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Mercoledì 6 Ottobre 2010 alle ore 09:31

433ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha dedicato la prima parte della seduta ad un dibattito intorno al brutale episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi a Novi di Modena dove una giovane donna pakistana è stata ridotta in coma a seguito dell'aggressione del padre e del fratello, mentre sua madre, intervenuta a sua difesa, è stata uccisa dal marito. Introducendo l'argomento, la sen. Aderenti (LNP) ha sottolineato come la vicenda chiami in causa la salvaguardia di irrinunciabili principi costituzionali, a partire dall'uguaglianza tra uomo e donna, e la necessità di assicurare condizioni di integrazione dei cittadini stranieri fondate sul senso dello Stato e delle istituzioni e sulla condivisione dei valori posti a base dell'ordinamento giuridico. Nel corso del dibattito, cui hanno preso parte i sen. Vicari (PdL), D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Saia (FLI), Bastico (PD) e Carlino (IdV), sono emerse difformità di opinione sull'efficacia delle politiche governative e sull'atteggiamento culturale assunto al fine di agevolare una crescita corretta della società multietnica, ma comuni sono risultate, come ha evidenziato il Presidente Chiti a chiusura del dibattito, tanto la ferma condanna nei confronti di ogni tipo di violenza, quanto la valutazione sulla centralità della Costituzione.

Il sen. Vimercati (PD) ha poi richiamato l'attenzione del Senato sulle inaccettabili parole pronunciate in Aula la scorsa settimana dal sen. Ciarrapico (PdL), frasi ingiuste e antisemite su cui non è intervenuta una reale condanna né dal Capogruppo PdL Gasparri né dal Presidente del Consiglio Berlusconi. I sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Valditara (FLI), Lannutti (IdV) e Follini (PD) hanno rilevato la gravità dell'episodio per il quale non può valere alcuna giustificazione politica, mentre i sen. Gasparri (PdL) e Mazzatorta (LNP) hanno ricordato come la ferma e pubblica censura delle parole pronunciate dal sen. Ciarrapico, il quale peraltro ha già diffuso una personale lettera di scuse, sia immediatamente intervenuta tanto dal Premier quanto dal Gruppo PdL.

Con un voto all'unanimità, il Senato ha definitivamente approvato il ddl n. 2038 recante disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione.

Il relatore, sen. Vizzini (PdL), ha evidenziato come il provvedimento serva a superare la contraddizione in base alla quale ad un sorvegliato speciale è inibita la legittimazione elettorale attiva e passiva ma non la partecipazione attiva alle campagne elettorali.

Dalla discussione generale e dalle dichiarazioni di voto, cui hanno preso parte i sen. Li Gotti (IdV), Bodega (LNP), Serra e D'Alia (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE), Adamo e Incostante (PD), Saltamartini e Benedetti Valentini (PdL), Bruno (ApI) e Viespoli (FLI), è emersa la sostanziale condivisione del ddl, con la sottolineatura di alcune questioni di coerenza sistemica delle norme, cui fa riferimento un ordine del giorno interpretativo del senatore Li Gotti. A nome del Governo, il Sottosegretario di Stato per l'interno Davico ha espresso apprezzamento nel merito del ddl che peraltro provvede a colmare un vuoto legislativo.

Il Senato torna a riunirsi nel pomeriggio alle ore 16,30 per la discussione del ddl in materia di esercizio della potestà genitoriale.

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