustrato la mozione che, muovendo dall'istituzione dell'Alto rappresentante e di un Servizio diplomatico europeo che consentono un importante e serio passo in avanti nella definizione delle responsabilità dell'UE sulla materia, si propone di indicare, con l'accordo unanime delle forze politiche e con il consenso del Governo, la necessità di istituire una sede interparlamentare di confronto avente funzioni di raccordo tra delegazioni parlamentari nazionali e del Parlamento europeo nonché di proposta rispetto a temi al momento sostanzialmente affidati ai Governi dei singoli Stati e a livello intergovernativo.

A sostegno della proposta sono intervenuti i sen. Poli Bortone (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Boldi, Divina (LNP), Chiti (PD) e Bettamio (PdL).

Presentata da rappresentanti di tutti i Gruppi parlamentari, è risultata altresì approvata la mozione n. 289 sulle mutilazioni genitali femminili.

La relatrice, sen. Bonino (PD), ha evidenziato l'opportunità di considerare la materia oggetto della mozione come paradigmatica di un diverso modo di affrontare i grandi temi sociali e dei diritti umani che ancora attraversano l'umanità, nel senso di privilegiare tutte le iniziative tendenti a rafforzare lo Stato di diritto e ad assicurare ai diritti e ai doveri un quadro normativo certo. Peraltro il tema delle mutilazioni genitali femminili da una parte attiene all'integrazione nelle società occidentali moderne che non devono in alcun modo accettare pratiche nefaste in nome del rispetto di culture e tradizioni diverse, dall'altra consente di sostenere un movimento femminile che si dimostra quanto di più innovativo e vivace emerge dal Sud del mondo in tema di rispetto dei diritti umani.

Il Sottosegretario per gli affari esteri Scotti ha espresso il parere favorevole del Governo sulla mozione, di cui condivide l'impostazione votata a sollecitare una più generale riflessione sulle politiche di cooperazione allo sviluppo. Quella contro la mutilazione genitale femminile è una battaglia difficile ma in cui il Governo crede fermamente, in coerenza con l'impegno che l'Italia ha da tempo mostrato di considerare prioritario assumendo ruoli da protagonista sul piano internazionale al fine di aggregare il maggior numero di Paesi possibile intorno al principio di inammissibilità di pratiche lesive della salute e della dignità delle donne.

L'unanime consenso sulla mozione è emerso dagli interventi dei sen. Bianchi (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Boldi (LNP), Soliani, Mariapia Garavaglia (PD), Allegrini, Rizzotti (PdL) e Carlino (IdV).

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