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Mercoledì 29 Settembre 2010 alle ore 09:32

430ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1167-B/BIS recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro. Il provvedimento, esaminato nel testo proposto dalla Commissione, collegato alla manovra finanziaria e rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, ai sensi dell'art. 74 della Costituzione, torna nuovamente all'esame dell'altro ramo del Parlamento.

L'esame dell'articolato si è concluso con l'approvazione tra l'altro di un emendamento aggiuntivo all'articolo 19 proposto dal relatore Saltamartini recante disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato, materia oggetto di un articolo precedentemente soppresso dalla Camera dei deputati.

In sede di dichiarazioni di voto finali, la sen. Carlino (IdV), dopo aver stigmatizzato l'inaccettabile ritardo nella nomina del nuovo Ministro dello sviluppo economico, ha dichiarato il voto contrario del Gruppo ad un provvedimento che limita la possibilità per i lavoratori di rivolgersi ad un giudice in caso di controversia di lavoro, con ciò deliberatamente ignorando i rilievi del Capo dello Stato. Tutto ciò in un contesto di blocco dello sviluppo, di progressivo impoverimento delle famiglie e di costante peggioramento dei dati relativi all'occupazione e alla sicurezza sul lavoro.

Voto contrario è stato dichiarato anche dal sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE) che ha sottolineato come il testo, peggiorato rispetto a quello licenziato dalla Camera, tradisca l'obiettivo di semplificazione e confermi incertezze e dubbi su principi fondamentali, ad esempio in tema di arbitrato dove coesistono norme che ingiustificatamente diminuiscono la tutela del contraente debole ed altre che inutilmente limitano la possibilità di ricorrere all'arbitrato.

Il sen. Valli (LNP) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo ad un testo che garantisce certezza normativa e attribuisce potere organizzativo al datore di lavoro. Particolarmente apprezzabili sono le norme in materia di conciliazione ed arbitrato che consentiranno di abbattere l'enorme numero di controversie di lavoro pendenti, nonché l'introduzione, per la prima volta nell'ordinamento, del principio della rappresentatività sindacale a livello territoriale.

A favore del ddl si poi espresso il sen. Baldassarri (FLI), che ha anche invocato futuri interventi legislativi per agevolare ulteriormente il libero ricorso delle parti all'arbitrato, per definire meglio il ruolo delle parti sociali e per riesaminare la materia dell'apprendistato, istituto che va rafforzato nella sua valenza formativa.

Decisamente contrario il voto dichiarato, a nome del Gruppo, dalla sen. Finocchiaro (PD) che, oltre a confermare i dubbi di costituzionalità di alcune norme del ddl, ha evidenziato l'ulteriore lesione che viene apportata alle già scarse tutele previste per le donne lavoratrici ed ha soprattutto sottolineato la mancanza da parte del Governo di una visione in tema di sviluppo e competitività, come attesta la strategia fondata sulla ricerca di condizioni marginali di vantaggio per le imprese che non risolvono i veri nodi del mercato del lavoro e ne accrescono invece il tasso di iniquità.

Per il sen. Giuliano (PdL), che ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, il provvedimento fornisce una risposta completa ed efficiente ai rilievi del Presidente della Repubblica, con norme di grande rilevanza sociale, tra cui in particolare quelle in materia di conciliazione e arbitrato che consentiranno di deflazionare i carichi di lavoro nei tribunali e di accelerare la soluzione delle controversie di lavoro, così evitando per il futuro casi di denegata giustizia.

L'Assemblea del Senato ha poi approvato, in prima lettura, il ddl n. 849 di ratifica ed esecuzione della Convenzione civile sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 4 novembre 1999.

Il relatore, sen. Amoruso (PdL), ha illustrato i contenuti della Convenzione, sottolineando come la lotta alla corruzione in ogni sua forma costituisca uno dei punti fondanti dell'integrazione europea. L'ampio consenso sul ddl è emerso dalle dichiarazioni di voto finali dei sen. Li Gotti (IdV), D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Alberto Filippi (LNP), Della Monica (PD) e Bruno (API).

Essendosi concluso l'esame dei provvedimenti inseriti all'ordine del giorno, la seduta pomeridiana non avrà luogo.

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