Senato TV

Mercoledì 24 Novembre 2010 alle ore 17:01

466ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha concluso l'esame, avviato nel corso della seduta antimeridiana, delle mozioni nn. 288 e 352, primi firmatari rispettivamente i sen. Scanu (PD) e Cantoni (PdL), sul modello di difesa, a seguito dell'incontro di Lisbona che ha ridefinito il concetto strategico della NATO.

In conseguenza di un accordo intercorso tra i Gruppi PdL, LNP e PD, le mozioni sono state ritirate e sostituite da un ordine del giorno unitario con cui sono state raccolte le istanze emerse durante il dibattito: dalla necessità di contenere i costi per la difesa all'esigenza di aggiornare e di rivedere il modello di difesa italiano, dall'implementazione del ruolo da assegnare al Parlamento all'attenzione primaria da rivolgere allo scacchiere mediterraneo, dal permanere della minaccia terroristica e di quella connessa alla proliferazione delle armi di distruzione di massa ai nuovi rapporti fra la NATO e la Russia, dalla opportunità di prevedere a breve l'avvio della sostituzione delle forze dell'Alleanza con forze locali all'emersione di nuove minacce come quella cibernetica.

Il Sottosegretario di Stato per la difesa Cossiga ha accolto l'ordine del giorno ed ha ringraziato i Gruppi parlamentari per lo sforzo compiuto nella definizione di un documento che sarà in grado di rafforzare la posizione dell'Italia in vista del dibattito che si terrà l'11 e il 12 dicembre in sede di Unione europea proprio a proposito del futuro della difesa europea.

La sostanziale condivisione degli impegni richiesti al Governo è emersa nel corso delle dichiarazioni di voto finali da parte dei sen. Contini (FLI), Gustavino (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Torri (LNP), Pinotti (PD), Ramponi (PdL) e Belisario (IdV), anche se quest'ultimo ha condizionato il voto del Gruppo alla possibilità, che l'Assemblea non ha concesso, di votare separatamente la parte dell'ordine del giorno riguardante l'Afghanistan.

In apertura di seduta, il Presidente Schifani aveva riferito all'Assemblea circa i gravi incidenti verificatisi in tarda mattinata all'ingresso principale di Palazzo Madama. Il Presidente ha stigmatizzato tali atti di aggressione giacché, pur non essendo in discussione il diritto di tutti, ed a maggior ragione dei giovani, di protestare anche con forza contro politiche che ritengono di non condividere, non si possono accettare attacchi violenti ad istituzioni rappresentative che sono presidio e patrimonio per tutti, ivi compresi coloro che manifestano. Il Presidente Schifani ha sottolineato come solo grazie all'impegno, alla prontezza e al sacrificio del personale del Senato e delle Forze dell'ordine in servizio siano state evitate conseguenze ancora più gravi e ha rivolto loro l'apprezzamento e il ringraziamento del Senato. Alle considerazioni del Presidente si sono associati, pur con diverse valutazioni circa la condizione sociale del Paese alla base di talune manifestazioni di protesta e non senza qualche polemica tra le forze politiche, i sen. Mauro (LNP), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Pardi (IdV), Viespoli (FLI), Latorre (PD) e Gasparri (PdL).

Fine pagina

Vai a: