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Giovedì 14 Ottobre 2010 alle ore 09:34

439ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha proseguito l'esame dello Schema di Decisione di finanza pubblica (DFP) per gli anni 2011-2013 (doc. LVII, n. 3). Si tratta del documento che sostituisce per la prima volta il DPEF e che espone per il triennio considerato gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica, le previsioni tendenziali a legislazione vigente del conto economico della pubblica amministrazione, del saldo di cassa e del debito, nonché gli obiettivi programmatici dei saldi e del debito.

Al termine della discussione, conclusa con gli interventi dei sen. Mercatali, Bassoli, Blazina, Pignedoli, Procacci, Sangalli, Giaretta (PD), Valditara (FLI), Tancredi, Germontani, Pichetto Fratin (PdL) e Mascitelli (IdV), cui hanno replicato i relatori di maggioranza, sen. Bonfrisco (PdL), e di minoranza, sen. Morando (PD), il Vice Ministro dell'economia Vegas ha riaffermato la validità della politica economica prudente e non avventurista del Governo, unica in grado di tenere sotto controllo i conti pubblici resistendo alla tentazione di incrementare la spesa per concentrarsi piuttosto sulla corretta e sana gestione della cosa pubblica, anche come forma di investimento per le nuove generazioni. Il Vice Ministro ha anche contestato la critica circa una presunta assenza di riforme, rilevando come quelle del federalismo fiscale e dei bilanci pubblici costituiscano in realtà le madri di tutte le future riforme. Premesso che i dati relativi alla produzione industriale, all'occupazione e al gettito fiscale inducono a un cauto ottimismo, anche in virtù dell'efficace lotta all'evasione fiscale che fa intravedere la possibilità di un fisco più leggero ed equo, Vegas ha riconosciuto l'insufficiente crescita di produttività, ma ha anche sottolineato come le critiche al riguardo vengano da versanti dello schieramento politico che hanno finora agito da freno sui fronti delle relazioni industriali, della produzione di energia e delle infrastrutture. Infine, il Vice Ministro ha precisato che la DFP, pensata per consentire una verifica ex ante delle compatibilità di bilancio, non conoscerà future edizioni non per inefficacia dello strumento ma per la necessità di adeguarsi alle nuove regole UE nel frattempo intervenute.

Il seguito dell'esame delle cinque proposte di risoluzione presentate e dei relativi emendamenti, avviato nel corso della seduta odierna, proseguirà nella seduta di martedì 19 ottobre.

Per accordi intercorsi tra i Gruppi parlamentari, la prevista seduta pomeridiana dedicata al sindacato ispettivo non avrà luogo.

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